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“HO AVUTO PAURA” – NICOLA PIETRANGELI, 91 ANNI, PARLA DALL'OSPEDALE 'GEMELLI', DOVE HA SUBITO UN'OPERAZIONE ALL'ANCA IN SEGUITO A UN INCIDENTE DOMESTICO - GLI AUGURI A SINNER: "MI AUGURO CHE BATTA IL RECORD DI DJOKOVIC DI 24 SLAM VINTI" – POI RIVENDICA CON ORGOGLIO IL RECORD DI PARTITE DISPUTATE E VINTE IN COPPA DAVIS: "UN PRIMATO CHE NON CREDO SI POTRÀ MAI BATTERE ANCHE PERCHÉ SONO CAMBIATE LE REGOLE"

Da adnkronos.com

nicola pietrangeli

 

"Sinner è giovane, ha molte possibilità di vincere ancora tantissimi Slam, è difficile quantificare quanti ma gli auguro di cuore che possa battere il record di 24 Slam di Novak Djokovic". E' l'augurio speciale che la leggenda del tennis italiano Nicola Pietrangeli, in un'intervista speciale, invia a Jannik Sinner. Il numero 1 del tennis mondiale è reduce da un'annata straordinaria e nel 2025 punterà a confermarsi. Il caso doping, dice Pietrangeli, non condizionerà l'azzurro: "Sono certo che tutto verrà chiarito e che tutto sarà archiviato quanto prima, così che il giocatore possa ritrovare la sua tranquillità".

 

Il 2024 del tennis italiano si è chiuso con il secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis. "Bravissimi in particolare Sinner e Berrettini, da quello che vedo e sento c'è un bellissimo feeling tra di loro e con tutta la squadra", dice l'ex capitano azzurro di Coppa Davis. In campo femminile, tanti applausi a Jasmine Paolini, finalista al Roland Garros e a Wimbledon. "Il tennis femminile mondiale è in forte crescita. Oggi è tra le prime 4 al mondo e sono certo che potrà migliorare il suo ranking".

 

nicola pietrangeli nadal

Nella chiacchierata, Pietrangeli svela i rammarichi della sua illustre carriera. "Ho chiuso la mia carriera da giocatore con il rammarico di non aver vinto Wimbledon, poi da capitano di Coppa Davis mi è molto dispiaciuto quando mi hanno esonerato dall'incarico", dice tornando sulle due più grandi delusioni di una straordinaria carriera che lo ha visto vincere due volte il Roland Garros e conquistare, da capitano, la prima Coppa Davis del tennis italiano nel 1976 in Cile.

nicola pietrangeli

 

 

"A proposito di Roland Garros, la finale con Ayala a Parigi nel 1960 è stata la partita più difficile della mia carriera, ho vinto con dolori atroci per delle vesciche che mi facevano sanguinare i piedi", aggiunge Pietrangeli che ricorda con un po' di nostalgia i suoi più grandi amici del mondo del tennis che ormai non ci sono più. "Orlando Sirola a lungo mio compagno di doppio in Davis e nei tornei e il grande campione spagnolo Manolo Santana". Infine rivendica con orgoglio il record di partite disputate e vinte in Coppa Davis. "Un record che non credo si potrà mai battere anche perché sono cambiate le regole".

 

"Voglio recuperare il prima possibile"

Pietrangeli, 91 anni, è ricoverato all'ospedale 'Gemelli', dove ha subito un'operazione all'anca destra in seguito a un incidente domestico. "Voglio recuperare il prima possibile. Sono i medici che possono parlare sul mio recupero ma io spero di tornare quanto prima alla mia vita normale frequentando il circolo canottieri Roma con gli amici e passare il Natale in serenità in famiglia".

 

nicola pietrangeli

"Mi trovavo in casa, erano le 22 circa e inavvertitamente ho inciampato e sono caduto a terra su un fianco, ho avvertito sin da subito un dolore molto forte e sono rimasto immobilizzato a terra -ricorda il vincitore di due Roland Garros-. Ho avuto paura perché ero solo in casa ma fortunatamente avevo il telefono con me per cui sono riuscito a chiamare il mio amico prof Giorgio Meneschincheri del Gemelli che ha attivato i soccorsi in emergenza e coordinato tutte le fasi del ricovero e dell’attuale percorso in ospedale insieme al prof Giulio Maccauro".

 

 

standing ovation per nicola pietrangeli foto gobbi gmt

"In sala operatoria scherzavamo insieme allo staff sanitario parlando di Sinner e Berrettini per distrarci dall’intervento", ricorda il campione azzurro che ammette di aver avuto paura. "Non è paragonabile nemmeno alla finale con Laver. Da una parte c’era in gioco la mia vita, dall’altra il gioco del tennis". Tanti amici, vip e no, lo hanno cercato dopo l'incidente. "Il ministro dello sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malago, il mio amato presidente Angelo Binaghi, Adriano Panatta, Antonello Venditti, Giordano Maioli, Licia Colò, e tanti amici del mondo dello sport". Preferirebbe la visita di Sinner o Berrettini? "Tutti e due indistintamente. Sono due bravi ragazzi e due campioni come ho sempre sostenuto". "Mi preme ringraziare tutto il personale sanitario a partire dall’amico professore Giorgio Meneschincheri, al mio chirurgo ortopedico Giulio Maccauro , e a tutto il personale sanitario di reparto che mi sta accudendo con grande dedizione".

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