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“IL PUBBLICO AGLI INTERNAZIONALI DI TENNIS? IL 9 MAGGIO E' ANCORA TROPPO PRESTO” – IL SOTTOSEGRETARIO SILERI PARLA ANCHE DELLE RIAPERTURE DEGLI STADI: “LA FASE PIU’ BUIA E’ ALLE SPALLE” – AVVISATE I CALCETTARI: DAL 26 APRILE SI TORNA A GIOCARE A CALCETTO E CALCIOTTO IN ZONA GIALLA, DAL 15 MAGGIO RIAPRONO LE PISCINE, IL PRIMO GIUGNO TOCCA ALLE PALESTRE...

Da Un Giorno da Pecora

pierpaolo sileri

Riaprire al pubblico per gli Internazionali di Tennis a Roma già dal 9 maggio? “Il 9 di maggio forse è troppo presto. Sicuramente riaprire gli stadi è qualcosa che andrebbe programmato”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. 

 

Qual è l'attuale andamento della pandemia? “Ora va un po' meglio, l'R0 migliora, siamo scesi a 0.85, di settimana in settimana abbiamo guadagnato molto. Significa che la circolazione del virus continua a scendere, come previsto. Stiamo passando il picco, la fase più buia della terza ondata e con l'avanzare delle vaccinazioni saranno possibile le riaperture. Però - ha concluso Sileri a Rai Radio1 - abbiamo fatto il giro di boa”. 

 

SILERI: DA PRIMI MAGGIO APERTURE IRREVERSIBILI, ANCHE IN ZONA ARANCIONE, FASE PIU' BUIA ALLE SPALLE

Da Un Giorno da Pecora

 

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L'andamento della pandemia? “Ora va un po' meglio, l'R0 migliora, siamo scesi a 0.85, di settimana in settimana abbiamo guadagnato molto. Significa che la circolazione del virus continua a scendere, come previsto. Stiamo passando il picco, la fase più buia della terza ondata e con l'avanzare delle vaccinazioni saranno possibile le riaperture. Però credo che abbiamo fatto il giro di boa”.

 

Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Quando si potranno avere le prime riaperture? “Saremo irreversibilmente aperti, perché non ci troviamo nella condizione dello scorso anno. Con l'avanzare della vaccinazione il virus trova meno spazio per replicarsi. Le prime aperture potrebbero essere realisticamente dai primi di maggio, tornando alla colorazione delle regioni”. Il primo maggio sarà ancora zona rossa?

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“Il decreto che abolisce la zona gialla termina il 30 aprile, io credo che già il prima maggio si tornerà ai colori di prima, ma aspettiamo le valutazioni e i numeri”. Che tipo di aperture ci potremo aspettare secondo lei? “Secondo me nelle zone gialle si tornerà a quello che c’era prima, poi ristoranti di sera potranno riaprire, e così, gradualmente, di settimana in settimana, anche cinema e teatri. Se dai primi di maggio abbiamo un guadagno numerico ce lo dobbiamo spendere nella scuola”. Le riaperture potrebbero riguardare anche le zone rosse? “Alleggerirei zone arancioni, dove c’è il rosso la restrizione va mantenuta”. Quello che apriamo ora poi non sarà richiuso, come fatto nei mesi passati? “Secondo me - ha concluso a Rai Radio1 Sileri - saranno riaperture irreversibili grazie al vaccino, che mette in sicurezza circa 200mila persone al giorno”.

 

DAL 26 APRILE CALCIO IN ZONA GIALLA, POI PISCINE E PALESTRE: DRAGHI FISSA LE DATE DEL RITORNO ALLO SPORT

Elisabetta Esposito per gazzetta.it

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto il punto sulle riaperture, fissando con il ministro della Salute Speranza, date importanti per lo sport, anche se all'aperto. "La prima data chiave è il 26 di aprile, quando ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi c'è una road map che ci accompagnerà e che monitoreremo passo dopo passo", ha detto il ministro. In ambito sportivo in questa data sono previste anche le riaperture in zona gialla per gli sport di contatto: quindi calcio a 5 e calcio amatoriale, oltre al basket e molti altri. Ovviamente solo se praticati all'aperto.

 

 

Dal 15 di maggio riapriranno le piscine all'aperto, dal 1 giugno le attività connesse alle palestre. "Serve un percorso di gradualità che ci consentirà di monitorare l'andamento", ha continuato Speranza. Mentre Draghi afferma: "Queste decisioni sono state prese sulla base di dati scientifici che dimostrano che la probabilità del contagio è bassa all’aperto".

MARIO DRAGHI

 

  In particolare per quanto riguarda il calcio, si tratta di un capovolgimento di approccio: fino ad ora gli sport di contatto erano stati proibiti e considerati come veicolo di rischio. I recenti studi, ha detto il ministro Speranza presente, hanno invece cambiato lo schema: i pericoli all’aperto sono minimi, per uno studio irlandese sulle infezioni nel Paese un solo contagio su mille si sarebbe verificato all’aperto. Tutto questo ha portato a ridimensionare la preoccupazione per le discipline di contatto, anche il tanto temuto calcetto.

 

A restare penalizzate sono invece le attività al chiuso, circostanza che ha portato a una particolare cautela per le palestre. Un po’ il contrario di quanto accaduto a ottobre quando erano stati prima vietati gli sport di contatto (il giorno 12) e solo dopo piscine e palestre (il 25).

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