DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Mario Ajello per “il Messaggero”
«Alla fine quanto ci guadagniamo? Niente. E ci perdiamo un sacco di soldi». Si fanno i conti in tasca i parlamentari grillini, appena è stato varato e ha circolato, ieri, il documento sul riassetto economico del movimento.
Nel quale per la prima volta viene messo nero su bianco lo stop all' obbligo di pagare 300 euro alla Casaleggio Associati per Rousseau - «La piattaforma web meno funzionante del mondo e la prossima volta proveremo con Cartesio o con Voltaire!» - il che andrebbe benissimo.
Se non fosse però che Conte, il leader in pectore, vuole dai parlamentari e dagli eletti, per lo più finora morosi nei confronti del figlio del fondatore Gianroberto, 1500 euro al mese per nutrire il nuovo partito e il suo nebuloso progetto («Quello ci dice datemi del tu, per fare l' amico, ma il terzo mandato ce lo concede oppure no?»). Dunque, nessun risparmio per nessuno, anzi un esborso in più a vantaggio di Conte che non dà garanzie.
rocco casalino con giuseppe conte
Fatta la norma, trovato il malcontento. Questo nuovo trattamento economico non è ancora entrato in vigore ma i pentastellati già soffrono e litigano sulle nuove regole per le restituzioni.
Niente più obolo mensile (più o meno teorico) a Casaleggio ma dal primo aprile ogni deputato e ogni senatore dovrà restituire - così si legge nel documento - «una quota mensile forfettaria pari a minimo euro 1.500,00 mediante versamento ad un conto dedicato» e «una quota mensile pari a minimo euro 1.000 al MoVimento 5 Stelle per il mantenimento delle piattaforme tecnologiche, per la comunicazione e per altre spese generali di funzionamento».
BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO
Fatti due calcoli, invece di 300 euro addirittura 2500: «Ma Conte che cosa s' è messo in testa, che siamo miliardari?». Ecco allora che il detestatissimo Casaleggio diventa di colpa un campione di beneficienza, rispetto all' avvocato del popolo che Grillo ha imposto ai grillini e ora fa l' esattore delle tasse.
I tartassati 5 stelle pensavano di essersi liberati in un colpo solo di Rousseau e di Casalino e invece - vedi alla voce comunicazione, per la quale bisogna pagare parte di quei 2500 euro - almeno il secondo dei due, inscindibile da Conte, se lo ritroveranno.
LE CHAT
goffredo bettini guarda la diretta di giuseppe conte
Le chat grilline sono una valle di lacrime. Ciò che più indispone è che nel documento si dice che «i portavoce eletti» devono contribuire anche «alle spese per eventi, iniziative, campagne elettorali nazionali, regionali e locali secondo necessità». Ovvero corse elettorali alle quali molti di loro non è detto che parteciperanno direttamente (vista la conferma del no al terzo mandato). E in tanti, adesso, minacciano di non finanziare il nuovo corso del movimento.
LE LACRIME DI ROCCO CASALINO PER L ADDIO DI GIUSEPPE CONTE A PALAZZO CHIGI
Big e peones, in un traffico di telefonate concitate, non fanno che chiedersi vicendevolmente: «Come mai dobbiamo pagare mille euro per una struttura nuova, che dovrebbe erogare gli stessi servizi che prima pagavamo 300 euro, proprio in un momento di difficoltà del Paese?».
giuseppe conte intervento su zoom assemblea m5s
Potrebbero anche aggiungere che, in mezzo a tutte queste difficoltà che vive il Paese, con gente che ha perduto il lavoro e con tanti che hanno visto azzerarsi i propri guadagni, lo stipendio da parlamentare sempre quello è, e non sta conoscendo crisi. Ma vabbè, il ceto politico grillino ragiona da ceto politico.
E arrivano fino alle orecchie di Conte, che sta capendo la difficoltà dell' essere capo di M5S con Grillo che ancora domina e ne spara quasi una al giorno e il resto del movimento che non sa che cosa essere e litiga su tutto, lamentele del tipo: «Non conosciamo il progetto di Conte, non ci chiedono di aderire, ma ci chiedono di contribuire economicamente a scatola chiusa».
Nel frattempo, date le difficoltà di ogni genere, sia legale per il divorzio con Casaleggio, sia politiche perché la novità Conte doveva portare la grande alleanza con il Pd che però non si riesce a fare non solo a Roma ma da nessuna parte, il progetto di rifondazione (con nuovo nome e nuovo simbolo per il movimento) che l' ex premier doveva presentare la prossima settimana probabilmente slitterà. I parlamentari chiedono di fare subito un incontro con il leader in pectore, per parlare di prospettive ma soprattutto di soldi. Come minimo, vogliono uno sconto sui 2500 euro.
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