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PEGGIO CHE DONARE UN RENE PER L’IPAD - TUTTI RICORDANO FARINELLI PER IL SUO SUCCESSO, MA I CASTRATI, NEL XVIII SECOLO, FURONO MIGLIAIA E MOLTI, DOPO L’OPERAZIONE, NON RAGGIUNSERO ALCUN TIPO DI SUCCESSO. IL FESTIVAL DI PENTECOSTE DI SALISBURGO RECA LORO UN OMAGGIO “CRITICO” CON CECILIA BARTOLI
Pierluigi Panza per http://fattoadarte.corriere.it/
“Voci celesti” è il titolo del Salzburg Whitsun Festival (dal 7 al 10 giugno a Salisburgo) dedicato alla commemorazione delle grandi voci castrate. La loro leggendaria arte trascende la loro era e continua ad affascinare, specie per il sacrificio umano che ne era alla base, ispirando anche impegno di rivisitazione critiche verso questo fenomeno. La pratica prevedeva che i ragazzi venissero castrati in anticipo per prevenire il cambiamento ormonale che causa la rottura della voce. Questo è atto risulta particolarmente macabro se si considera che migliaia di castrati non sono poi riusciti comunque a sviluppare il talento appropriato per una carriera.
Direttrice del Festival di Pentecoste è, da alcuni anni, il mezzosoprano italiano Cecilia Bartoli, che aveva già affrontato questo argomento una decina d’anni fa nel cd “Sacrificium”. “penso che sia importante avere una discussione sulla storia dei castrati e sulla loro sofferenza – racconta la Bartoli -. Molti dei più importanti compositori del XVIII secolo hanno creato musica di straordinaria bellezza e passione per queste voci “celestiali”. Non sarebbe giusto dimenticare la loro eredità o, allo stesso modo, la loro angoscia”.
Una parte della tre giorni di Primavera è dedicata a Farinelli, il più noto interprete del genere. La parte musicalmente più rilevante è invece nella riattavizione della sfida tra l’insegnante di Farinelli, Porpora, e il suo rivale di Handel. In programma, infatti, sia l’Alcina di Handel (inaugurazione del 7 giugno) sia “Polifemo” di Porpora, frutti diretti della rivalità tra i due compositori nella Londra del 1735. Protagonisti in Alcina diretta da Gianluca Capuano e con regia di Damiano Michieletto, oltre alla Bartoli, naturalmente, il controtenore Philippe Jaroussky.
cecilia bartoli e philippe jaroussky in alcina
“Alcina è una tentatrice, una maga esigente, un’amante fiera, intensa e seducente – ha dichiarato la Bartoli in un incontro con Kristian Schuller -. Una donna che gode di grande felicità e il cui amore la fa soffrire disperatamente, e anzi perde persino i suoi poteri magici a causa di ciò. Il ruolo di Ruggiero è anche notevole. Questo è stato scritto per la stella castrato Giovanni Carestini e sarà eseguito a Salisburgo dal mio fantastico collega, il controtenore Philippe Jaroussky”.
atrezzi per castrare
i castrati farinelli, cuzzoni e senesino
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