aurelio de laurentiis

“IL CALCIO È VECCHIO, ANZI STRAVECCHIO” – DE LAURENTIIS AL GRAN GALA’ DEL CALCIO ATTACCA LE ISTITUZIONI PALLONARE: “A LORO INTERESSA SOLO IL MANTENIMENTO DELLA POLTRONA. CI COMPORTIAMO DA IMPIEGATI DI UN GRANDE SISTEMA IN CUI COMANDANO SOLO DUE PERSONAGGI” (CHI SONO, INFANTINO E CEFERIN?) – L’AFFONDO CONTRO I FONDI (“VORREI VEDERE I PROPRIETARI VERI DELLE SOCIETÀ CHE NON APPAIONO MAI”) - “DAZN? OTTIMO LAVORO… FINCHÉ NON CI SONO COMMENTATORI TROPPO FILO-ROMANISTI” (PAROLO, HERNANES, BAZZANI: FORSE VOLEVA DIRE FILO-LAZIALI) – “ALLEGRI? DI LUI NON PARLO, STIMO ITALIANO” (CHE NEL FRATTEMPO PRENDEVA 3 PERE DALLA CREMONESE)

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

Da ilnapolista.it

«Il problema sono sempre gli infortuni che sono imponderabili: non si possono prevedere. Nessuno si sarebbe aspettato che sette giocatori di quel livello venissero a mancare, ci può stare che uno sbagli qualcosa.

 

aurelio de laurentiis

Si fa sempre una grande tragedia o una grande festa: le cose serie nel calcio purtroppo non esistono, dovremmo gestirlo noi ma le istituzioni calcistiche ci prendono per mano e ci trascinano nei loro percorsi dorati, a loro interessa solo il mantenimento della poltrona e noi veniamo utilizzati come se fossimo merce di scambio, della loro condizione e supremazia. Il calcio è vecchio, anzi stravecchio.

 

Come si fa? Si cerca sempre di togliere molto ai campionati nazionali, se non ce la faranno più e siamo lì lì: il calcio non appartiene a 3-4 nazioni, ma al mondo intero. Bisognerebbe capire dove stanno i problemi di una non finanziabilità del calcio stesso. Bisogna, dal mio punto di vista, sparecchiare la tavola da tutto ciò che è vecchio: facciamo tutti questi regolamenti, parliamo di impresa e imprenditorialità ma ci comportiamo da impiegati di un grande sistema in cui comandano solo due personaggi.

 

Mi sembra un po’ triste e anacronistico, irreale: andiamo verso un futuro fatto di intelligenza artificiale e innovazione completa, che nella mia vita non è mai mancata, mentre è quello che manca al calcio».

aurelio de laurentiis

 

Ci dice qualcosa sulla scaltrezza di Allegri?

De Laurentiis: «Ragazzi non mi metto a parlare di Allegri…»

 

Ancora: «Tutti fanno domande poco pertinenti. Se uno ha molti incidenti, è chiaro che ci può essere un momento di sconforto che può contaminare lo spogliatoio, ci sono partite che vengono prese non come dovrebbero. Molti minimizzano il Bologna che è una grande squadra e che ha un grande allenatore. Quando perdemmo contro il suo Spezia gli andai a fare i complimenti. Io sono rimasto sempre affezionato a Italiano, lo stimo e sta facendo un gran percorso».

 

 

La stagione del Napoli

AURELIO DE LAURENTIIS STADIO

De Laurentiis: «Sono convinto che il Napoli sia più forte dell’anno scorso. I giocatori nuovi vanno fatti affezionare alla nuova maglia, questi incidenti hanno permesso ai nuovi di mostrare le loro capacità. Sono convinto che continueremo a fare un grande campionato ma va considerato che siamo in 20, bisogna avere rispetto delle altre squadre. Sarà un bellissimo campionato, siamo tutti là».

 

Negli ultimi due anni il Napoli ha vinto due scudetti, quale il più emozionante?

«L’emozione in quante tale non può avere riferimenti precisi, si vive in un momento. Di solito si fa una gran confusione su cosa sia l’amore. Molti credono sia un’emozione invece è un momento perfetto e pochi riescono ad averlo e a valutarlo. Ci vuole grande considerazione, rispetto e sacrificio nel lavoro, sempre che tu lo faccia con amore».

 

«Ce l’avevamo anche l’anno scorso e avevamo solo una competizione, era difficile far venir fuori tutti i calciatori. Quest’anno con più competizioni è chiaro che potendo giocare di più tutti possono evidenziare le loro capacità. Neres ha già fatto più gol della stagione scorsa e siamo all’inizio”

 

aurelio de laurentiis alessandro del piero

 

DE LAURENTIIS

Estratti da fanpage.it

 

Aurelio De Laurentiis non usa giri di parole sul palco del Galà del Calcio. Intervistato da Fabio Caressa, il presidente del Napoli lancia l’ennesimo allarme sul sistema–calcio italiano e sulla fragilità del suo modello economico. Il passaggio più delicato arriva sul fronte dei diritti tv, con una stoccata frontale a DAZN: "A gennaio dovremo scegliere cosa fare per il prossimo anno. Se DAZN dovesse mollarci come ha fatto in Francia, saremmo tutti nei guai".

 

 

Caressa tenta di smorzare: "Non è elegante parlarne qui". Ma il messaggio di De Laurentiis è già arrivato forte e chiaro: il calcio italiano cammina su un filo sempre più sottile e il tempo per trovare un equilibrio sta finendo.

 

 

aurelio de laurentiis pernacchio

Sempre Fabio Caressa, che conduceva la serata, ha cercato di smorzare la tensione: “Cerchiamo di non metterli in difficoltà, sono ospiti stasera e fanno un ottimo lavoro”. De Laurentiis, però, non si è trattenuto: “Ottimo lavoro… finché non ci sono commentatori troppo filo-romanisti”.