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Francesco Pietrella per gazzetta.it
Più che moda è ormai una realtà, un gioco d’attesa che non aspetta più. Si scrive padel e si legge mania, perché ormai se non ti fai due scambi sei fuori dal giro. Soprattutto tra gli ex calciatori. A padel giocano tutti: Ibra ha aperto un centro in Svezia, Albertini e Casiraghi l’hanno fatto a Milano, Zambrotta ha diversi progetti, mentre Totti ha costruito un campo nel giardino di casa. Svago in amicizia, competizione tra chi ha vinto tutto, ma anche investimenti.
Sono tantissimi gli ex calciatori che hanno conosciuto e apprezzato il padel. Gianluca Zambrotta racconta la sua passione in occasione del lancio di Zeta Padel Club in piazza Gae Aulenti a Milano. Sui campi da gioco si sono sfidati il campione del mondo ex Milan, Cristian Zaccardo, altro ex rossonero iridato nel 2006, Lele Adani, ex difensore dell'Inter, e Nicola Ventola, ex attaccante nerazzurro.
La crescita del padel la vedi dall’aumento dei campi. Nel 2019 erano un migliaio, ora sono più di tremila. Oggi ci sono più di 60 mila tesserati, due annate fa erano circa 7 mila (e nel 2014 solo trecento...). Alcuni centri, poi, stanno smantellando i campi da tennis e da calcetto per metterne un paio in più da padel. Roma è la città con più campi in Italia, basta farsi un giro lungo il Tevere per notare il boom: dai Parioli alla Magliana è padel-mania.
"È uno sport intuitivo, socializzante, aggregativo. E poi il post partita ricorda il clima dello spogliatoio: sfottò, commenti, analisi. Ci si diverte". Parola di Gianluca Zambrotta, 44 anni, una vita sulla fascia tra Milan, Como, Bari, Juve, Barcellona e Nazionale, campione del Mondo nel 2006. Esterno a tutta fascia, prima ala e poi terzino di spinta, oggi copre il campo da “difensore”. Gioca a destra e corre: "Quello che facevo prima". Padelista fin dalla prima ora, tra le mani ha diversi progetti.
PROGETTI— Nel 2014 ha aperto uno dei primi campi in Italia a Como, la sua città (Eracle Sports), e oggi sta per inaugurare un altro paio di campi. Poi c’è il “Z padel Club”, inaugurato a Piazza Gae Aulenti a Milano qualche settimana fa. Dal primo luglio al 23 agosto ci saranno due campi temporanei. L’ultimo progetto porta le sue iniziali e il suo vecchio numero, GZ19 Padel, finalizzato a portare questo sport nei resort di lusso. "Il 18 luglio abbiamo inaugurato due campi al Verdura Resort a Sciacca, in Sicilia, in collaborazione con la Rocco Forte Hotels e Marcelo Capitani, uno dei giocatori più forti in Italia e allenatore dell’Italia Under di padel. L’idea è quella di realizzare delle Academy ad hoc, in modo da far avvicinare anche i più giovani. L’età media di chi gioca resta alta".
I SEGRETI— Perché il padel ha successo? Zambrotta dice la sua: "Imparare è facile, soprattutto a livello amatoriale. Si può giocare a tutte le età. Poi ti diverti, c’è competizione. È un gioco di attesa e controllo. Molto più facile rispetto al tennis". Scoperto in Spagna 15 anni fa: "Giocavo nel Barcellona, un amico mi portò a provare e non ho più smesso. Lì sono 10 anni avanti a noi.
In Italia l’esplosione è stata agevolata anche dalla pandemia: per un lungo periodo si poteva giocare solo a padel. Ora c’è anche un’ottima copertura mediatica. Sky ha acquistato I diritti del World Padel Tour, una svolta". Nel 2023 sarà una delle discipline sportive ai giochi Olimpici europei di Cracovia. "La risposta è enorme - dice l’ex terzino - la FIT sta capendo la portata della cosa. È un boom di iscritti".
QUANTI CALCIATORI— Tra i campioni del mondo del 2006 giocano quasi tutti, spesso contro, così da scrivere qualche messaggio di sfottò nella storica chat: "Materazzi e Barzagli stanno aprendo un centro a Perugia, poi Grosso, Zaccardo, Barone, Totti". E ancora Marchegiani, Fiore, Di Canio, Marcolin, Mihajlovic, Di Vaio, Vieri, Mancini, Di Biagio, Candela, Cassano. Alcuni hanno trasformato la passione in attività imprenditoriale. Albertini e Casiraghi, ad esempio, hanno aperto un bel centro a CityLife, Milano, uno dei più importanti del giro. Anche l’ex mediano del Milan l’ha scoperto in Spagna: "Ero appena arrivato all’Atletico, mi affacciai alla finestra dell’hotel e notai decine di campi. Non sapevo che sport fosse, ma ogni sera c’era un via vai di giocatori". Ibra, infine, ha 5 centri sparsi per la Svezia (Padel Zenter). L’ultimo a Uppsala, “The Coliseum of Padel”: 9 campi indoor. Dopo la Spagna e l’Italia la Svezia è il Paese europeo con più strutture. Realtà anche lì.
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