DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Gigi Garanzini per "La Stampa"
Non è il solito Messi, anzi è parente solo alla lontana. Ma basta e alla fine avanza per mettere sotto un Milan abbastanza maltrattato dall'arbitro. Severo il rigore iniziale firmato da Leo, anche se i difensori nostrani un giorno o l'altro dovranno pur capire che in Europa le braccia vanno usate con ben diversa moderazione, in fuorigioco il raddoppio di testa di Busquets.
Ma anche un Barça per lunghi tratti in versione vecchie glorie ha ridotto alla ragione una squadra che in questo momento ha davvero ben poco da dare. Balotelli inizialmente in panchina, Barbara e Adriano seduti fianco a fianco perché così reclamavano le inquadrature. Rien à faire, un golletto di Kakà controfirmato da Piqué e alla fine un sentito grazie all'Ajax che rende - almeno in teoria - ininfluente la sconfitta.
Grandi e inattese sofferenze a Napoli, dove il Marsiglia ha venduto carissima la pelle. La doppietta di Higuain proietta i suoi in testa alla classifica, ma qui la situazione del girone non rassicura del tutto gli uomini di Benitez. Molto se non tutto dipenderà dalla sfida del 26 novembre in casa del Borussia, sconfitto ieri a domicilio dall'Arsenal. Se il Napoli la passa indenne è quasi certamente agli ottavi. Se cade, diventa decisiva l'ultima giornata al San Paolo con gli inglesi.
Mancano due partite e l'ultimo posto della Juve nel suo modesto girone fa indubbiamente una certa impressione. Soprattutto dopo la doppia, brillante prova con il Real Madrid in cui ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, visto che a Madrid il peggiore in campo era certamente stato l'arbitro, mentre a Torino il migliore è stato di gran lunga Casillas. Tutti, o quasi tutti, hanno votato Ronaldo, che da fuoriclasse autentico ruba l'occhio e la scena, e ha comunque firmato il primo gol e fornito l'assist del secondo.
Ma se il Real, a cavallo dell'ora di gioco, è stato in grado di ribaltare (temporaneamente) il risultato, il merito va a Casillas che l'aveva tenuto in partita con almeno due grandi parate e un miracolo assoluto su Marchisio. E si è arreso solo quando a giocargli contro è stato oltre all'attacco bianconero anche la sua difesa, nella persona del giovane Varane. Un po' come è successo a Buffon con Caceres.
In ogni caso, per il Copenaghen, la Juve dell'altra sera basta e avanza. A Istanbul sarebbe stata e sarà dura comunque.
BENITEZ-HIGUAINPOMPAMEO CON RAFA BENITEZ Galliani-AllegriKaka Da lEspresso antonio conte foto mezzelani gmt
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