DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Riccardo Panzetta per Dagospia
Mughini, siamo all’anno zero del calcio italiano?
Ma non è la prima volta che usciamo dal Mondiale in questo modo. Sapevamo che la Nazionale era modesta. Presi singolarmente i nostri giocatori non sono malaccio ma in attacco siamo niente. Capito? Niente!
Prandelli si è dimesso. E’ lui il colpevole numero uno?
Prandelli è stato un signore. Si è dimesso perché non voleva prendere i soldi dei contribuenti: se anche in politica ragionassero così…
Si è assunto la responsabilità del fallimento tecnico…
E’ stato costretto ad assumersi questa responsabilità. E poi, siamo sinceri, in panchina non avevamo né un Maradona, né un Pelé, né un Cruijff. Né se ne vedono all’orizzonte. Ha messo fuori Balotelli per far entrare Parolo. Con tutto il rispetto per Parolo. E anche i “gggiovani” sono stati una delusione. De Sciglio, ad esempio, è stato di un pallore incredibile.
Prandelli non ha colpe, quindi?
Si, ma sono marginali. Per vincere devi avere qualità e giocatori che diano l’anima in campo, che giochino le migliori partite della loro vita. Come accadde nel 2006, con quella generazione di campioni. In Brasile s’è giocato con l’umidità all’ottanta per cento. E poi, non dimentichiamo che la partita contro l’Uruguay è stata condizionata da errori arbitrali. Ingiusto il rosso a Marchisio. E poi Suarez andava espulso. Il calcio non è un’algebra.
In che senso?
Nel senso che non si possono addossare tutte le colpe a Prandelli. E poi questi cazzoni che ora fanno i Soloni, criticando il Ct, cosa avevano previsto? Che avremmo preso a pallonate la Costa Rica. E invece ci hanno fatto un culo grande come una chiesa.
Chi vede in panchina per il dopo-Prandelli?
Sta dando per scontato che vada via: le sue dimissioni potrebbero anche essere respinte.
E se invece fossero accettate?
E allora si può chiamare Allegri o Mancini o chiunque altro. E cosa cambierebbe? Con un nuovo allenatore andiamo a spezzare le reni a tutti? Non abbiamo grandi giocatori e i migliori sono ormai nell’autunno della loro carriera.
C’è vita dopo Pirlo?
Morto Pirlo non se ne fa un altro. Purtroppo.
Mughini, non riusciamo più a sfornare i campioni.
Le generazioni cambiano. Non sempre si ripetono. Nel 1982, quando vincemmo i Mondiali, non avevamo una difesa migliore di quella di oggi. Ma avevamo un certo Paolo Rossi. Il calcio è più complesso di quanto la retorica dei 60 milioni di commissari tecnici italiani, incluse le donne che oggi si occupano di calcio, voglia far credere. Io sono uno dei venti italiani che capisce davvero di calcio.
Chi altro è nel club?
Fabio Capello.
Allora chiamiamo lui a Coverciano…
Sarebbe perfetto. E’ un allenatore di tale astuzia mescolata a forza, intelligente, realista...ma resta intatto il problema di fondo: non abbiamo condimenti per l’insalata. I giocatori sono sempre gli stessi. Cerci, per quanto si sforzi, non è Camoranesi.
Dove andiamo a scovare i campioni di domani?
E’ difficile. Nel 1982 la Juventus era composta per nove undicesimi da italiani. L’Inter del Triplete di italiano aveva forse il massaggiatore. O il magazziniere. Le società italiane preferiscono comprare questi energumeni del Ghana che hanno fame, cattiveria, ambizione. Per i nostri talenti, ammesso che ve ne siano, è dura emergere.
I social hanno scelto Balotelli come capro espiatorio.
Dei social non mi frega un cazzo! Non meritano attenzione.
Ok: crede che Balotelli abbia tutte le responsabilità che ora gli vengono addossate?
Ho un certo disinteresse per Balotelli.
Ora però si parla solo di lui. La stampa l’ha trasformato in un campione che non è?
Con Balotelli siamo tutti colpevoli. È stato assecondato, esaltato e gonfiato oltremodo. E’ un fenomeno massmediatico.
Lui ci mette del suo, però.
Certo. Quello intorno a lui è un clamore animato dai casini che combina, innanzitutto. Poi dalle gran cosce delle donne che gli ronzano intorno. E infine da quei due straordinari gol alla Germania, durante la semifinale dell’Europeo 2012. Ora viviamo “en attendant Balotellì”. Ma oltre a un gran fisico, nella testa non ha ostinazione o intelligenza. La Natura non l’ha reso Platini.
balotelli dopo italia inghilterra
Ora che l’Italia è fuori, per chi tiferà?
Tifare…è riduttivo chiamarmi tifoso. Diciamo che non mi dispiacerebbe veder vincere l’Olanda che nella storia dei Mondiali ha preso parecchi dispiaceri. Però sa, il Brasile gioca in casa…
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