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“LO SCUDETTO? VOGLIAMO REGALARE EMOZIONI. L’ATALANTA SI BATTE ANDANDO OLTRE LA PERFEZIONE” - THIAGO MOTTA SFIDA IL MAESTRO GASPERINI: PER I BIANCONERI L’OBIETTIVO È RAGGIUNGERE I NERAZZURRI AL TERZO POSTO PER LANCIARSI POI NELLA VOLATA PER IL TITOLO - “AI RAGAZZI HO CHIESTO DI GIOCARE CON LA TESTA LIBERA, BISOGNA AVERE IL PIACERE DI RISCHIARE, PARTITE COME QUESTA SI VINCONO COSÌ” – GASP CON LA COPPIA RETEGUI-LOOKMAN
Guglielmo Buccheri per la Stampa - Estratti
Juve-Atalanta è come un test d’ingresso. Motta: “Scudetto? Vogliamo emozionare”
Al linguaggio del corpo, Thiago Motta affida un ruolo predominante quando c’è da analizzare le fatiche dei suoi ragazzi. Per una volta tocca a lui finire dentro al giudizio e ciò che ne esce è un risultato un po’ anomalo: il tecnico bianconero ha attraversato tutta la conferenza stampa di ieri all’ora di pranzo con profonda leggerezza ed evidente serenità. Il motivo? Oltre l’Atalanta c’è spazio per qualcosa di inimmaginabile fino a poche settimane fa, ma per andare oltre l’ostacolo di questa sera allo Stadium occorre liberare la testa e sentirsi liberi di rischiare.
La Juve paga dazio all’emotività: questa condizione è, ormai, ineluttabile per un gruppo giovane e in cerca della giusta dimensione. Un dazio ingombrante e che si prende la scena, soprattutto, in casa: facile capire il perché. Motta contro Gasperini vale una suggestione, forse più: se vince, il giovane tecnico italo brasiliano porta la squadra al terzo posto e si mette in tasca un bel po’ di credibilità ora che deve cominciare a costruirsi un futuro. «Gli devo molto, mi ha restituito la gioia del pallone», così Thiago su Gasp, con il pensiero a quando il primo era un giocatore del secondo e il secondo lo riabilitò dopo un fastidioso infortunio.
Motta si mostra come raramente fa perché ogni particolare fa la somma: per trovarsi tra le mani una Juve senza timore occorre esorcizzarlo. «Lo scudetto? Noi dobbiamo regalare emozioni - racconta -, facciamo questo lavoro per rendere felice la gente. Le emozioni arrivano se sai costruirle: ho chiesto ai ragazzi di non sentire il peso della responsabilità, ma di avere il gusto per la giocata anche difficile. L’Atalanta si batte andando oltre la perfezione».
(…) I nerazzurri di provincia puntano sulla coppia Retegui-Lookman con Daniel Maldini recuperato per la panchina e una difesa un po’ in emergenza. Là dietro i cerotti li porta anche la Juve: Gatti si è ripreso da un leggero affaticamento muscolare e, così, si candida a dar vita alla coppia con Kelly e Kalulu in lista di attesa. Il grande dubbio di Motta ruota attorno al suo fedelissimo: Koopmeiners sta risalendo la corrente anche dopo la rete di lunedì sera al Verona, ma non è escluso che possa trovare spazio solo in corso d’opera.
Oltre la notte dello Stadium c’è un bel tesoro: vale per due realtà che possono scrivere un finale di stagione diverso. La Juve vuole sentirsi grande come il suo allenatore, l’Atalanta grande in parte lo è già e non da ora: chi vince si lancia dentro la volata per il titolo (i bergamaschi) o si iscrive di diritto alla corsa (i bianconeri). Comunque vada non sarà una sfida banale, per niente.
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