DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Paolo Manazza per il “CorrierEconomia - Corriere della Sera”
Se il patrimonio è importante investire nell'arte è una strada da valutare. E il mercato dice che quella italiana in questo momento è al centro dell' interesse globale. Non a caso c'è un pezzo dell'Italia migliore nelle strade londinesi di questi giorni. I britannici forse non amano l'Europa ma impazziscono per le eccellenze dei singoli Paesi europei. Come l'arte italiana moderna e contemporanea. L'appuntamento autunnale di aste e mostre nella City, che da decenni riunisce collezionisti di tutto il mondo, sì è trasformato in una sorta di Little Italy.
GIOSETTA FIORONI RITRATTO DI PARISE
I CATALOGHI
Se sfogliate i cataloghi delle big auction londinesi di giovedì e venerdì prossimi vi rendete conto di questa verità. Su un totale di 512 opere offerte nelle sei aste, da Christie' s e Sotheby's, il 30% sono di artisti italiani. Oltre ai 107 capolavori presentati nelle due Italian Sale, i cataloghi delle Evening e delle Day contengono ulteriori 45 lavori di maestri italiani.
L'anno scorso l'asta internazionale serale di Sotheby's ha incassato 36,3 milioni di sterline. Quella dedicata alla nostra arte 40,4 milioni. Christie's, nell' ottobre 2015, ha venduto per 35,5 milioni di sterline con la classica Evening, mentre gli italiani hanno fruttato 43,1 milioni. Che accadrà quest' anno?
Una cosa è certa. Dopo il consolidamento inossidabile dei grandi maestri italici del Novecento, sono cominciate le manovre per ampliare l'influenza e l' estensione di interesse verso nuovi nomi. Le stime Christie' s per questa edizione 2016 viaggiano tra i 18 e i 25 milioni di sterline.
Ma gli sguardi, più che agli incassi, sono rivolti alle tendenze. Mariolina Bassetti, chairman Italy e head of Southern Europe, racconta di una, «Italian Sale proiettata verso il futuro. Da sempre cerchiamo di promuovere la nostra arte nel mondo e dimostrare che oltre a Fontana, Burri e Manzoni esiste una rosa di nomi straordinari meno conosciuti ma che hanno influenzato l'arte internazionale. Donald Judd scriveva nei suoi diari che un artista come Francesco Lo Savio aveva realizzato ciò che in America avevano appena cominciato a fare.
Quest'anno, oltre agli artisti storicizzati e ben conosciuti dal panorama internazionale, diamo spazio a nuovi nomi. Come ad esempio Giosetta Fioroni e Carol Rama, due donne esponenti di movimenti ancora da conoscere ed apprezzare a livello internazionale». In effetti l' attenzione non è circoscritta agli appuntamenti londinesi di ottobre. Lo dimostra la presenza sempre più costante di artisti italiani nelle aste di New York, Parigi e Amsterdam.
Tornando a questa settimana londinese, ecco - oltre alle due Italian sale - i nostri connazionali presenti nelle Evening e Day, le aste con maestri di caratura internazionale. I nomi Nella sola Day sale Christie' s su un catalogo di 182 opere, 38 sono di italiani. La scelta è composita sia per tipologia di scuole che per valori, fino a 300 mila sterline.
Il catalogo Day offre la possibilità di avvicinarsi a opere di grandi maestri come Boetti, Bonalumi, Burri, Capogrossi, Castellani, Clemente, Dadamaino, Dorazio, Fontana, Gnoli, Merz, Paolini, Penone, Pistoletto, Schifano o Stingel. O puntare su nomi in forte ascesa come Baj, Calzolari, Gilardi, Griffa, Lo Giudice, Simeti o Spalletti.
Sotheby's, tra i 35 lotti della Evening, offre due Rudolf Stingel stimati tra 200 e 700 mila pound. Nella Day presenta Boetti, Castellani, Umberto Mariani e Matteo Pugliese.
Mentre nella Italian Sale ha in catalogo 47 capolavori (stima complessiva 20-30 milioni di sterline).
Per Claudia Dweek, fresca di nomina a chairman Europe Sotheby' s, «il mercato dell' arte italiana moderna e contemporanea è senza dubbio in una fase positiva. Sempre che le caratteristiche delle singole opere selezionate e offerte abbiano la necessaria qualità. La diciottesima edizione della nostra Italian Sale ha come temi centrali lo Spazio e la Materia». Chissà che sia prossimo un neo-rinascimento italiano. Forse è ancora presto per dirlo, meno per scommetterci.
CAROL RAMA CAROL RAMA rama fd211
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