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LE GUERRE DEL PALLONE! LOTITO E DE LAURENTIIS ALLA RISCOSSA: DOPO AVER SUBITO L’ELEZIONE DI SIMONELLI ALLA PRESIDENZA DELLA LEGA SERIE A, ORA COME DAGO DIXIT LANCIANO L’IPOTESI COME AD DI NICOLA MACCANICO, EX CINECITTÀ SPA, BECCATO INSIEME ALL’EX PRESIDENTE CASINI IN UN CAFFÈ ROMANO (MA DE SIERVO CONTA SU UN BLOCCO DI VOTI SUFFICIENTE ALLA RIELEZIONE, ANCHE SOLO PER NON DARE SPAZIO A LOTITO) – IL PATRON LAZIALE E AURELIONE NON SI RASSEGNANO NEANCHE ALL’IDEA DI AVERE SIMONELLI SULLA TOLDA DI COMANDO DI VIA ROSELLINI E HANNO IMPUGNATO L’ATTO DI NOMINA PER POSSIBILI CONFLITTI DI INTERESSE…

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Articolo di Lorenzo Vendemiale per “il Fatto Quotidiano” - Estratti

 

LOTITO DE LAURENTIIS

Assegnata una poltrona, nel pallone ce n’è un’altra su cui mettere le mani. Dopo aver eletto presidente il commercialista Fininvest, Ezio Maria Simonelli, la Serie A deve scegliere l’amministratore delegato. E il posto di Luigi De Siervo fa gola a molti. In particolare, alla premiata coppia Lotito-De Laurentiis.

 

Abituato a spadroneggiare in Lega, Lotito oggi è ai margini. Paga la guerra alla Federazione di Gravina, che ha portato all’autonomia con l’emendamento Mulè, ma ha finito per indispettire tanti patron, insofferenti alle sue crociate personali. Lo certificano le urne: Lotito, che aveva indicato gli ultimi presidenti (Dal Pino, con cui ruppe subito, e Lorenzo Casini), ha subito l’elezione di Simonelli, gradito alle big e votato da 15 società. È proprio Lotito che tiene insieme club che non sono mai stati d’accordo, collante di questa nuova maggioranza.

nicola maccanico foto di bacco

 

Se qualcuno però ha pensato che potesse defilarsi (non si è candidato per il consiglio federale, c’è chi dice si sia dimenticato), si sbagliava. Il fronte si è già spostato, con la coppia Lotito-De Laurentiis che vuole esprimere l’ad. Prima di Natale era stato sondato Montezemolo.

 

L’ultima idea è Nicola Maccanico, ex n.1 di Cinecittà Spa – della cui controversa gestione Il Fatto si è occupato più volte – “paparazzato” insieme all’ex presidente Casini in un caffè romano. Sembra un diversivo, il nome coperto è un altro. Ma De Siervo conta su un blocco di voti sufficiente alla rielezione, anche solo per non dare spazio a Lotito. E poi non è semplice trovare un altro manager in grado di districarsi nella giungla dei diritti tv come lui, che ha portato a casa gli ultimi tre bandi evitando il disastro.

LOTITO SIMONELLI

 

Lotito e Dela non si arrendono nemmeno sulla candidabilità di Simonelli, contestata per i tanti incarichi professionali, non solo in Fininvest (il gruppo a cui fa capo il Monza), ma anche per altri possibili legami indiretti con i club. A quanto risulta al Fatto, la sua elezione è stata impugnata in sede ordinaria. (...) Il giudizio è atteso per oggi, a meno che non venga ritirato. Domani si vota per l’ad. Le manovre del pallone non si fermano mai.

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