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IL MILAN E’ IN CADUTA LIBERA: CONCEICAO AI SALUTI? IL KO CON LA LAZIO, TERZA SCONFITTA CONSECUTIVA PER I ROSSONERI, HA FATTO PRECIPITARE IL DIAVOLO, FUORI DA OGNI PIAZZAMENTO EUROPEO - IL CLUB RIBADISCE LA FIDUCIA AL TECNICO (CHE NON SI DIMETTE) MA PENSA A TASSOTTI COME TRAGHETTATORE - COME DAGO-DIXIT, LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE E IBRA (CHE DIFENDE IL TECNICO PORTOGHESE), DALL’ALTRA FURLANI. ZLATAN GIA’ PENSA AL FUTURO DS: IGLI TARE E’ IN POLE…

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Andrea Sereni per repubblica.it -Estratti

 

Sergio Conceicao

Un’altra sconfitta, la terza di fila, e il quarto posto che da miraggio diventa utopia. Un’atmosfera surreale, con la feroce contestazione dei tifosi alla proprietà americana e le divisioni interne al club che creano ulteriore confusione. Il Milan perde 2-1 con la Lazio, Conceiçao è spalle al muro.

 

La società a caldo gli ha ribadito la fiducia, ma le riflessioni sono ancora in corso. Mauro Tassotti, inserito due settimane fa nello staff della seconda squadra (che rischia la retrocessione in serie D), è la soluzione più credibile per sostituirlo: agirebbe da traghettatore fino al termine della stagione, una sorta di normalizzatore prima della rivoluzione. La sensazione è che si prosegua con l’ex Porto, ma saranno decisive le prossime 24 ore.

 

 

zlatan ibrahimovic

Il portoghese non si nasconde, sa di essere in discussione, ma non farà passi indietro. Niente dimissioni, lo ha ribadito anche in conferenza stampa: “Io odio perdere, sono abituato a vincere. Vedo i giocatori frustrati, li difendo. Se devo lavorare tre ore in più, lo farò. Vivo un giorno alla volta, ora penserò alla partita col Lecce”. La squadra lo segue ancora? Lui ne è convinto, oggi Leao si è espresso sui social confermando questa tesi: “Purtroppo siamo noi contro tutto e tutti. Siamo in tempo per ottenere risultati positivi, il gruppo continuerà a essere più unito che mai”, il suo messaggio in una storia su Instagram. Rafa è uno dei leader del Milan, ma certo contro la Lazio alcuni elementi (un esempio: Theo Hernandez) non sembravano concentrati e affamati.

 

 

 

La distanza tra Furlani e Ibra

Nel tracollo rossonero l’allenatore ha le sue colpe, ma è solo uno dei responsabili del tracollo. Ieri l’ad Furlani ha lasciato San Siro un’abbondante mezz’ora dopo il fischio finale, prima della gara ha invece parlato in tv sottolineando la sua posizione: “Sono responsabile della situazione, perché nel mio ruolo tutte le decisioni passano da me”. Lui ha l’ultima parola, lui è quello che firma le scelte definitive. Dichiarazioni che hanno confermato la distanza che c’è con Ibrahimovic, che invece dopo la partita è sceso negli spogliatoi con il dt Moncada per confermare la fiducia a Conceiçao e provare a scuotere la squadra.

giorgio furlani zlatan ibrahimovic gerry cardinale geoffrey moncada

 

Zlatan parallelamente sta portando avanti il casting per il direttore sportivo insieme all’azionista di controllo Cardinale: l’ex Lazio Tare è al momento in pole, seguito a ruota dall’ex Juventus Paratici.

 

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