DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Claudia Guasco per il Messaggero – Estratti
Fine agosto 2022, il fondo statunitense RedBird di Gerry Cardinale annuncia l'acquisizione del Milan per 1,2 miliardi di euro. Ma in realtà, come a volte avviene in campo, si tratterebbe di una simulazione, perché la proprietà della squadra rossonera è rimasta e sarebbe tutt'ora del finanziere Paul Singer.
Documenti raccolti presso la Sec negli Usa, in Lussemburgo e un verbale interno al Milan «suggeriscono l'ipotesi che il fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società Ac Milan, laddove all'autorità di vigilanza Figc sarebbe, invece, stata rappresentata l'effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo RedBird», scrivono i pm di Milano nel decreto di perquisizione con il quale ieri il nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza si è presentato a Casa Milan.
Indagati per ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, cioè la Figc, sono l'amministratore delegato del club Giorgio Furlani e il suo precedessore Ivan Gazidis, che «esponevano fatti materiali non rispondenti al vero e occultavano con mezzi fraudolenti, in tutto o in parte, fatti che avrebbero dovuto comunicare». Iscritti anche i due manager Daniela Italia e Jean Mare Mclean nel ruolo di amministratori della società lussemburghese Project Redblack, controllante della società Rossoneri Sport Investment Luxembourg che a sua volta detiene le azioni di Ac Milan.
«Dall'analisi della documentazione acquisita si legge nel decreto emergono fondati dubbi sull'effettiva proprietà del Milan».
La prima perplessità riguarda la catena di controllo fornita al board del club dopo la chiusura dell'operazione di acquisto: al vertice non figura RedBird e nemmeno Cardinale, rileva il pm, bensì la Rb Fc Holding Genepar con sede in Orange Street nel Delaware, lo stesso indirizzo di «due società di maggioranza di Redblack, in quanto espressione del fondo Elliott».
E ancora: nella delibera di approvazione della trimestrale del 27 maggio 2022 del club trasmessa alla Figc non si faceva menzione che solo il giorno prima fosse stato sottoscritto il preliminare di vendita e dal verbale di assemblea «erano state cancellate le parti in cui un azionista di minoranza chiedeva al presidente del Milan se ci fossero trattative in corso» per il passaggio di proprietà. Domanda scomoda prontamente sbianchettata.
(...) La sostanza è che «i componenti del board di Ac Milan in quota al fondo Elliott sono rimasti immutati nelle rispettive cariche sociali», facendo così emergere l'ipotesi di un conflitto d'interessi. Poiché Elliott «risulta avere un'influenza dominante» sulla squadra francese del Lille, «il controllo sulle due società violerebbe l'articolo 5 del regolamento Uefa sulle competizioni continentali» e infrangerlo mette a rischio la partecipazione alle coppe del Milan. Che precisa: «Siamo estranei al procedimento. Prestiamo piena collaborazione all'autorità inquirente». Ed Elliott replica: «L'accusa è falsa, non abbiamo più alcuna partecipazione».
COSA RISCHIA IL MILAN CON L’INDAGINE SU GAZIDIS E FURLANI:
Estratti da open.online
L’indagine sul Milan potrebbe costare ai rossoneri ammende e penalizzazioni. E l’Europa per il prossimo anno è a rischio. Anche se un eventuale fascicolo dell’Uefa verrebbe aperto soltanto dopo la sentenza della Figc.
Secondo l’inchiesta della procura di Milano coordinata da Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri il fondo Elliot conserva attualmente «il controllo sostanziale della società Ac Milan». Mentre all’autorità di vigilanza della federazione è stata rappresentata la cessione del 2022 in favore del fondo Redbird di Gerry Cardinale. L’ex amministratore delegato Ivan Gazidis e l’attuale a.d. Giorgio Furlani sono indagati per ostacolo nell’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza. Perché avrebbero «occultato con mezzi fraudolenti fatti che avrebbero dovuto comunicare alla Figc».
PAUL SINGER E GERRY CARDINALE E GORDON SINGER
Gli articoli 31 e 32 del Codice di Giustizia Sportiva
Ma a parte le questioni penali, la procura della federazione oggi chiederà a Milano gli atti. Le violazioni potrebbero interessare gli articoli 31 e 32.5 del Codice di Giustizia Sportiva. L’articolo 31 parla di violazioni in materia gestionale ed economica, mentre il 32 descrive «doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari». Secondo il comma 5 «costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parzialmente, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva». E prescrive che la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati […] è punita con le sanzioni previste, ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica». I rossoneri rischiano anche la contestazione dell’articolo 4 sulla lealtà sportiva.
Le multiproprietà
Poi ci sono le norme Uefa sulle multiproprietà. La violazione può portare all’esclusione dalle coppe. Ma in questo caso bisogna dimostrare che Elliott è proprietario del Milan e che lo è stato del Lille. L’accusa è convinta che la cessione del Milan, avvenuta il 31 agosto 2022, sia stata simulata e la reale proprietà sia nascosta. Paolo Scaroni non è indagato, nonostante sia presidente del Milan, perché la responsabilità sulle comunicazioni sui passaggi di proprietà è dell’a.d.
Le perquisizioni di ieri puntavano allo scontro tra Blue Skye ed Elliott per la vendita del club. La società di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo ha avviato una serie di contenziosi negli scorsi mesi tra Usa, Lussemburgo, Italia e Hong Kong. La chiave del controllo è da ricercare nel vendor loan agreement. RedBird ha pagato il Milan 1,2 miliardi di euro.
Le perquisizioni
Cardinale ha acquistato con 600 milioni cash e gli altri soldi prestati dal venditore. La Stampa scrive oggi che la deduzione investigativa della Guardia di Finanza sulla proprietà del Milan viene dalla documentazione acquisita in Lussemburgo un anno fa nelle perquisizioni ai consiglieri indagati Jean Marc McLean e Daniela Italia di Project RedBlack.
(...)
Conflitto d’interesse
Questa circostanza farebbe emergere quindi il conflitto d’interesse in Europa. Dove il fondo di Singer risulta avere un’influenza dominante sul club francese del Losc Lille. Il doppio controllo violerebbe l’articolo 5 del regolamento Uefa. Quello che impedisce a uno stesso proprietario di avere influenza su due o più club iscritti alle stesse competizioni europee. Le verifiche sono scattate proprio dopo un esposto di Blue Skye, socio di minoranza. Che avrebbe denunciato una perdita di garanzie sul finanziamento per oltre 100 milioni di euro. E sostiene anche l’esistenza di «opacità nei passaggi societari».
PAUL SINGER MILAN LILLE GAZIDIS CARDINALEGerry Cardinalemilan 1salvatore cerchioneGERRY CARDINALE IN PIAZZA A FESTEGGIARE IL MILAN
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