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NON DATEGLIELA VINTA - DA MALAGÒ A TAVECCHIO, IL MONDO DELLO SPORT SI MOBILITA PER LE CALCIATRICI DI LOCRI - DIRIGENTI SOTTO SCORTA, IL PRESIDENTE: "CEDO LA SOCIETA’ GRATIS". MA POTREBBE RIPENSARCI - MA NESSUNO DICE PERCHE' LE RAGAZZE SONO STATE MINACCIATE

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G.Bal. per “la Repubblica”

SPORTING LOCRISPORTING LOCRI

 

«Nessuno tocchi lo Sporting». È una levata di scudi quella che si è alzata in difesa della squadra femminile di calcio a 5 calabrese che milita in serie A. Una difesa che ha mobilitato il mondo dello sport, della cultura, della politica e delle istituzioni.

Dopo le minacce ricevute da diversi dirigenti della squadra e lo scoramento del presidente Ferdinando Armeni, che ha annunciato il ritiro dello Sporting dal campionato, ieri c’è stata una vera e propria gara di solidarietà.

 

Sul piano pratico il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha disposto «adeguate misure di protezione» nei confronti della dirigenza. Gli stessi dirigenti saranno anche sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

 

Le persone finite nel mirino delle minacce saranno dunque sotto scorta, tutelate a diversi livelli. E le forze dell’ordine saranno impegnate per un maggiore controllo degli obiettivi “sensibili”, ad iniziare dal palazzetto dello sport. Allo stesso tempo la magistratura e gli inquirenti tenteranno di dare un volto ed un nome agli autori degli atti intimidatori.

 

SPORTING LOCRI  SPORTING LOCRI

Ieri, a Locri, mentre era in corso una lunga riunione in Comune tra il sindaco Giovanni Calabrese, il presidente della Lega nazionale dilettanti, Antonio Cosentino e lo stesso Armeni, è arrivata la reazione del mondo dello sport. A iniziare dal presidente del Coni Giovanni Malagò: «Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo. Lo sport italiano è al fianco della società e delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti».

 

Di «vergogna» parla anche il numero uno della Figc, Carlo Tavecchio: «Porteremo a Locri le azzurre del calcio a cinque per testimoniare la nostra solidarietà. Il calcio italiano è unito contro la violenza e contro la vergogna di chi attraverso la minaccia non vuole si faccia sport».

 

LE RAGAZZE DELLO SPORTING LOCRI   LE RAGAZZE DELLO SPORTING LOCRI

Indignato anche il presidente della Divisione calcio a 5 Fabrizio Tonelli: «Così no!» dice esprimendo «con forza solidarietà allo Sporting Locri». Tanti i messaggi a partire da quello di Patrizia Panico, capitano della nazionale femminile di calcio che fa appello a «non mollare». Si è mosso lo sport dunque, ma non solo.

 

Il ministro dell’Istruzione Stafania Giannini in un tweet scrive «Vicini alle ragazze di #Locri. Vi vogliamo in campo!». Andrea Marcucci presidente della Commissione Cultura e Sport di Palazzo Madama dice «Sto dalla parte delle calciatrici dello Sporting Locri. Forza ragazze, vi aspettiamo in campo». E poi ancora tanti parlamentari e rappresentati istituzionali con in testa il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

 

LE RAGAZZE DELLO SPORTING LOCRILE RAGAZZE DELLO SPORTING LOCRI

Dopo la riunione locrese il presidente Armeni si è detto titubante. Le minacce indirizzate anche alla figlioletta di tre anni, nonostante la solidarietà, spingono il dirigente a essere cauto: «non siamo nello stato di prendere decisioni». E ribadisce: «La proposta potrebbe essere quella che si facciano carico le istituzioni della società, magari mettendoci noi da parte. Ma non sappiamo neppure come logisticamente questo potrebbe avvenire.

 

Ringrazio tutti per la vicinanza, ma attualmente non c’è la necessaria serenità». Prende tempo Armeni, vuole capire quale sia la via d’uscita migliore. È pronto a cedere la società gratis, ma potrebbe ripensarci. Serve un po’ di tempo. E per la partita del 10 dice «il cuore vorrebbe che tornassimo in campo».

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