DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
1 - LA PROPOSTA DEI CALCIATORI: «FACCIAMO SQUADRA»
A.Cat. per “la Gazzetta dello Sport”
Maldini? Vialli? Costacurta? Del Piero? «Potete fare i nomi che volete, ma indicare un possibile candidato dei Calciatori alla presidenza - spiega Umberto Calcagno, vicepresidente dell' Aic - è fuorviante: chi volete venga a metterci la faccia per ricoprire un ruolo che va ben oltre le sue competenze?».
LA PROPOSTA
In un momento politico tanto delicato, l' Assocalciatori rispedisce al mittente l' ipotesi di un commissariamento del Coni - «È una bufala», dice senza mezzi termini Calcagno - e prova a indicare a tutte le componenti una strada nuova, libera dai vecchi schemi elettorali, figlia di una premessa inedita: «Basta con la logica dell' uomo solo al comando. Non troveremo mai un nome che sia in grado di incarnare tutto quello che c' è da fare in federazione».
Dunque, spiega Calcagno, «cerchiamo piuttosto di mettere insieme una squadra con tre profili: il politico, il manager e il tecnico. Trovare uno che faccia il presidente, a quel punto, sarà quasi un dettaglio». Anche perché, preliminarmente, «avremo dovuto lavorare tutti insieme ai provvedimenti da prendere per uscire da questa crisi e rilanciare tutto il movimento». Con queste premesse, forse, si può davvero mostrare uno scatto di orgoglio e difendere l' autonomia del calcio. «Ho la sensazione che il Coni voglia mandarci al voto dopo le elezioni per il parlamento - racconta ancora Calcagno -: ma perché dobbiamo farci dettare i tempi dalla politica?».
PORTE APERTE
Al netto delle differenze, innanzitutto culturali, che oggi ancora dividono le componenti del Consiglio federale, l' impressione è che la drammaticità del momento possa spingere i diversi attori in campo a firmare una piattaforma comune e trovare un front man che se ne faccia portatore, il capitano della squadra di cui parlano i Calciatori. Sarebbe qualcosa di epocale, ma in fondo è la cosa più logica. Lo ha detto anche Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro: «La Figc deve essere di tutti: dirigenti, allenatori, calciatori e tifosi». Ed ecco, dunque, la necessità che ognuno metta in campo, al servizio della causa comune, le proprie competenze.
I NOMI
Motivo per cui i nomi di Gianluca Vialli, forse l' ex calciatore dal profilo «politico» più alto, Billy Costacurta, che saggiamente Tavecchio e il d.g. Michele Uva hanno già preso a bordo per organizzare gli Europei Under 21 del 2019, o Paolo Maldini, un talento clamorosamente inutilizzato, sono spendibili più per ruoli specifici che per la presidenza federale.
Annunciare di voler affidare a uno di questi profili la responsabilità e la gestione del Club Italia, dunque la ricostruzione della Nazionale, potrebbe essere la chiave di volta per mettere in piedi quella candidatura unica che in queste ore da più parti si evoca. Ecco perché chi già comincia a lavorare per il post-Tavecchio, non può prescindere da un confronto con Damiano Tommasi .
2 - E ORA L' ARGENTINA NON VUOLE PIÙ L' ITALIA
Oltre al danno (enorme), le beffe. Che poi sono danni anche quelle. Dopo l' eliminazione dal Mondiale, la Nazionale comincia a perdere pure l' appeal. Sta succedendo una cosa che non pensavamo possibile: squadre che si tirano indietro per le amichevoli. Da sempre sfidare l' Italia anche senza punti in palio restava un onore. E un affare. Ora no.
LA LETTERA
Era già stata programmata per il 23 marzo 2018 la partita con l' Argentina in Svizzera (Basilea). Ma oggi o nei prossimi giorni la federazione di Leo Messi manderà una lettera alla Figc scrivendo più o meno così: ci spiace molto per la vostra eliminazione dal Mondiale, sia per i buoni rapporti che ci legano sia per il bene del calcio internazionale.
Russia 2018 perderà molto fascino senza una Nazionale così prestigiosa e carica di trofei.
Ma a questo punto non ci sembra più opportuno affrontarvi in amichevole a due mesi dal via mondiale.
INGHILTERRA
Insomma, l' Argentina non ci vuole più. Un po' perché l' incasso non sarebbe più quello prospettato, questione di attrattiva, un po' perché non ha voglia di rischiare infortuni. Resta al momento l' altra amichevole, quella che dovrebbe giocarsi a Wembley, contro l' Inghilterra, tra il 27 e il 28 marzo, chissà con quale c.t. o «traghettatore» per gli azzurri.
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