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JUVE, RIVINCITA REAL – SCONCERTI: CRISTIANO RONALDO & CO GIOCANO MEGLIO E HANNO PIU’ PERSONALITA’, MA… - ALLEGRI CARICA DYBALA: “FARA’ UNA GRANDE PARTITA” - DEL PIERO E TEVEZ, GLI ULTIMI NUMERI 10 DELLA JUVENTUS, SONO STATI CAPACI DI FAR FUORI IL REAL MADRID. QUESTA È LA GRANDE OCCASIONE DELL' ARGENTINO – CRISTIANO RONALDO, IL CASTIGA-JUVE: HA RIFILATO ALLA "SIGNORA" 7 RETI IN 5 GARE…

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

Dybala Cristiano Ronaldo

 

Sarà una partita molto difficile ma non ci sono ragioni perché debba esserlo di più per la Juve. Il Real ha perso 5 partite in campionato e pareggiate 6, su 30 partite 11 volte non ha vinto. La Juve ha perso due sole volte e pareggiato tre volte.

 

Su 30 partite ha vinto cioè 25 volte. Il Real ha segnato molto, 76 reti, ma la Juve è arrivata a 70, mentre il Real ha subìto quasi esattamente il doppio dei gol della Juve, 33 a 16; in sostanza il Real ha preso i gol della Fiorentina, più dell' Atalanta. Non credo nemmeno sia più allenante il campionato spagnolo, è vero che là giocano meglio ma i risultati sono simili: la differenza fra le prime quattro-cinque e tutte le altre è enorme. La differenza vera sta nella loro qualità media, molto più alta della nostra. Ma il Tottenham ha vinto a Madrid tenendo il Real dietro nel girone mentre la Juve ha poi eliminato quel Tottenham. C' è un fatto, il Real gioca meglio, pensa sempre da grande squadra anche quando lo è meno, come adesso. La Juve quasi mai gioca bene. Entrambe le squadre non sono esattamente in equilibrio.

ZIDANE

 

La Juve lo trova giocando dieci metri più indietro. Il Real cerca di ignorarlo spingendo molto in avanti.

 

Nessuna delle due ha una scuola madre, non ci sono esperimenti nel gioco di Zidane e Allegri. Il primo gestisce i suoi campioni, l' altro le fasi della partita.

 

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Entrambe le squadre sono all' inizio di una curva, forse il meglio è alle spalle, avranno bisogno di ricambi importanti. Il Real ha il Barcellona a ricordarglielo continuamente, in Italia nessuno riesce da molto tempo a raccontarlo alla Juve. L' altra differenza seria è la personalità, ne ha più il Real. La suggestione che crea nell' avversario vale anche nella propria autostima. La Juve sa sempre di dover aspettare la partita. Non so dare un pronostico, ma ho visto il Real dominato dal Psg a Madrid e spinto solo dall' arbitro. Così come ho visto Pochettino buttare via la qualificazione a Londra con la Juve. Penso però sia stato meno fortunato il Real a trovare la Juve che viceversa. Il Real è solare, la Juve ombrosa, cioè qualcosa che la luce detesta.

 

 

 

2. DYBALA, ORA TOCCA A TE

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MICHELE MAZZEO per Libero Quotidiano

 

 Il match d' andata dei quarti di finale di Champions League dell' Allianz Stadium di questa sera (ore 20.45 diretta tv su Premium Sport HD e in chiaro sul canale 20 di Mediaset) contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo sarà il banco di prova per la Juventus e per il suo numero 10: Paulo Dybala. I bianconeri, infatti, avranno l' occasione per riscattare almeno in parte la cocente sconfitta (4-1) nella finale di Cardiff contro i blancos di Zidane. I piemontesi vorranno dimostrare di aver fatto un piccolo salto di qualità rispetto alla scorsa stagione: e quale occasione migliore per farlo se non affrontando quell' undici che esattamente 10 mesi fa inflisse il più doloroso dei ko della gestione Allegri?

 

allegri

Sul fronte bianconero, con Benatia e Pjanic squalificati, recuperati Alex Sandro e Mandzukic, invece potrebbero essere sette i confermati dal tecnico toscano rispetto agli uomini scesi in campo dal primo minuto in quella finale: nel 4-3-2-1 cui sembra orientato, oltre ai nuovi acquisti De Sciglio, Bentancur (in ballottaggio con Marchisio per il posto del bosniaco), Matuidi e Douglas Costa (in vantaggio su Mandzukic), dovrebbero trovare spazio Buffon, Barzagli, Chiellini, Alex Sandro, Khedira, Higuain e Dybala.

 

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E proprio quest' ultimo sarà l' osservato speciale in casa Juventus: oggi ci si aspetta che il talento argentino ripeta quanto fatto lo scorso anno contro il Barcellona (doppietta, anche in quel caso nell' andata dei quarti di Champions allo Stadium), iscrivendosi nella ristretta cerchia dei fuoriclasse d' Europa al cospetto di Leo Messi, confermando di poter essere decisivo anche a livello continentale.

 

Ad aumentare le aspettative anche quanto fatto dagli illustri predecessori che hanno indossato prima di lui la 10 bianconera. La favorevole tradizione con le merengues nel doppio confronto (nelle ultime 4 occasioni in cui la Signora si è trovata di fronte i madrileni in gara di andata e ritorno ha sempre superato il turno) è proprio legata alle prestazioni fornite da chi in quel momento indossava quel numero così suggestivo tra le fila juventine.

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I gol e le prodezze di Alessandro Del Piero decisero i quarti di finale dell' edizione 1995/1996 (in cui Pinturicchio e compagni conquistarono poi quella che ad oggi è l' ultima Coppa dalle Grandi Orecchie messa in bacheca dai piemontesi), ma anche la semifinale 2002/2003 e le due gare del girone nel 2008/2009 (con tanto di standing ovation da parte del Bernabeu nel match di ritorno). Le magie e le reti di Carlitos Tevez risultarono invece determinanti per eliminare il Real in semifinale nella stagione 2014/2015 e accedere alla finale di Berlino poi persa contro il Barcellona. Sulla scia di ciò il popolo bianconero si aspetta adesso che sia ancora una volta il 10 bianconero a trascinare la Juve contro i bicampioni d' Europa in carica e che finalmente sia vera "Joya" anche a livello internazionale.

 

Ne è convinto Allegri: «Domani (oggi, ndr) Paulo farà una grande partita, è in un ottimo periodo di forma e domani lo confermerà».

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