nole djokovic

IL DJOKO E’ BELLO QUANDO E’ PORNO! LA PARTITA TRA "NOVAX DJOKOVID" E IL GOVERNO AUSTRALIANO DIVENTA HOT: IN UNA FASE DELL'UDIENZA È STATO TRASMESSO MATERIALE PORNO A CAUSA DI UN ATTACCO HACKER - GLI AVVOCATI DEL SERBO PRESENTANO RICORSO CONTRO LA REVOCA DEL VISTO: DECIDERA’ DOMENICA LA CORTE FEDERALE. IL SOTTOSEGRETARIO SILERI: "NOLE NON SI È COMPORTATO DA CAMPIONE"

Da corrieredellumbria.corr.it

djokovic

 

La partita tra Novak Djokovic e il governo australiano non è finita. Gli avvocati del tennista hanno annunciato che intendono presentare un ricorso ufficiale contro la revoca del visto al campione serbo, che ora rischia l'espulsione dall'Australia. Il visto del giocatore era stato ritirato al suo arrivo perché il serbo considerato non in regola con il vaccino anti Covid 19. Djokovic attraverso i suoi legali ha impugnato il provvedimento e il giudice gli ha dato ragione.

 

Il governo ha subito annunciato che avrebbe potuto emettere un decreto di espulsione che è stato poi ufficializzato. Ora gli avvocati hanno presentato un nuovo ricorso e sperano in una udienza d'emergenza che venga convocata presso la Corte del circuito federale presieduta dal giudice Anthony Kelly. Nicholas Wood, uno dei legali, ha confermato che Djokovic non è in stato di detenzione.

djokovic con una fan a marbella

 

 

Sul caso si è pronunciato anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario del ministero alla Salute, intervistato da Radio Cusano Campus. "Le regole - ha dichiarato l'esponente del Movimento 5 Stelle - devono essere chiare. Lui ha ammesso di aver commesso un errore, però è un errore grossolano e non un errore da campione. Un campione si vede anche nel quotidiano. Non è stato certo un buon esempio".

 

"Credo che il governo australiano - ha aggiunto Sileri - farà la scelta più giusta. Qui dobbiamo metterci in testa che c’è un problema e che le regole devono essere seguite, a maggior ragione quando si tratta di un personaggio che ha visibilità la regola deve essere da esempio. E’ come quando chiedono a una personalità popolare se è vaccinata, quella non può appellarsi alla privacy. Se non ti sei vaccinato almeno spiega il motivo. Le regole valgono per tutti, ma quando sei un personaggio pubblico forse valgono un po' di più". Il torneo Australian Open inizierà nella giornata di lunedì.

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Da corrieredellumbria.corr.it

 

Un giudice australiano ha ripristinato il visto di Novak Djokovic che era stato annullato la scorsa settimana perché il giocatore non è vaccinato contro il Covid. Il giudice della circoscrizione, Anthony Kelly, ha anche ordinato al governo di rilasciare Djokovic dalla quarantena dell'hotel di Melbourne entro 30 minuti dalla sua decisione.

 

Il governo australiano aveva annullato il visto poco dopo l'arrivo del tennista a Melbourne perché secondo i funzionari non soddisfaceva i criteri per l'esenzione dal vaccino. Il giudice ha osservato che Djokovic aveva fornito ai funzionari dell'aeroporto di Melbourne un'esenzione medica.

 

park hotel melbourne 5

 

L'avvocato del governo, Christopher Tran, ha spiegato al giudice, dopo la sentenza, che il ministro per l'Immigrazione, la cittadinanza, i servizi per i migranti e gli affari multiculturali, Alex Hawke, "considererà se esercitare un potere personale di cancellazione". Ciò significherebbe che Djokovic potrebbe essere nuovamente espulso e potrebbe saltare gli Australian Open, che inizieranno il 17 gennaio. Djokovic, che secondo i documenti del tribunale non è vaccinato, ha affermato di non aver bisogno della prova della vaccinazione perché è stato infettato dal virus il mese scorso.

 

La ministra degli avvocati per gli affari interni Karen Andres aveva affermato che se il giudice si fosse pronunciato a favore di Djokovic, i funzionari avrebbero potuto annullare il suo visto una seconda volta. L'obbligo di vaccinazione, infatti, può essere differito solo per i viaggiatori in arrivo che hanno avuto un'infezione da Covid se la loro malattia è stata acuta e non c'è alcuna prova che il tennista abbia vissuto un contagio del genere.

novak djokovic

 

L'udienza è stata virtuale e più volte la trasmissione si è interrotta a causa dell'alto numero di persone che volevano guardarla. In una fase dell'udienza, sostengono i media australiani, inoltre, il collegamento è stato violato da hacker ed è stato trasmesso materiale porno. La notizia è stata riferita dal New Daily News e riportata dall'Associated Press.

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