
DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI…
Vincenzo Borgomeo per “repubblica.it”
La gara dell'anno e forse del secolo. Quella del Gp d'Australia 2015 entra di diritto nella storia del motomondiale come una delle più belle di sempre: una serie di sorpassi infiniti ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso per 27 terribili giri. E alla fine ha reso tutti felici tranne i tifosi di Rossi: alla bandiera a scacchi (arrivo in volata con un giro record di Marc) il primo a passare è stato Marquez, seguito da Lorenzo e Iannone, mentre Valentino alla fine ha avuto la peggio: solo quarto. Il che significa che Rossi nel mondiale perde sette punti su Jorge e il suo vantaggio si riduce a 11 miseri punti.
Un finale amaro che arriva dopo una delle corse più belle, anche per Rossi. E già perché come ha ammesso anche Lorenzo oggi potevano vincere tutti. Anzi, Rossi nonostante i mille sorpassi, sembrava perfino il favorito perché negli ultimi giri Valentino è considerato da sempre il migliore e perché poi sembrava avesse stressato un po' meno le gomme. "Sembrava" però... In realtà il famoso calo di gomme che tutti si aspettavano non c'è mai stato e la riprova è proprio il tempo pazzesco fatto segnare da Marquez all'ultimo giro, quello che gli ha portato la vittoria su un piatto d'argento.
Di certo Rossi oggi è stato il pilota più attaccato di tutti: la bagarre infinita con Iannone e Marquez hanno messo a dura prova la sua capacità tattica. E anche questo probabilmente ha avuto il suo peso perché Valentino stando sempre in mezzo alla battaglia ha avuto poco tempo per pensare ad uno straccio di strategia. Sempre che sia possibile farlo in quelle condizioni estreme...
Eppure nonostante i rischi, i mille sorpassi e i duelli infiniti, oggi abbiamo assistito ad un'altra cosa straordinaria: i fantastici quattro non hanno mai sbagliato nulla. Nessun errore, nessuna imperfezione. E questo non solo ha regalato al pubblico uno spettacolo unico, ma ha anche evitato pericolosi incidenti.
I momenti migliori e più spettacolari? In una corsa così è impossibile dirlo: ogni metro è stato uno show, ma forse il doppio sorpasso di Iannone ai danni di Marquez e Rossi a due giri dalla fine è qualcosa davvero difficile da dimenticare... Bello, bellissimo.
Ora alla fine del mondiale mancano solo due gare. Ma dopo quello che abbiamo visto qui in Australia ogni previsione è impossibile. Il mondiale è apertissimo e tutto davvero può succedere. Di certo Rossi non avrà nessun tipo di aiuto da nessuno (italiani compresi...): il suo decimo titolo iridato se lo dovrà davvero sudare fino in fondo.
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