VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
Gianni Mura per “la Repubblica”
Fino a ieri Conte e Wilmots hanno giocato a chi sia il più furbo. Oggi si potrebbe capire chi è il più bravo, perché oggi i fatti prevarranno sulle chiacchiere, le pretattiche, gli allenamenti segretissimi e tuttavia Wilmots insiste: lui sa tutto anche sul più trascurabile dei nostri blocchi.
Blocchi, badate, non brocchi, questo giammai. Una squadra tecnicamente modesta come l’Italia attuale può essere fortissima sotto il profilo atletico (magari fosse) e agonistico, e quindi compensare una carenza evidentissima. Ci sono due dati che incoraggiano un piccolo ottimismo. Per quel che si è visto fin qui, lo squadrone non esiste, nemmeno ce l’hanno gli inglesi che a tratti hanno mostrato il gioco migliore e, fuori campo, le abitudini peggiori.
Altro dato: la prima fase serve a pochissimo, toglierà di mezzo 8 squadre su 24: le sei ultime classificate e le due peggiori terze. In sostanza, basterà vincere una partita per essere quasi certamente promossi. Quindi non è il caso di drammatizzare questo esordio e nemmeno di soffiare forte nelle trombe della retorica.
Come la Rai, che sui nostri eroi ha montato una trasmissione lunghissima e di birignao insopportabili, arrivando ad accompagnarli al treno Firenze-Francia manco partissero per il fronte orientale. Come un quotidiano stampato in tricolore un altro il tricolore lo regala. Samuel Johnson scrisse che il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie. Non saprei, a me pare il primo rifugio degli sponsor.
Direte: ma questo che c’entra? C’entra, fa parte del clima. Accentua la pressione sui nostri ragazzi, quando già gliene mette abbastanza Conte. E allora diciamogli: ragazzi, ci rendiamo conto della situazione, di un centrocampo senza Marchisio e Verratti, in cui l’unico capace di un lancio lungo è De Rossi, di un attacco non stellare che ormai non si valuta in gol segnati ma in accanimento di pressing sui difensori avversari. Se non altro, abbiamo un’ottima difesa, in un periodo in cui il nostro campionato abbonda di difensori di tutte le nazionalità con pochissimi italiani.
Abbiamo una difesa solida, esperta, affiatata, la vera forza è questa. Ma guai a parlare di catenaccio e contropiede, Conte è allergico. Nel calcio di oggi la parola– chiave è densità, al punto che Giuseppe Ungaretti, fosse vivo, dovrebbe entusiasmarsi e correggersi: “M’illumino/di denso”.
Il Belgio, a parte Courtois, ha una difesa di pali della luce. Soffrirebbero molto se affrontati con velocità e tecnica. Velocità: si spera siamo migliorati rispetto alle ultime uscite. Tecnica: si prega di ripassare tra un po’. I piedi migliori li ha Candreva, cui sarebbe opportuno risparmiare parte del lavoro da mulo e lasciare quello da purosangue. Infine, riparto da un commento che risale al giorno dei sorteggi: peccato che l’esordio sia con la più forte.
Vale anche per i belgi, che la certezza dei tre punti non ce l’hanno e che dispongono sì di tipi interessanti, ma non nuovi alle giornate buie: De Bruyne, Mertens anche Hazard. Chi vince ha già superato il turno, o quasi. Chi perde avrà ampie possibilità di rifarsi con le due meno forti. E chi pareggia sarà contento. La classica partita indolore. Occhio, però: agli Europei sarà la prima e anche l’ultima.
BUFFON CONTE WILMOTS NAINGGOLANMARC WILMOTSNAPOLI JUVENTUS MERTENS
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