DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Dopo sette giornate, arriva la prima sconfitta stagionale del Napoli. Merito di un’Atalanta scatenata e delle scelte di Gasperini, che ha sfidato tutto e tutti, nel corso della settimana, per difendere le proprie scelte. Il gol partita arriva al 9’, grazie a terzo gol in campionato di Andrea Petagna. I tre punti lasciati a Bergamo, creano un primo divario tra la Juventus e lo stesso Napoli ce, adesso, insegue a meno 4.
primo tempo — Sarri rinuncia la turn over e schiera gli stessi 11 di Champions League, con la sola eccezione di Insigne al posto di Mertens. Una scelta che viene bocciata dai primi 45 minuti, duranti i quali l’Atalanta emerge per maggiore freschezza fisica. Papu Gomez è un indemoniato sulla fascia sinistra e Hysaj è costretto a inseguirlo, vanamente, perché l’argentino gli sfugge sempre. In difesa, invece, prevale la determinazione di Toloi che lascia poche possibilità agli attaccanti napoletani. L’Atalanta passa in vantaggio dopo appena 9 minuti.
Il cross dalla sinistra di Gomez supera Koulibaly e sbatte sulla faccia di Ghoulam ela deviazione mette tutto solo Petagna dinanzi a Reina: il sinistro del possente attaccante non da scampo al portiere spagnolo. Il Napoli si vede poco, è fermo sulle gambe, un po’ tutti accusano la stanchezza del mercoledì europeo. Kurtic assiste Petagna (16’) ma il centravanti sbaglia il tocco sotto misura. Il Napoli diventa pericoloso, al 22’ per una scivolata di Dramé che libera il tiro di Callejon: Berisha è pronto a respingere. Lo stesso portiere compie un vero prodigio (29’) quando devia in angolo una punizione di Ghoulam.Prima del riposo, l’Atalanta sfiora il raddoppio con Dramé: la conclusione dell’esterno sinistro sbatte contro la traversa.
secondo tempo — La ripresa si apre con il Napoli più convinto, ma il gioco è confuso. Sarri prova a rimediare al mancato turn over inserendo nell’ordine, Mertens, Gabbiadini e Giaccherini, ma l’azione resta poco incisiva. Ci prova due volte dal limite, Marek Hamsik (15’ e 20’) ma le sue conclusioni non trovano lo specchio della porta. L’Atalanta ha l’opportunità di chiduere la partita con il contropiede di Alberto Grassi, l’ex: il centrocampista, s’invola tutto solo verso Reina, ma spara sul portiere. Dopo 5 minuti di recupero, Rizzoli fischia la fine.
NAPOLI KO: SARRI: JUVE DI UN’ALTRA CATEGORIA
Da gazzetta.it
Il Napoli perde la prima partita di campionato, ma l’obiettivo di Maurizio Sarri e i suoi è quello di non perdere anche la testa. Quello che il Napoli sta facendo è un percorso in cui a partite di spessore (come quella in Champions League vinta 4-2 contro il Benfica), possono seguire sconfitte come quella di Bergamo: “La nostra crescita deve passare da partite come questa”, dice difatti un rammaricato Sarri nel post partita.
“Dobbiamo migliorare contro avversari aggressivi, che ci portano a giocare una partita di duelli. Le partite contro squadre fisiche, con dei terreni di gioco difficili, sono il nostro limite. La nostra crescita deve passare da queste gare, dobbiamo essere bravi a portare a casa dei punti anche in queste condizioni. È un passo in avanti da fare, abbiamo pagato il dispendio fisico della Champions League, soprattutto mentali e nervoso, non abbiamo fatto in tempo a scaricare e ricaricare dopo la partita di mercoledì”. E sul turnover a metà: “Bisognava cambiare più uomini rispetto all’Europa? Non avevo questa sensazione, i riscontri dal punto di vista fisico erano stati di buon livello per quasi tutti i giocatori”.
“Il 4-4-2 di fine gara? No, è la disperazione, è un calcio che non mi piace e non siamo adatti a farlo. In quel momento avevamo fatto diversi cross dal fondo e mi serviva riempire l’area. Se la partita fosse proseguita su quei binari ci serviva gente davanti, ma purtroppo non è servito”.
“La Juventus a quattro punti di distanza? La Juve è di un’altra categoria e sta facendo il campionato di una squadra di un’altra categoria. Non abbiamo mai avuto l’idea che il nostro campionato dovesse essere in parallelo a quello dei bianconeri. Siamo una squadra giovane che deve crescere: questa settimana ci servirà per capire gli errori fatti e migliorare.” Imbeccato poi sulle ambizioni scudetto dei partenopei: “Se loro dovessero inanellare una serie di partite negative clamorose allora forse ma loro non lo fanno mai. Comunque non voglio più parlare della Juventus.
MILAN-SASSUOLO, 4-3
Da "gazzetta.it"
Milan-Sassuolo è una gara dallo svolgimento "folle": passa in vantaggio il Milan con Bonaventura, pareggia immediatamente il Sassuolo con Politano, poi i rossoneri si sciolgono e gli emiliani si portano sul 3-1 (gol di Acerbi al 9' s.t. e Pellegrini all'11' s.t.). Montella guarda la gara dalla tribuna, espulso, ma l'ingresso di Niang per uno spento Luiz Adriano cambia il match. Un rigore dubbio trasformato da Bacca (24' s.t.) rimette in partita i rossoneri, che poi pareggiano con una gran gol del giovane Locatelli (28') e passano sul clamoroso 4-3 con un colpo di testa di Paletta (32' s.t.).
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