berrettini volandri

GIA’ L’AQUILA D’AUSTRIA LE PENNE HA PERDUTE! L’ITALTENNIS, AIUTATA DALLA MODESTIA DEI RIVALI AUSTRIACI, VOLA IN SEMIFINALE DI COPPA DAVIS DOVE AFFRONTEREMMO IL BELGIO – MATTEO BERRETTINI: “SINNER E MUSETTI CI SONO STATI VICINI NELL’APPROCCIO ALLA PARTITA E TORNERANNO A FARSI VIVI PRESTO” - JANNIK STA GIOCANDO A GOLF IN UN RESORT DI LUSSO SUL LAGO DI GARDA MENTRE MUSETTI CONTA I GIORNI CHE LO SEPARANO DALLA NASCITA DEL SECONDOGENITO LEANDRO – VIDEO

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Gaia Piccardi per corriere.it - Estratti

 

berrettini volandri

 

Funziona la coppia degli amici, Matteo e Flavio, uniti dal collante della romanità e dall’attaccamento alla maglia. E carbura l’alchimia di squadra: Italia batte Austria 2-0 in Davis grazie alla partenza a razzo di Berrettini e Cobolli, ora ci aspetta il Belgio in semifinale venerdì. La modestia degli avversari aiuta, certo.

 

Ma le assenze non si fanno sentire: Jannik Sinner sta giocando a golf in un resort di lusso sul Lago di Garda, tornerà in pubblico il 7 dicembre nel paddock del Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultimo della stagione, che onorerà da ambassador della F1 arrivandoci dal ritiro di Dubai; Lorenzo Musetti conta i giorni che lo separano dalla nascita di Leandro. Si saranno fatti vivi? Matteo rassicura l’opinione pubblica: «Jannik e Lorenzo ci hanno scritto, ci sono stati vicini nell’approccio alla partita e torneranno a farsi vivi presto».

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Vola la compagnia dei celestini, rimaneggiata senza perdere ferocia. A Bologna apre le ostilità Berrettini: usando la racchetta come clava, con un match di lotta e di governo porta in dote il primo punto. Preferito da capitan Volandri a Sonego, l’ex n.6 del ranking si fa valere su un avversario n.177 del mondo, poi si scioglie e sorride: «Mi siete mancati da morire» lusinga il pubblico che lo osanna.

 

(...)

 

L’Italia travolgente rende il doppio inutile. Si ripartirà così, con Cobolli e Berrettini (sempre che il mal di schiena lo lasci tranquillo: nel caso è pronto Sonego) domani contro il Belgio di Bergs e Collignon, killer di una Francia depotenziata. «Servirà stare lì con il cuore, facendosi aiutare da panchina e tifo» dice Berrettini mentre cresce la richiesta di giocare questa Davis riveduta e corretta ogni due anni. Ma ci torneremo.

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