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PIANO BEE - IL BROKER THAILANDESE MR BEE DOMANI INCONTRA BERLUSCONI: IN BALLO IL 75% DEL MILAN - IN CORSA ANCHE LA CORDATA CINESE (CHE IL CAV PREFERISCE) - DOPO INZAGHI: SPALLETTI, MONTELLA MA IL SOGNO È ANCELOTTI

Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera”

 

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Silvio Berlusconi vuole cedere il 75% del Milan e vuole chiudere in fretta, magari prima della fine del campionato (e c’è chi dice l’annuncio possa avvenire nella prima settimana di giugno).

 

Maturata la decisione (sofferta) di lasciare la maggioranza, ha capito che prima si arriva alla conclusione meglio è per squadra e società. Gli addetti ai lavori sostengono che si può fare, perché quando il presidente avrà scelto quale delle due proposte sul piatto lo convince di più, la trattativa può anche concludersi in tempi rapidi. 
 

La fretta del presidente però non è tale da averlo indotto a ricevere immediatamente mr Bee Taechaubol, il broker thailandese che ieri, nella sua prima giornata milanese, si è dovuto accontentare dello shopping griffato con la moglie, della vista sulle guglie del Duomo che si gode dalla sua suite, e del dribbling a fotografi e cameramen con svariati tentativi di depistaggio (è più volte sgattaiolato dall’ingresso dipendenti).

 

Oggi invece — giornata che per il Milan è segnata dall’assemblea dei soci, circostanza in cui sarà ufficializzato il rosso di bilancio di circa 90 milioni —, Mr Bee andrà a fare una gita fuori città perché l’incontro con Berlusconi, salvo altri cambiamenti di programma, è stato spostato a domani (il presidente rossonero dovrebbe trattenersi ad Arcore e non andare a Roma questa settimana).

BERLUSCONI LEE 1BERLUSCONI LEE 1

 

Domani quindi — quando la squadra di Inzaghi giocherà a San Siro con il Genoa, nel tentativo di far dimenticare la figuraccia di Udine — sarà forse già possibile sapere qualcosa di più concreto sul futuro del Milan. (Detto tra parentesi: la situazione di Pippo Inzaghi salvo clamorosi ulteriori rovesci resta congelata fino a fine stagione).

 

Nell’attesa, Bee fa filtrare dichiarazioni che dovrebbero solleticare i tifosi («Voglio solo il Milan, ho rifiutato altre tre squadre inglesi») e ostenta il consueto ottimismo sull’esito della trattativa. Agli intimi parla già da proprietario del Milan, con tanto di ragionamenti sull’allenatore (che, naturalmente, dopo due esordienti sarà un tecnico di esperienza: si è riparlato di Montella, Prandelli, Spalletti e resta sempre vivo il sogno Ancelotti). 
 

In realtà, la corsa vera comincia adesso: se non da zero, quasi. Il famoso memorandum era poco più che una manifestazione di interessi per poter affrontare la due diligence (l’analisi dei conti). Berlusconi potrebbe, in linea teorica (non è quella l’intenzione), anche tirarsi indietro senza dover sborsare alcuna penale. Banalmente, vincerà chi offrirà di più, mostrando le garanzie più convincenti.

 

BERLUSCONI LEEBERLUSCONI LEE

E in corsa ci sono sempre due cordate: Berlusconi continua a preferire la proposta dei cinesi, guidati da Richard Lee e da altri rappresentanti che — nella discrezione più assoluta — sono stati ricevuti ad Arcore poco tempo fa. 
 

Però mr Bee è già qui, a dispetto di un’esposizione mediatica un po’ scomposta, sostiene di avere tutto pronto per chiudere e potrebbe quindi godere di un certo vantaggio temporale, scoprendo per primo le sue carte. Che — secondo quanto racconta chi gli è vicino — sostanzialmente consistono in garanzie per un miliardo di euro.

 

SPALLETTI A ROMA FOTO BARILLARI PER IL MESSAGGEROSPALLETTI A ROMA FOTO BARILLARI PER IL MESSAGGERO

Da chi vengono i soldi? Sembra ormai chiaro che, in entrambi i casi, il Milan finirà per diventare cinese, come sostiene da tempo Alberto Forchielli, fondatore di Mandarin Capital Management e profondo conoscitore del mercato asiatico, perché anche dietro mr Bee sembrano esserci un paio di società statali cinesi (il padre vanta rapporti con il governo di Pechino e alcune banche cinesi sostengono gli affari immobiliari della famiglia a Bangkok).

 

Ma, dopo la mossa del broker thailandese, è lecito attendersi la contromossa della cordata «apertamente» cinese: Bee non otterrà l’esclusiva — a maggior ragione se sarà confermato che l’offerta sarà in ribasso rispetto a una prima stima — perché in ogni caso Berlusconi vuole ascoltare anche l’altra proposta, cercando naturalmente di spuntare il prezzo migliore. 
 

barbara berlusconi e gallianibarbara berlusconi e galliani

Il 30 aprile scade in teoria il termine per presentare le offerte, ma non è una data da considerare tassativa: Fininvest è disponibile a concedere una tregua in modo da consentire ai candidati di presentare le proprie carte. E poi ci sarà da programmare il futuro, a partire dalla permanenza dei due amministratori delegati, Barbara Berlusconi e Adriano Galliani, che potrebbero restare per garantire un passaggio più morbido. Ma prima serve un vincitore: primo round domani, ad Arcore. 
 

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MISTER BEE E LA MOGLIEMISTER BEE E LA MOGLIE