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L’ALBERGO DELLE AQUILE - I TIFOSI ORMAI DISERTANO L’OLIMPICO? E LOTITO TRASFORMA L’EX SEDE DELLA LAZIO DI PALAZZO VALENZIANI IN ALBERGO DI LUSSO - LIQUIDAZIONI: CANDREVA E ANDERSON IN USCITA, INCERTO IL FUTURO DI PIOLI

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Giulio Cardone e Marco Ercole per “la Repubblica - Roma”

 

L’ex sede della Lazio, Palazzo Valenziani, diventerà un albergo tutto biancoceleste. Un “Lazio Style Hotel” in pieno centro a disposizione di turisti provenienti da ogni parte del mondo: 2500 metri quadri commerciali più giardino e corte di circa 450 situati nel quartiere Sallustiano, a pochi passi da Piazza Fiume. Si tratta della vecchia casa della Cirio e della società biancoceleste degli ultimi tempi di Cragnotti (dal 2001 al 2003), che Lotito acquistò 4 anni fa.

 

Altre bandiere della Lazio, insomma, sventoleranno nel cuore della Capitale. Lo spiega nel dettaglio Marco Cavaliere, il direttore amministrativo del club: «Attualmente è in progetto anche la realizzazione di un albergo in centro, attraverso l’acquisto di un immobile dal valore di 22 milioni (ma Lotito lo rilevò dalla fallita Cirio Immobiliare spendendone 7,5, ndr). 

PALAZZO VALENZIANIPALAZZO VALENZIANI

 

Un investimento a medio-lungo termine finanziato attraverso un mutuo della durata di 15anni». L’edificio di via Augusto Valenziani 10 sarà riqualificato e trasformato in un hotel di alto livello e i ricavi arricchiranno le casse della società biancoceleste. Soprattutto in questi tempi di magra, un’iniziativa importante - associata alla prossima apertura di un nuovo negozio ufficiale a Roma Est - per garantire la presenza di “lazialità” nella città.

 

OLIMPICO CURVA VUOTAOLIMPICO CURVA VUOTA

Chissà se riuscirà a visitarlo anche Pioli, il cui futuro sulla panchina della Lazio è tutt’altro che certo. Dipenderà dai risultati in Europa League, ma pure dall’epilogo di questo campionato. «Ormai è inutile illudersi pensando al quinto posto», ha detto il tecnico subito dopo la sconfitta con il Sassuolo.

 

lazio genoa felipe andersonlazio genoa felipe anderson

Un segno di resa comprensibile, ma che potrebbe celare qualche recondita opportunità: come quella, magari, di vedere chi fino a questo momento il campo lo ha visto poco. Da Kishna a Morrison, da Patric a Guerrieri. Tre acquisti estivi e un prodotto del vivaio da 1035 minuti complessivi in stagione: di questi, 795 sono tutti di Kishna, frenato da un infortunio al ginocchio che solo adesso sembra aver messo da parte.

 

Per l’olandese si prospetta un rilancio in queste ultime partite di campionato. Meno scontato invece quello di Morrison (finora appena 152 minuti), perché tra lui e Pioli il feeling non è mai scattato. A vantaggio dell’inglese, però, c’è la grande stima nei suoi confronti da parte della società, che potrebbe spingere per vederlo un po’ di più in azione.

 

Stesso discorso vale per Patric, che di minuti in stagione ne ha collezionati 88: nemmeno una partita. Poi c’è la situazione di Guerrieri, portiere classe 1996: il prossimo anno andrà in prestito a farsi le ossa, ma questa stagione l’ha trascorsa da spettatore, senza la soddisfazione dell’esordio.

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Con Marchetti ancora influenzato e Berisha probabile partente a luglio, Pioli potrebbe fare un tentativo pure con lui e scommettere sul futuro. Magari sperando che il giovane biancoceleste possa ripetere le gesta di Donnarumma al Milan.

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