RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell'articolo di Lucio Luca per “Robinson - la Repubblica”
Glenn è un campione americano, bello come il sole e praticamente imbattibile nella specialità degli ironmen, il decathlon, dieci competizioni in due giorni, il top dell'atletica leggera. Viene da una famiglia povera, a casa non c'erano neppure i soldi per comprargli i vestiti per la scuola. Ma lui ce l'ha fatta, ha frequentato l'high school e poi s' è trasferito al college.
Adesso è diventato qualcuno: a 24 anni, infatti, è l'uomo copertina delle Olimpiadi di Berlino 1936 anche se, a volerla dire tutta, quella copertina la meriterebbe molto di più Jesse Owens, capace di vincere ben quattro medaglie d'oro nei 100 e 200 metri, staffetta e salto in lungo. Peccato che Jesse sia nero e i Giochi di Hitler non possono certo tollerare che «uno del genere» diventi l'uomo-immagine dell'evento più importante del mondo.
Leni di anni ne ha 34 ed è probabilmente la donna più famosa di Germania. Era una ragazzina cresciuta a Wedding, il quartiere operaio di Berlino, ma grazie alla danza si è trasformata ben presto nella regina dei palcoscenici. Dal teatro è passata al cinema, poi dietro la cinepresa. Leni si chiama di cognome Riefensthal e per tutti ormai è semplicemente "la regista di Hitler".
E a lei, ovviamente, il Führer ha affidato il progetto titanico di realizzare un film di quattro ore sulle Olimpiadi berlinesi che devono sancire il trionfo del Reich e della razza ariana. Ma persino una perfezionista come Leni può sbagliare: le immagini dei 1500 metri, l'ultima competizione del decathlon, quella che decreta il trionfo dell'americano Glenn Morris, sono sfuocate.
La Riefensthal è disperata, l'unico che può aiutarla è proprio Glenn, conosciuto a un cocktail durante i Giochi. Bisogna ricreare le scene perdute, richiamare gli atleti, costruire una grande farsa a uso e consumo del film di regime. Morris accetta e nasce un grande amore, forse sarebbe meglio parlare di passione, visto che qualche tempo dopo Glenn tornerà a casa dalla sua Charlotte mentre Leni si fionderà al fronte per documentare la follia del suo amico Führer. [...]
Come quello tra Emil Zátopek e Dana Ingrovà, cecoslovacchi, a Helsinki 1952. Lui vince i 5000 metri, lei il lancio del giavellotto un'ora dopo. Nei giorni successivi Emil si aggiudica anche diecimila e maratona e proprio all'arrivo della gara più massacrante Dana si scapicolla raggiante verso di lui e lo bacia appassionatamente. Sono già marito e moglie, la scintilla è scoccata quando hanno scoperto di essere nati lo stesso giorno, il 19 settembre del 1922. Stessa data di nascita, stesso destino di campioni dello sport. […]
Al Joyner e Florence Griffith si conoscono sui campi di allenamento, si innamorano, si sposano. L'anno dopo Flo si presenta ai blocchi di partenza dei 100 e 200 metri alle Olimpiadi di Seul. Vince, anzi stravince con tempi "da aliena".
roland matthes e kornelia ender
Fissa i cronometri a 10" 49 e 21" 34, il mondo è sbalordito, mai un'atleta si è migliorata così tanto in appena una stagione. Troppo forse. Si comincia a parlare di doping, Flo decide improvvisamente di lasciare lo sport. Per evitare controlli medici imbarazzanti, sussurra maliziosamente qualcuno. Dieci anni dopo Florence Griffith- Joyner muore nel sonno, ad appena 38 anni. [...]
Baci olimpionici, storie d amore e di medaglie d oro dietro le quinte dei Giochiglenn morris 1EMIL ZATOPEK E DANA INGROVAEMIL ZATOPEKEMIL ZATOPEK 1al joyner e florence griffith
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