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Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”
Ci sono gol che non hanno età. La mano di Dio e il piede di Maradona che punirono l' Inghilterra al Mondiale messicano, per esempio: risultato, quella domenica 22 giugno 1986, di una congiuntura astrale irripetibile. E ci sono gol che, appena segnati, sono già vecchi.
Ezzeldin Bahader, padre di quattro figli e nonno di sei nipoti, fisico asciutto e forte suspicione che si tinga i capelli, sabato scorso ha realizzato il rigore con cui il 6 Ottobre Club, squadra della terza divisione egiziana con sede al Cairo, allo scadere del tempo ha pareggiato il match contro i rivali del Genius. A 75 anni, reduce da un infortunio al ginocchio e al debutto assoluto in squadra. Non c' è da stupirsi che gli avversari alla fine non abbiano lasciato il campo senza prima essersi fatti un selfie con l' attempato bomber, classe 1945. Il più anziano della storia a segnare tra i professionisti (il livello è quello che è, ma non stiamo a sottilizzare).
Bahader, pancetta e aspetto giovanile, ha giocato novanta minuti contro il Genius e, poiché quanto ad anzianità nessuno lo batte, con la fascia di capitano al braccio: la sua rete, arrivata sul triplice fischio finale, gli fa scrivere un' altra paginetta nel libro del Guinness dei primati, dove era già il più vecchio calciatore ad essere stato messo sotto contratto da una squadra professionistica.
Questa storia non sarebbe così bella e improbabile se non aggiungessimo qualche dettaglio all' agiografia di Ezzeldin. Nato al Cairo, ha cominciato a tirare calci al pallone da bambino per le polverose strade della capitale dell' Egitto. Ingegnere civile, poi agronomo, con in testa il record di longevità l' anno scorso si è messo a scrivere ai club di terza divisione, allettandoli con la proposta di entrare insieme nel libro dei record.
«Mai avrei pensato di riuscirci all' ultimo minuto di una partita che ho giocato per novanta minuti! Mi sento molto fortunato» ha commentato con orgoglio. Il progetto ha cominciato a concretizzarsi a gennaio, quando la Federcalcio egiziana ha annunciato l' ingaggio da parte del 6 Ottobre dell' attaccante quasi ottuagenario, mai apparso prima sulla scena del calcio professionistico.
Perché tutta l' operazione sia coronata dal successo, però, è necessario che bomber Bahader rindossi la maglia numero 23 per altri novanta minuti, il prossimo 21 marzo.
Una volta, infatti, non basta.
Solo così riuscirebbe a battere l' attuale detentore del record di più anziano calciatore del mondo: l' israeliano Isaak Hayik, ruolo estremo difensore, schierato nell' aprile dell' anno scorso tra i pali dell' Fc Ironi Or Yehuda, club della Liga Alef (terza divisione israeliana), a 73 anni e 95 giorni.
Un emissario del Guinness dei primati volerà in Egitto per assistere al match, pronto a omologare la leggendaria impresa.
Una battaglia tra nonnetti senza esclusione di colpi. «È meraviglioso che sia un calciatore egiziano a riscrivere la storia del pallone - ha detto Ahmed Abdel Gany, il coach del 6 Ottobre complice nel crimine -. Dal punto di vista tecnico Ezzeldin non dà un grande apporto alla squadra ma crediamo molto nel suo sogno. Per permettergli di recuperare al cento per cento dall' infortunio al ginocchio gli abbiamo mandato a casa un fisioterapista. Sarà pronto ad affrontare la prossima sfida». Ne resterà solo uno. E sarà nonno Bahader
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