RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
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Claudio Lotito Foto Mezzelani GMT 14
“Claudio, va bene, abbiamo capito, mo’ basta...”. “Vero, basta”. Il presidente della Lazio Lotito, abituato a fare il bello e cattivo tempo in Lega, ha sgranato gli occhi per capire chi aveva osato interrompere il suo sproloquio durante la presentazione del progetto dei fondi avvenuta ieri.
Poi ha capito che gli insubordinati erano un vecchio e un nuovo frequentatore del palazzo, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, e il rappresentante della Fiorentina, Jo Barone, stufi di sentire un’opposizione preconcetta nei confronti della possibilità di un ingresso dei private equity nel capitale di Lega Servizi. Progetto fortemente voluto dal presidente della Lega Paolo Dal Pino, entrato ormai in collisione frontale con Lotito.
L’assemblea del 9 settembre, chiamata a votare l’ingresso di uno dei fondi, il consorzio considerato vincente Advent, cvc, fsi, che offre 1.650 milioni, e gli sfidanti di Bain e NB, 300 milioni più sotto, corre però sul filo. Lotito sta personalmente chiamando i presidenti per convincere a non votare a favore dei private equity ma di sposare il progetto del suo amico Marco Bogarelli, quello di Wanda, proprietaria di Infront, che si alleerebbe con Fortress.
In pratica, invece che avere un’iniezione di capitale di 1.6 miliardi di euro, Lotito, Bogarelli e Fortress vorrebbero trattare i diritti tv alla stregua di NPL, dei non performing loans, gettando il ridicolo sul calcio italiano. Senza contare che i proprietari di Wanda sono cinesi, e si è visto cosa è appena successo con i diritti della Premier League in mano a Suning, che è stato tagliato perché non ha pagato 165 milioni che doveva al calcio inglese. Però a Lotito servono 7 voti, e persino i suoi alleati storici lo stanno mollando.
Unico altro contrario è il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ha in mente di fare il canale della Lega, mente fra gli indecisi si contano Cagliari, Udinese, Atalanta, Benevento e Crotone, non perché siano a favore di Lotito ma perché vorrebbero capire meglio che cosa comporta far entrare un fondo al 10%. Soluzione più probabile? Il 9 si boccerà la proposta Lotito e si andrà avanti a studiare e confrontare i progetti dei private equity. E forse il calcio italiano entrerà finalmente nel terzo millennio.
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