DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
Mario Sconcerti per “il Corriere della Sera”
La Juve di Sarri non c'è mai stata. E credo che a Sarri la Juve incolpi di non averla mai nemmeno cercata. Si è rassegnato presto, quando ha capito che nella Juve pochi amano muoversi senza pallone, sono giocatori elitari, abituati a fare la differenza con doti personali, non con quelle del tecnico. Sarri ha pensato che prenderne atto, lasciare lui una parte delle proprie idee, fosse sinonimo di saggezza e maturità.
Era in realtà un adattamento che deludeva per prima la società. Sarri non era stato preso per vincere più di Allegri, era stato preso per giocare meglio di Allegri. Rimanendo a metà strada, rinunciando alla sua diversità, chinando il capo davanti alla storia della Juve senza capire che la Juve era invece entrata nella fase in cui cercava esattamente qualcosa che la sbalordisse, Sarri ha perso tutto. È diventato un teorema indimostrabile.
MAURIZIO SARRI DOPO LA SCONFITTA IN COPPA ITALIA CONTRO IL NAPOLI
Non è nemmeno stato fortunato. Appena arrivato si è trovato addosso cinque focolai di polmonite. Poi problemi di aritmia al cuore, lo curavano anche tra un tempo e l'altro della partita. Poi gli infortuni, poi la confusione del mercato, quella Juve uscita da qualcosa che doveva sempre essere un'altra.
Ma alla base da parte della dirigenza c'è sempre stato uno sguardo cauto nei confronti di questo allenatore che, o faceva il mago, o proprio non c'entrava niente con il club. Anzi quasi ne distorceva il fascino con le sue maglie scure e il cicchino fisso in bocca, l'aria intelligente da mezzo uomo di mondo che non trova mai l'altra metà, la sua saggezza sincera, non dura, solo ingombrante, inopportuna nella sfinitezza sabauda.
Gli hanno dato una squadra confusa dove uno deve giocare ogni minuto e tirare sempre in porta lui. Sono particolari, ma Ronaldo gioca in una posizione che nega alla base il calcio di Sarri. La sua catena di sinistra fece leggenda a Napoli, alla Juve batte sempre addosso a Ronaldo. Sarri oggi è un pensiero sbagliato. Di più, un errore che si avvera. Spero riesca ancora a vincere, ma non so più se ne sia capace, se la squadra lo sia. Torino però non è casa sua.
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