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MCLAREN, CHE PASTICCIACCIO! LA CLAMOROSA SQUALIFICA DI NORRIS E PIASTRI PER L’USURA DEL PLANK (IL PATTINO A PROTEZIONE DEL FONDO DELLA VETTURA) INFIAMMA IL MONDIALE, VERSTAPPEN TORNA IN CORSA - REGNA LA DELUSIONE IN FERRARI TRA LECLERC E HAMILTON, CHE AMMETTE SCONSOLATO: “È LA MIA STAGIONE PEGGIORE DI SEMPRE; QUALSIASI COSA FACCIA, LE COSE PEGGIORANO. NON VEDO L’ORA CHE INIZI IL 2026”. PAROLE CHE NON PIACERANNO AL PRESIDENTE ELKANN, COME PURE QUELLE DI LECLERC CRITICO SULLA STRATEGIA…
MCLAREN A FONDO, IL JACKPOT DI MAX
Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera” - Estratti
(...)
Lo scenario per Lando diventa cupo: la sua McLaren, e quella del compagno Piastri, sono irregolari. Questione di altezze da terra: il famigerato plank (il pattino a protezione del fondo della vettura) è consumato oltre i limiti. Sforamenti ben inferiori al millimetro, ma sufficienti a far scattare la doppia squalifica.
Un epilogo clamoroso per il team campione costruttori, imbarazzante. È già successo: alla Ferrari in Cina con Hamilton, e nel 2023 a Leclerc ad Austin, e sempre in Texas a Lewis quando era alla Mercedes, per citare le «vittime» più eccellenti. Resta difficilissimo da spiegare per chi ha edificato una formidabile striscia di successi proprio sui calcoli.
Possibile che gli ingegneri del team britannico, i primi della classe, abbiano completamente sbagliato assetti e simulazioni per cercare prestazione su un circuito cittadino velocissimo (media di 229,201 km/h: più si marcia bassi e più si va forte) e pieno di sconnessioni? Errori in buona fede, lo ha riconosciuto anche la Federazione. Errori che però rischiano di mettere a repentaglio una stagione dominata.
È l’habitat ideale per lo squalo Max: caccia in acque aperte, nel Golfo Persico. Qatar questo fine settimana e Abu Dhabi nel prossimo, ammesso che la sfida si trascini fin lì.
Norris patisce l’amico orange come nessuno, la prova l’ha fornita ieri alla partenza quando si è fatto sfilare la pole. Nelle ultime sette gare, da Monza, Max ne ha vinte quattro, più una Sprint, e nelle altre non è mai sceso dal podio.
Ma c’è di più: una doppia esclusione instilla dubbi all’interno della McLaren e timori sui metodi di lavoro, nonostante i numeri restino a favore di Lando (deve uscire da Losail con altri due punti guadagnati su Verstappen e Piastri ormai scoppiato a livello di tenuta mentale, per prendersi il titolo). La Ferrari, dopo il flop di Shanghai, ha dovuto alzare la macchina e non è mai più stata competitiva.
Andrea Stella si è scusato con i piloti, con i tifosi e con gli sponsor: «Abbiamo riscontrato livelli di porpoising (saltelli, ndr) che non erano emersi nelle prove libere; stiamo indagando sulle cause, compreso l’effetto di danni accidentali». Norris è distrutto: «Frustrante perdere così tanti punti; cercavamo la prestazione ma non abbiamo trovato l’equilibrio». Una scommessa persa.
(...) «È la mia stagione peggiore di sempre; qualsiasi cosa faccia, le cose peggiorano. Non vedo l’ora che inizi il 2026». Parole che non piaceranno al presidente Elkann, pure quelle di Leclerc critico sulla strategia. Doveva essere il dream-team...
DUE COPPIE CON I NERVI QUASI A PEZZI
Giorgio Terruzzi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Due coppie sull’orlo di una crisi di nervi.
Quella formata da Leclerc ed Hamilton non ne può più di una macchina piena di difetti.
Parla, alla faccia del monito del presidente.
Verbalizza critiche che il cronometro accentua, smentisce sia le frasi di circostanza pronunciate alla vigilia di Las Vegas — concordate per ragion di stato, digerite per niente —, sia le versioni di Vasseur che descrivono un panorama lunare. La peggior Ferrari secondo Charles, che di colpe non ne vuole avere e forse non ne ha alcuna. La peggior stagione secondo Lewis, che schiva ogni responsabilità anche se ne ha più di una. Disarmo e disamore, altro che mettersi sull’attenti. La coppia formata da Norris e Piastri attende istruzioni.
Dopo un abuso del liberi tutti, urge una strategia; tutelare Lando, con Oscar scudiero anche se non ha voglia, se pensa che da seconda guida è trattato da un pezzo, se non riesce più a brillare.
La Ferrari è quarta tra i costruttori, mostra i tratti di un dissesto che mortifica il passato, amareggia il presente, preoccupa il futuro. Viene difficile considerare ancora cieca la fiducia di Leclerc e pare quasi impossibile rilanciare il «matrimonio del secolo» con Hamilton, in stereofonica insofferenza. La McLaren sta rischiando di perdere il prestigio conquistato vincendo il Mondiale dei team, di compromettere ogni equilibrio interno, quella stabilità gerarchica che la vittoria di un suo pilota determinerebbe nel 2026.
Il tutto con un leader che ha fatto miracoli per guarire le proprie ferite e che ora è preda proprio di Verstappen, un incubo ricorrente come si è visto anche a Las Vegas. Due Ferrari squalificate in Cina; due McLaren squalificate nel Nevada. Il primo allarme rosso e un tentato suicidio. Basta questa similitudine per trasformare l’entusiasmante stagione del riscatto in un rimpianto insopportabile.
hamilton leclerc
hamilton vasseur leclerc
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