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MOSTRUOSITÀ IN PIAZZA - FRANCESCO BONAMI: “NELLA BELLISSIMA PIETRASANTA SI È ASSALITI DA CINQUE ORRIPILANTI TESTONI, ECCESSIVI SIA NELLA LORO BRUTTEZZA CHE NEL NUMERO, UNO SAREBBE GIÀ UN PUGNO IN FACCIA MA CINQUE SONO UN VERO PESTAGGIO. AUTORE DI TALE OBBROBRI MANOLO VALDES..."

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Francesco Bonami per Dagospia

 

Manolo Valdes a Pietrasanta

Maledetta Toscana direbbe Curzio Malaparte e uno Shakespeare del tordello potrebbe scrivere ‘Incubo di una notte di mezza estate’. Infatti ogni anno ci si arrampica dalla Versilia per arrivare  alla bellissima Pietrasanta ed entrare nel sua splendida piazza dominata dalla altrettanto magnifica chiesa medievale della Collegiata di San Martino e qui anziche’ svegliarsi sprofondiamo dentro l’orribile sogno ad occhi aperti , assaliti da cinque orripilanti mostruosità che a chiamarle sculture si farebbe un danno irrimediabile alla parola scultura. 

Francesco Bonami

 

Autore di tale obbrobri Manolo Valdes artista settantenne spagnolo autore di quadri nemmeno terribilissimi ma chiaramente molto molto ma molto a disagio con la terza dimensione . Cinque testoni acconciati come se stessero per andare alla sfilata di Haute Couture di Valentino a confronto dei quali il guerriero che ci accoglie in citta’ di Ferdinando Botero e’ un bronzo di Riace. 

 

Superato a fatica il trauma visivo uno si domanda come sia possibile che qualcuno, sindaco , assessore, amministratore o anche solo vigile urbano acconsenta, non è la prima volta, che una piazza storica e cosi bella venga deturpata dall’invasione di tali mostri eccessivi sia nella loro bruttezza che nel numero , uno sarebbe già un pugno in faccia ma cinque sono un vero pestaggio. 

Manolo Valdes Manolo Valdes a Pietrasanta

 

Viene il sospetto che il comune di Pietrasanta abbia un assessorato ombra dell’orrore che ogni anno seleziona il peggio da mostrare al pubblico. Vien da maledire Michelangelo che li in zona trovo’ il suo blocco di marmo per scolpire il David e da allora questo è diventato l’alibi per pessimi artisti da tutto il mondo di stabilirsi in zona e produrre impensabili e inguardabili ciofeche. 

 

Manolo Valdes a Pietrasanta

Ma non è un alibi per chi gli da il permesso di compiere arti oscene in luogo pubblico . Esistono fiorfiore di artisti, ma basterebbe limitarsi ai bravi , che lavorano il marmo e usano il bronzo o il metallo , che potrebbe contribuire a sottolineare la bellezza del luogo e non continuare ad umiliarlo anno dopo anno senza alcun criterio. Se Pisa piange per l’assessore Buscemi che vuol cancellare il graffito di Keith Haring, Pietrasanta singhiozza per un’altra estate con l’arte in piazza che ti fa andare di traverso la pizza. “Valdes a quel pais !”.

Manolo Valdes a PietrasantaManolo Valdes a Pietrasanta