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Cosimo Cito per “la Repubblica”
Il Palermo ha esonerato sul campo Ballardini eppure ha vinto a Verona e ora aspetta novità da Zamparini. Dopo l’1-0 firmato dall’azzurro Vazquez, i rosanero si sono abbracciati al centro del prato del Bentegodi, tutti insieme a fare gruppo e ad escludere il tecnico, rimasto impassibile, «freddo e distante come sempre, ma lui è fatto così» come il direttore sportivo Gerolin si affretterà a dire a fine partita.
La verità più di ogni altro la illustra il capitano Stefano Sorrentino, che alla vigilia aveva avuto un pesantissimo diverbio con l’allenatore davanti agli occhi dei tifosi. Le parole del portiere sono giudizi e macigni pesantissimi sul futuro del tecnico ravennate: «Chiunque verrà dopo Ballardini sappia che qui ci sono uomini veri.
Preferisco essere definito scarso, ma non che qualcuno attacchi l’integrità della squadra. Ballardini è fuori dal gruppo, non ci ha detto nulla nemmeno prima della partita, una cosa mai vista in 36 anni.
Il Palermo ha giocato da solo e ha vinto, soffrendo, ma dando tutto, il 101% come sempre. Non so se l’allenatore verrà esonerato, ma se succederà sarà un record: sarebbe il secondo esonerato dopo una vittoria ». A Iachini costò cara, a Palermo succede, la vittoria sul Chievo.
Contattato una settimana fa, l’ex tecnico, secondo Zamparini, «non aveva mostrato lo spirito che mi sarei atteso ». Ieri il presidente non ha preso posizione: «Non lo caccio, anche se potrei farlo per giusta causa, dato che non ha nemmeno preparato la partita».
Ballardini, in silenzio stampa, aveva deciso di tenere fuori Sorrentino e mettere dentro Colombi. La sua idea si è scontrata col parere avverso del presidente («gli ho chiesto di non fare cavolate »), che al contrario ha preteso la presenza dello storico capitano, di fatto però esautorando l’allenatore.
La scelta di Zamparini è però stata battezzata da qualche parte lassù, vista la quantità di parate di Sorrentino, con buona dose di fortuna nell’occasione della doppia respinta su Pazzini in un frangente che avrebbe cambiato il pomeriggio e invece forse cambia il campionato del Palermo, tornato dal Bentegodi con i punti necessari a tenere sott’acqua il Carpi.
Nel tornare del Palermo c’è il definitivo sparire del Verona, incapace nonostante generosità profusa e i nervi in liquefazione di vincere almeno una partita in un intero girone, diciannove volte pari e sconfitte, non era mai accaduto prima. E la vittoria del Palermo si incastona nella due giorni da record delle gitanti, otto vittorie su dieci per le squadre in trasferta come era avvenuto solo alla terz’ultima del 2012-2013.
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