DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Caterina Maniaci per “Libero Quotidiano”
Haley Moore, californiana, ha ventun anni, è fresca di laurea, e si avvia verso una brillante carriera come giocatrice di golf. Negli Usa ha già un notevole successo - ha vinto un titolo prestigioso nel 2018 in Arizona - e pare che il suo sogno di poter diventare una professionista nel campo del golf si stia avverando. Il suo è stato un talento naturale già sviluppato in tenerissima età. Che c' è di strano in una storia che sembra incarnare l' ennesimo esempio di "sogno americano" che si realizza?
In realtà questa storia ha avuto un inizio decisamente duro e tutto in salita, ha sperimentato, da subito, quanto l' esistenza possa essere dura grazie a pregiudizi e odio gratuito. Lei è grassa, pesa troppo, con un corpo ingombrante, e quindi fin da ragazzina è stata disprezzata, messa in disparte, isolata.
Quando entrava nella mensa scolastica e si sedeva ad un tavolo, gli altri ragazzi si alzavano e se ne andavano. La insultavano, soprattutto via internet, la prendevano in giro, le rubavano lo zaino e lo infilavano nel water dei bagni scolastici.
Anche quando il suo super talento di golfista ha cominciato a rivelarsi non è stato facile farlo riconoscere. In genere si impazzisce per i talenti precoci, gli sponsor fanno a gara per contenderseli. Non per Haley. Rappresenta un modo di essere imbarazzante, impossibile, apparententemente, da conciliare con il mondo dello sport patinato, in cui i campioni sono belli e perfetti. Niente sponsor, niente soldi, niente professionismo. Non dev' essere stata una grossa sorpresa, comunque, per lei, abituata fin da piccola ad essere perseguitata e bullizzata.
UN TABÙ
In un mondo in cui nulla sembra essere proibito, dove non esiste praticamente più alcun tabù, quello del grasso resiste e continua a rendere la vita impossibile a tante persone, a cominciare dall' adolescenza. Puoi drogarti, finire in galera, ubriacarti, spacciare, avere avuto moglie, mariti, amanti, figli con uomini o donne diversi e multipli, persino aver rapinato o aver ammazzato: tutto più o meno viene dimenticato, o perdonato. L' avere chili di troppo, no, non si perdona. Come il fatto di invecchiare o di essere malato in modo irreversibile. E come in questi casi, chi rientra in queste categorie deve nascondersi, non sono "rappresentati", se non per essere ridicolizzati, trasformati in macchiette o in casi umani.
Nella storia di Haley, però, ad un certo punto accade che la Rete, che verso di lei ha seminato odio e umiliazione, mostra invece un lato diverso, non più nero, ma luminoso. La famiglia della ragazza non naviga nell' oro e non è in grado di trovare i soldi per spianarle la strada. La madre, Michelle, visto che non si trova uno straccio di sponsor e di contratto, apre una raccolta di fondi online, per pagare iscrizione e viaggio per le Qualityfying school, le gare di selezione per il circuito professionistico Usa.
Quella sottoscrizione viene rilanciata dalla rivista Golfweek e il traguardo dei 30mila dollari necessari per le spese viene raggiunto e superato nel giro di cinque giorni. Continuano ad arrivare versamenti online, ma anche buoni per viaggi in aereo, per soggiorni in albergo, offerte di ospitalità in tante case diverse, e ci sono persino ragazzi pronti a fare da caddie gratis per Haley. Forse per lei la vita ora sarà più semplice e realizzata. Ma la sua è una storia diversa, non rappresenta la norma.
In Francia è stata istituita una giornata contro la grassofobia. Puntando il dito contro le discriminazioni e le umiliazioni che deve sopportare una persona obesa: il 30 per cento di coloro che richiedono il sussidio di povertà è appunto obeso e tra coloro che guadagnano quattromila euro al mese si scende al 7%.
PROBLEMA SANITARIO
In Italia la situazione è simile, l' obesità rappresenta un problema, sanitario soprattutto.
Nel 2017, secondo i dati dell' Osservatorio nazionale sulla salute, più di un terzo della popolazione adulta , il 35,3%, è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%), situazione generata da una cattiva alimentazione, malsana ed eccessiva, e dalla sedentarietà, con il rischio di molte malattie. Però il sovrappeso sta diventando un vero e proprio stigma sociale e il disprezzo verso gli obesi una nuova frontiera del razzismo in versione contemporanea. È molto più difficile trovare lavoro, molto più facile perderlo, e comunque le possibilità di far carriera sono dimezzate. Il culto della magrezza a tutti i costi, così come il mito dell' eterna giovinezza, si scontra con la realtà di corpi che possono sfuggire al controllo e ai canoni imposti.
Sono i nuovi tabù, anche se una storia come quella di Haley sembra poterli infrangere.
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