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Giuliano Balestreri per "la Stampa"
Respinti dalla Lega di Serie A, i fondi d'investimento hanno deciso di entrare dalla porta principale: la proprietà dei club. E il Genoa, passato da Enrico Preziosi agli americani di 777 Partners, non sarà certo l'ultima squadra a diventare "straniera". D'altra parte il ragionamento degli investitori è semplice: in Italia c'è un grande potenziale inespresso.
C'è un bacino d'utenza enorme, ma che a livello commerciale non è sfruttato a dovere; ci sono stadi che cadono a pezzi e sono aperti solo un paio d'ore alla settimana e poi ci sono i diritti tv che non crescono alla velocità di Inghilterra e Spagna. «Qui c'è un enorme potenziale, avete una passione e una tradizione calcistica che in America non c'è, ma noi sappiamo come far crescere le squadre e aumentare i ricavi» dice Josh Wander, fondatore e managing partner del fondo americano.
Anche perché a complicare la situazione, per gli imprenditori italiani è arrivata la pandemia con la chiusura degli stadi, la ritirata degli sponsor e il crollo dei fatturati: secondo Deloitte, i ricavi aggregati delle 20 squadre di Serie nella stagione 2019/2020 sono calati del 18 per cento. Perdendo 443 milioni, le società del massimo hanno visto i loro ricavi ridursi a 2,1 miliardi di euro. Una crisi che ha accelerato la transizione verso un nuovo modo di interpretare lo sport, meno romantico, ma più manageriale.
Con progetti a medio lungo termine fondati su investimenti ragionati, seppure appesi alla aleatorietà del risultato sportivo. E che - di conseguenza - ha spalancato le porte ai fondi di investimento.
«777 Partners ha un portfolio di investimenti di grande qualità nelle aree sport, media & entertainment: il nostro obiettivo è creare sinergie tra aziende simili perché collaborino a sviluppare nuove opportunità commerciali» spiega Wander che poi aggiunge: «Nello specifico per il Genoa, vogliamo migliorare le opportunità commerciali creando nuove proprietà, utilizzando le tecnologie digitali già esistenti e quelle attualmente in fase di sviluppo, espandendo l'esposizione dei nostri partner commerciali».
La prima mossa è di certo vincente: per festeggiare la nuova proprietà, il Genoa regalerà ai propri tifosi 13mila biglietti (la capienza massima per le regole Covid) per la gara di domani contro il Verona.D'altra parte, per 777 Partners, il perno dello sviluppo aziendale deve essere lo stadio.
Un modello simile a quello dell'Atletico Madrid che «ha più di 450 eventi l'anno» spiega Andres Blazquez manager operativo del fondo in Europa che poi aggiunge: «È impossibile far quadrare i conti con uno stadio che non possa essere utilizzato tutti i giorni dell'anno. Vogliamo che sia aperto tutti i giorni ai tifosi e ai cittadini. È una componente strategica per la crescita di un club».
In Italia, però, il problema è alla radice: gli impianti sono dei comuni in concessione alle squadre. Una difficoltà che gli americani del Genoa sembrano aver capito: «Il Ferraris è il miglior stadio in Italia e resterà la nostra casa ancora per tanti anni. Per questo - prosegue Wander - vogliamo trovare una soluzione affinché si creino le condizioni per un investimento ottimale. Vogliamo farlo, ma al momento la struttura è della città ed è condivisa con la Sampdoria. Dobbiamo trovare una soluzione».
Nell'immediato, però, il piano di crescita della squadra passa per l'aumento «dei ricavi commerciali nel breve termine. È la nostra priorità». Un approccio lontano anni luce rispetto ai presidenti che si presentavano annunciando il campione di turno o promettendo campagne acquisti stellari: «Dobbiamo creare il giusto equilibrio tra la crescita del settore giovanile, che è uno dei più forti in Italia, lo scouting di giocatori a livello internazionale - spiega Wander - e una campagna acquisti ponderata individuando i giocatori più adatti a noi».
Un progetto del quale Preziosi sarà solo un consulente per le questioni della Lega calcio: «Non avrà alcun ruolo decisionale». Insomma la chiusura con il passato sarà netta e definitiva, ma i nuovi manager sono rimasti impressionati dall'attaccamento di Preziosi al colori rossoblu: in mattinata il presidente aveva salutato giocatori e collaboratori urlando Forza Genoa e gli americani non hanno voluto essere da meno.
«Sono troppi anni che il Genoa non vince uno scudetto - ha chiosato Blazquez -. Ci vuole tempo, ma siamo qui per creare un caso di successo. 777 non è un fondo, ma una holding di partecipazioni a lungo termine. Non abbiamo fretta. Abbiamo scelto Genova per la sua tradizione e i suoi tifosi. Porteremo il Genoa dove gli spetta: in cima alla Serie A».-
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