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L’ARTE PER IL CONTANTE - GLI ARTISTI PRODUCONO OPERE SEMPRE PIÙ CONVENZIONALI PER RIDURRE I RISCHI DI UN INVESTIMENTO E INCONTRARE I GUSTI DEI NUOVI (RICCHI) COLLEZIONISTI - E L'ART BASEL DI MIAMI È IL TEMPIO DI QUESTO NUOVO MERCATO

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Christian Viveros-Fauné per https://news.artnet.com

 

Christian Viveros FauneChristian Viveros Faune

Meno esclusiva, più ricca. Non c’è posto migliore che l’art Basel di Miami per rendersi conto che il mercato dell’arte è cambiato. Prima della crisi del 2008, infatti, alcuni autori e correnti d'avanguardia erano appannaggio di poche gallerie storiche. Adesso, invece, dominano il mercato realtà ben più commerciali e dinamiche.

art basel in miami beach 2015art basel in miami beach 2015

 

Gli artisti disegnano opere che siano in grado di incontrare il gusto dei nuovi collezionisti, giovani professionisti, nuovi ricchi, calciatori, industriali, rinunciando spesso all’innovazione. Da quando i collezionisti tradizionali hanno ceduto il passo ai mogul della finanza, le opere si sono fatte più convenzionali e le estetiche più miti in modo da ridurre i rischi finanziari di un investimento.

oscar murillooscar murillo

 

Tutto ciò si riflette nell’Art Basel di Miami, dove, a parte qualche opera provocatoria come il ritratto di un poliziotto nero di Kerry James Marshall, o la scultura agit-prop di Ian Hamilton e Finlay o ancora una tela di Dexter Dalxood, la maggior parte dei pezzi sembrano realizzati per aderire al gusto dei nuovi collezionisti. Tra queste la scultura di Paul McCarthy da $1,5 milioni, un dipinto di George Condo da 600mila dollari, uno schizzo di Oscar Mourillo da  $ 300mila.

 

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Quando Clement Greenberg scrisse nel 1939 che le avanguardie rimangono attaccate alla classe dirigente da "un cordone ombelicale d'oro", lui si immaginava gli artisti e i galleristi che tiravano a sé i collezionisti con le loro opere rivoluzionarie. All’Art Basel di Miami, a parte qualche eccezione, sembra che avvenga esattamente l’opposto.