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ARTSPIA MOSTRE - POVERO INGRES! E POVERO ANCHE DAVID. DIVINI PITTORI MASSACRATI DA LADY GAGA PIU' BOB WILSON, NEI VIDEO RITRATTI SUPER KITSCH CHE DA PARIGI SON SBARCATI A NEW YORK

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Alessandra Mammì per Dagospia

 

Lady Gaga Lady Gaga " Mademoiselle Rivière"

Domanda: povero Ingres o povero David? Risposta:tutti e due, a giudicar dalla baracconata dei tableaux vivants di Mademoiselle Germanotta travestita da Mademoiselle Caroline Rivière o il Marat assassinato in vasca da bagno. Video opere presentate lo scorso autunno al Louvre insieme ad altre messe in scena di quadri famosi ( tutte firmate Bob Wilson), dove furono accolte con una certa freddezza da un pubblico che passava oltre preferendo l'originale fermo al contemporaneo omaggio in movimento.

 

 

Ora a New York, al Watermill Center ( il laboratorio di performance dello stesso Wilson, fino al 14 settembre), tanta video-mostra suscita invece palpiti ed entusiasmi. E di tutta la mostra soprattutto la ragazza Rivière, degnata di file e sinceri “Wow” dal commosso pubblico. Ma lì l'originale non c'è e l'unica star è Lady Gaga, eletta Musa da Bob Wilson in questi suoi d'après che fa girare per il mondo come un circo.

 

Compreso un video Marat che fa emerge una bella proserosa tetta tra gli stracci, del cadavere accoltellato nella vasca da bagno tale e quale lo dipinse ( tranne la tetta ) Jacques-Louis David. Povero Ingres! E povero pure David....

 Jacques- Louis David . Jacques- Louis David . "La morte di Marat"Lady Gaga/Wilson : La morte di MaratLady Gaga/Wilson : La morte di Marat

 

Ma anche se la Rivière un po' di tette ce le ha,il rigido abito impero, il visone incastrato tra le braccia, le bande nere di capelli schiacciati sulla fronte (peraltro bassina) della Germanotta non son convincenti. La piccola del dipinto (si calcola avesse tra i 13 e 15 anni), ha capelli corvini che le incorniciano il volto (direbbe un feuilleton), seni appena accennati e sguardo ancora perso nell'infanzia appena trascorsa. Lady Gaga invece mostra nel video l'espressione puntuta, navigata e antipatichella di una pluri-ripetente che non fa copiare i compiti.

 

E al posto dell'elegante titubanza della postura di Ingres, ecco la super star di Wilson che si offre al pubblico del museo con consumata esperienza da photocall.

Povero Ingres, David e pure Wilson a cui verrebbe da chiedere : ma a che scopo maestro ha voluto compromettere così una tanto bella carriera? A che le è servito sfidare tanto confronto?

 

La signorina immortalata da Ingres è un simbolo che va anche al di là della grazia del dipinto.E' una creatura di potenza eterna a cui il pittore aggiunse qualche vertebra cervicale giusto per rendere flessuosa la linea, allungata la figura, in esplicito il rimando al gotico cortese e alla meticolosa precisione dei fiamminghi del secolo d'oro con cui corregge il rigore neoclassico dei suoi tempi.

Lady GagaLady Gaga

 

Un ritratto dipinto per cambiare le regole del gioco e fissare l'icona di una classe sociale nascente nel corpo della giovane figlia di un generale napoleonico.

 

Tutte robe che non si possono rifare neanche in photoshop. E non basta completare l'effetto con un violino straziante e ossessivo. Sottofondo di quei dieci minuti di riprese dove la Germanotta finge l'immobilità della modella, tranne che nell'ansimare del petto, nell'abbassare le palpebre o in una furtiva lacrima.

 

Come si dice da queste cattoliche parti Mr Wilson: “scherza coi fanti e lascia stare i santi”. E' buona regola, e vale anche per un poliformo, piroettante, instancabile ed eclettico maestro come lei.

Robert Wilson Robert Wilson "Video-Portraits-of-Lady-Gaga"Lady-Gaga Portraits al LouvreLady-Gaga Portraits al Louvre