niccolò bettarini

“HO RISCHIATO LA VITA PER DIFENDERE I MIEI AMICI: LO RIFAREI ANCORA” - NICCOLÒ BETTARINI, FIGLIO DELL’EX TERZINO E DI SIMONA VENTURA, PARLA DELL’AGGRESSIONE SUBITA A MILANO E DELLE 11 COLTELLATE: "VOLEVANO AMMAZZARMI. MIA MADRE E’ STATA MALISSIMO E PER LA PRIMA VOLTA HO VISTO MIO PADRE IN LACRIME” – E ADESSO? IL MIO SOGNO E’ FARE IL CALCIATORE E VINCERE PIU’ DI PAPA’"

niccolò bettarini

Estratto dell’articolo di Sabina Donadio per Fuorigioco – la Gazzetta dello Sport

 

“Volevano uccidermi”. Niccolò Bettarini, figlio dell’ex terzino e di Simona Ventura, parla dell’aggressione subita a Milano, fuori dall’Old Fashion. Si è beccato 11 coltellate da un branco assassino fatto da pregiudicati e loschi figuri, in buona parte tutti arrestati. “Al momento di uscire, era quasi mattina, ho notato con la coda dell’occhio le solite baruffe, routine tipiche della movida milanese all’uscita dei locali. Era ora di rientrare a casa ma dall’altra parte della strada la mia amica Zoe ha iniziato a chiamarmi urlandomi che stavano picchiando il nostro amico Andrea. Tre ragazzi lo accerchiavano e così mi sono buttato su di loro per difenderlo.

niccolo bettarini esce dall ospedale

 

Da lì è iniziato il finimondo. Sono arrivati altri ragazzi, mi hanno aggredito. Ho sentito che mi avevano riconosciuto e “volevano ammazzarmi” perché sapevano chi fossi. Erano dieci. Ho tentato di difendermi e parare i loro colpi. Mi ricordo di essere caduto a terra e Zoe si  buttata sopra di me per proteggermi da quella furia di violenza. Non si sono fermati, l’hanno riempita di calci. Volevano la mia vita, era chiarissimo. Sono tutte persone che hanno un passato di crimini e risse.

 

niccolò bettarini

Mentirei se ora dicessi che quel gesto avventato che poteva costarmi la vita me lo potevo anche evitare. Lo rifarei ancora e ancora. Darei la vita per i miei amici”. Sua mamma come ha reagito quando è riuscito a sentirla? Più delle parole ho sentito un pianto liberatorio. E più che il dolore ho sentito il sollievo, la gioia di parlarmi prevaleva sul resto. So che ha passato delle ore terribili, è stata malissimo, e questo mi strazia.

 

niccolò bettarini

Mio padre non si era mai fatto vedere piangere in tutta la nostra vita insieme. Appena è entrato in ospedale non è riuscito a trattenere le lacrime. E adesso? Il mio sogno è fare il calciatore e vincere più di papà. Ho avuto due anni difficili con alcuni infortuni mentre mi allenavo con la Triestina a cui sarò sempre eternamente grato perché mi ha dato la possibilità di riprendere a giocare. Il mio idolo? Paolo Maldini. Squadra del cuore? Il Milan. Il miglior giocatore del mondo? Cristiano Ronaldo, un modello. Aveva la fame di arrivare. Sono un ragazzo fortunato ma la fame ce l’ho anche io. Sono stato cresciuto con dei valori solidi, e come dice mia madre: “Crederci sempre, arrendersi mai”

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