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Gianluca Oddenino per “la Stampa”
Sorridono, si abbracciano e soprattutto segnano. Gonzalo Higuain e Paulo Dybala non avrebbero più dovuto giocare insieme nella Juventus, come da programmi estivi di mercato che contemplavano la rivoluzione dell' attacco nel nome di Icardi, ma ora chi ha la forza di separare quello che la legge del gol sembra aver unito (di nuovo) per sempre?
Nessuno e infatti i dirigenti bianconeri sono pronti a trattare il rinnovo contrattuale alla coppia argentina: una rivincita clamorosa per chi è passato in poco tempo dal ruolo di stella a quello di esubero (il Pipita ha perso anche l' amato numero 9 dopo il rientro dal prestito al Chelsea), mentre i campioni d' Italia fanno retromarcia per tutelare il ritrovato patrimonio. Le motivazioni della scelta sono diverse, anche per motivi anagrafici e di impatto sui conti, ma il senso è uno solo: la Juve vuole continuare a trasmettere in HD.
La prima rivincita La sosta di campionato di ottobre spesso serve ai club per fare il punto della situazione sui contratti che vanno in scadenza e nella campagna di prolungamento rientrano pienamente Higuain e Dybala (i cui accordi scadono rispettivamente nel giugno 2020 e 2022), oltre a giocatori come Szczesny, Bernardeschi, Cuadrado e Matuidi.
Basterebbe questa mossa societaria per far cantare vittoria al Pipita e alla Joya, dopo tutto quel che hanno passato nei mesi scorsi, ma i due attaccanti ora pensano solo al prossimo tour de force juventino con 7 partite in 22 giorni. Si parte domani sera allo Stadium contro il Bologna, nel mezzo c' è anche il derby di Torino e due sfide cruciali per passare il girone di Champions, per poi chiudere domenica 10 novembre (sempre in casa) contro quel Milan che un anno fa ha preso e scaricato il centravanti ex Napoli.
Quel segno del destino Facile immaginare le motivazioni, ma entrambi hanno voglia di continuare ad essere protagonisti dopo aver ballato il tango più bello a San Siro, nel Derby d' Italia. Higuain, poi, cerca un tris di gol bianconeri che gli manca dall' inverno 2018. Dybala, invece, al Bologna ha segnato 6 gol in 6 partite e vuole mantenere questo ritmo. Sarri deciderà oggi chi schierare con Ronaldo nel 4-3-1-2, anche se non viene esclusa l' ipotesi del supertridente con tutti e tre titolari.
«Io voglio sempre fare il massimo e questo è un grande inizio di stagione», ha detto il Pipita dopo aver deciso la vittoria (con sorpasso) sull' Inter. Gonzalo ha ancora un anno e mezzo di contratto e la Juve vuole allungare di almeno un altro anno per ammortizzare ulteriormente quel cartellino pagato 90 milioni nel 2016. Dybala, invece, ha resistito alle pressioni dicendo no a Manchester United e Tottenham e adesso tratta per un ricco rinnovo fino al 2024. «Non c' è rabbia - ha detto la Joya -: dispiace quando succedono quelle cose, però il calcio è così. Ora devo esprimere tutto quel che valgo, anche per me stesso e non solo per la Juve». Sarri in gran silenzio ha lavorato per recuperare i gemelli argentini e ora si gode l' imbarazzo della scelta. «Volevamo restare qui - ha aggiunto Dybala a San Siro - e contro l' Inter abbiamo fatto gol sia io che Gonzalo...». Solo un segno del destino?
DE LAURENTIIS: "HIGUAIN DI NUOVO AL NAPOLI? PERCHÉ NO..."
Antonio Giordano per corrieredellosport.it
È inutile starsene a osservare il panorama, godersi quello spicchio di Napoli che da una delle terrazze più invitanti ti spinge a lasciarti andare, e semmai fingere che intorno ci sia altro, solo la felicità di quest’istante: è il calcio, e bisogna calarsi nelle sue verità, affrontarle a viso aperto, secondo il lessico di chi non fa sconti. Ancelotti, Callejon, Castrovilli, Ceferin, Cina, Conte, Higuain, Insigne, Inter, Juventus, Koulibaly, Lozano, Mertens, Milan, Raiola, (Fabian) Ruiz, San Paolo, Sarri, Tonali: c’è (quasi) un alfabeto che avvolge Aurelio De Laurentiis, che gustandosi quell’orizzonte si tuffa nel mare che “travolge” Napoli, eternamente insoddisfatta di se stessa, lasciando dietro di sé una scia…. [...]
«Sono due ragazzi intelligenti, legati al Napoli e che stimo. Quando parli con Mertens non ti annoi, ti dà grande soddisfazione, è veramente un ragazzo in gamba e lo rispetto moltissimo. Ora avremo modo di parlare per capire cosa possiamo fare, ma bisognerebbe anche capire che il Napoli è una bandiera da amare e non solo per soldi, è come una bellissima donna. Io ho presentato a entrambi un’offerta, già otto mesi fa e non posso fare uno sforzo superiore a quanto loro proposto. Se vogliono andare in Cina, per quelle che brutalmente si possono definire “marchette”, dunque per danari, allora vadano».
Come finirà secondo lei?
«E chi può dirlo?».
Mai pensato a un ritorno di Higuain?
«Non tocca a me dirlo e Ancelotti non me lo ha mai chiesto. E se lo facesse gli direi: perché no?»
Uomo mercato, a naso, nell’estate del 2020 lo diventerà Koulibaly.
«Ho già rifiutato nell’estate che è alle spalle 105 milioni di sterline, e dico di sterline, e sono consapevole che probabilmente un giorno sarò costretto a cederlo».
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