RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Dove’è finito Kylian Mbappé? […] Il giocatore che si vede trotterellare in campo da mesi, che gioca malissimo nella sconfitta in casa contro l’Italia in Nations League e spreca da panchinaro stanco anche quei pochi minuti alla fine della vittoria sul Belgio, non ha niente a che vedere con il fenomeno di un tempo.
[…] Non corre più, cammina anche quando c’è da rientrare per evitare il fuorigioco; non salta, tanto sa che la palla di testa non la prenderà; e non dribbla, non salta l’uomo, se va bene tiene il possesso con la suola sulla palla, […] e poi appoggia il pallone verso il compagno più vicino. Grazie tante. A soli 25 anni, e fresco protagonista di un trasferimento epocale a Madrid, Mbappé sembra arrivato a un momento cruciale della sua carriera: o si riprende subito, o la delusione sua e di tutto il mondo del calcio sarà tremenda, altro che Pallone d’Oro.
In queste ore si parla di lui solo per i problemi che lo circondano. In Nazionale, dove il coach Didier Deschamps lo ha fatto partire dalla panchina — retrocessione un tempo impensabile —, e pure al Real, dove l’inizio campionato è stato impacciato, mentre Kylian reclama ancora alla società Psg 55 milioni di premi e stipendi non pagati […] la battaglia legale va avanti.
Al di là degli aspetti finanziari, la crisi di gioco e di testa sembra profonda perché arriva da lontano. Nelle due stagioni appena trascorse Mbappé ha vinto il campionato e la classifica dei marcatori in Francia, impresa non impossibile per chi faceva l’attaccante di una squadra come il Psg.
Ma nelle occasioni non scontate, quelle in cui i tifosi si aspettavano da lui il colpo da fuoriclasse che trascina la squadra fuori dal pantano, Mbappé ha regolarmente fallito: pessime prestazioni nei match decisivi di Champions League, pessimi Europei con la Francia quest’estate, pessima Nations League, e soliti tentennamenti anche nel Real Madrid, […]
La fascia di capitano, contro il Belgio, è passata a N’Golo Kanté, ma il guaio è che Mbappé sembra lontano, sconnesso, insensibile a tutto. Lo ha pure detto chiaro in conferenza stampa: «Sono a uno stadio della mia vita e della mia carriera in cui non mi preoccupo più. Vengo, gioco, faccio del mio meglio. Poi quel che dice la gente è l’ultimo dei miei pensieri». Forse è sufficienza da bambino viziato, forse qualcosa di più grave. In ogni caso, come ha detto il campione del mondo 1998 Bixente Lizarazu, «non sono parole da leader».
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