jannik sinner

PENSAVAMO FOSSE UN MARZIANO, E INVECE NO – CHE E' SUCCESSO A SINNER? DOPO LE SCONFITTE CONTRO ALCARAZ, A ROMA E A PARIGI, E QUELLA CONTRO BUBLIK A HALLE, IL NUMERO 1 AL MONDO È SEMBRATO NERVOSO, SCARICO E SOTTO PRESSIONE (E ADESSO DEVE PREPARARSI PER WIMBLEDON) – MAURO BERRUTO, EX C.T. DELL’ITALVOLLEY: “LA SCONFITTA DI GIOVEDÌ HA DIMOSTRATO SOLO UNA COSA: NESSUN ATLETA È UNA MACCHINA. PER FORTUNA. SI È CARICATO SULLE SPALLE UNO ZAINO DI PIETRE E…”

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Estratto dell’articolo di Massimo Calandri per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/sport/tennis/2025/06/21/news/sinner_halle_umano_wimbledon_non_e_una_macchina-424682775/

jannik sinner halle

 

È tornato a casa, al termine di un lungo viaggio in auto con papà. Si è lasciato dietro Halle, e (forse) i fantasmi di una nuova sconfitta. Haus Sinner. L'albergo dei genitori, la quiete della montagna, le passeggiate, le partite a carte. Era già successo dopo la folle finale di Parigi. Gli farà bene? Tra pochi giorni lo aspetta l'erba di Wimbledon. […]

 

Giovedì, durante il match perduto con Bublik, sono riaffiorati certi strani segnali: Jannik parlava con sé stesso, accennava una leggera zoppìa. Era successo anche a Melbourne a gennaio: ricordate la partita interrotta — i tremori, il pallore — e la fuga salvifica negli spogliatoi, prima di rimontare Rune?

jannik sinner halle

 

La sera del Roland Garros, per un istante ha accennato a una comprensibile reazione istintiva — la racchetta gettata a terra e ripresa al volo — davanti al comportamento del pubblico francese e alcune decisioni arbitrali che avrebbero fatto perdere la pazienza a chiunque. Ha pianto, prima di presentarsi in conferenza stampa con gli occhi rossi, l'animo stanco: «Ho bisogno di riposare, la famiglia mi aiuterà». Quanta pressione, quante aspettative. «C'è una tempesta di emozioni, dentro di me». Cosa sta succedendo davvero al ragazzo dai capelli rossi?

 

sinner

«Alberto Tomba credo avesse pressioni anche superiori a quelle di Sinner. Ma un carattere diverso: prendeva le cose alla leggera, tutto gli scivolava addosso. Jannik fa bene a resettare. Però le emozioni non si devono cancellare: bisogna lavorarci sopra». Valter Durigon a suo tempo ha lavorato col campione di sci bolognese, oggi insegna al Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell'Università di Verona.

 

«I pensieri negativi possono diventare ossessivi. Ristagnano, si trasformano in palude: più ti muovi, più affondi». Serve leggerezza. «Disintossicarsi. Guai a farsi rapire da elementi non controllabili, dove rischi di perderti. Meglio concentrarsi sugli aspetti tecnici: rivedere gli errori, essere più razionali». […] «Se invece torno sui certi pensieri, riapro quella porta che mi ero chiuso alle spalle».

 

jannik sinner in lacrime

Mauro Berruto ha allenato la Nazionale di pallavolo. E da tifoso, ha seguito con entusiasmo il percorso di Jannik. «Un ragazzo di 23 anni che nell'ultima stagione ha raggiunto quel vertice che inseguiva da sempre, nonostante la vicenda Wada: si è caricato sulle spalle uno zaino di pietre, e ha vinto lo stesso. Ha accettato un lungo stop sapendo di essere innocente. Provate voi, a digiunare per tre mesi e poi essere invitati a un banchetto di emozioni come quello di maggio a Roma: il Papa, la folla del Foro Italico che lo assediava, la sua prima finale agli Internazionali d'Italia. Poi, Parigi. Anche io ho perso partite sprecando dei match point, altre le ho vinte quando tutto sembrava perduto. Si è arreso a Bublik, e allora?».

jannik sinner roland garros

 

Secondo Berruto, «ci eravamo disabituati a pensare che Sinner potesse avere degli avversari». […] « La sconfitta di giovedì ha dimostrato solo una cosa: nessun atleta è una macchina. Per fortuna».[…]

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