sarrazin odermatt

LA PISTA DELLE POLEMICHE – A BORMIO IN TRE GIORNI, TRE INCIDENTI GRAVI PIÙ UNO SFIORATO (SARRAZIN, ZAZZI, CAVIEZEL E ODERMATT ARRIVATO CON L’AIRBAG APERTO SULLA SCHIENA) - LA STELVIO, PISTA OLIMPICA TRA UN ANNO A MILANO-CORTINA 2026, E’ DIVENTATA UN CASO. IL FRANCESE ALLEGRE: "NON MERITATE LE OLIMPIADI" – MA NELLO SCI, DALL’INIZIO DELL’ANNO, SI CADE TANTO E CI SI FA MALISSIMO: SOTTO ACCUSA I NUOVI MATERIALI, SEMPRE PIÙ PERFORMANTI. LE CASE COSTRUTTRICI SONO IN GARA TRA LORO PER REGALARE AGLI ATLETI DECIMI DI VANTAGGIO. A SCAPITO DELLA SICUREZZA. GLI SCI DI OGGI NON PERDONANO IL MINIMO ERRORE… - VIDEO

https://www.rainews.it/video/2024/12/video-caduta-brutta-caviezel-super-g-sci-alpino-coppa-del-mondo-elisoccorso-86f8010f-62a5-4540-843c-da816e4f6c77.html

 

 

Cosimo Cito per "la Repubblica"  - estratti

 

sarrazin

Sedici atleti su 61 non hanno visto il traguardo del superG di Bormio: caduti, ritirati, usciti di pista, finiti con un braccio dentro una porta come il numero uno al via, lo svizzero Gino Caviezel, sbalzato e poi scivolato giù per metri con una spalla lussata e un ginocchio malconcio, e trasportato in eliambulanza a Zurigo per accertamenti. La Stelvio, pista olimpica tra un anno, uguale a sé stessa dal 1985, è diventata un caso.

 

In tre giorni tre incidenti gravi più uno sfiorato: Sarrazin, Zazzi, Caviezel e Odermatt arrivato con l’airbag aperto sulla schiena. Ma è così dall’inizio dell’anno: si cade tanto e ci si fa malissimo. Beaver Creek, Val Gardena, Bormio, è uguale dovunque. Mikaela Shiffrin è caduta in gigante a Killington. È così da anni: lo sci è diventato uno sport pericoloso. Estremo.

 

Gli sci Qualcosa è cambiato sotto i piedi degli sciatori di Coppa del mondo. Proprio gli sci sono diventati prodotti di altissima tecnologia, e la differenza con il passato è tutta in una parola: elasticità.

 

L’anima in legno — tradizionalmente di faggio — è inglobata in una costruzione detta “a sandwich” composta da strati in fibra di carbonio che rendono lo sci estremamente performante in curva.

CIPRYEN SARRAZIN

 

Il peso è diminuito notevolmente: una coppia oggi pesa circa 3 kg. In discesa libera i migliori al mondo, ad esempio Odermatt, impostano le curve come in gigante, con raggio sempre più stretto: gli sci di oggi lo permettono, ma non perdonano il minimo errore. Le case costruttrici sono in costante gara tra loro per regalare agli atleti decimi di vantaggio. A scapito della sicurezza. A fine stagione la Federazione internazionale chiederà ai produttori di mettere un freno all’evoluzione.

 

Le scioline All’inizio della stagione passata la Fis si era scagliata contro le scioline in fluoro. Non per questioni di sicurezza, ma di inquinamento ambientale. Il fluoro ora è scomparso dalle solette degli sci, ma è stato sostituito da altre sostanze, come il polietilene.

 

Le tute Per filare via si studiano anche tute e materiali filanti: i test in galleria del vento sono diventati essenziali.

Per “costruire” uno sciatore di Coppa del mondo, tra caschetto, protezioni per schiena, braccia, caviglie non bastano 2000 euro. 

CIPRYEN SARRAZIN

 

(...)

 

La questione airbag La scorsa estate un gruppo di atleti ha inviato una lettera alla Federazione internazionale sulla questione airbag: in discesa sono obbligatori, a non tutti piacciono. La Fis concede deroghe, ma a Bormio li utilizzavano tutti. Si gonfiano in meno di un secondo attraverso un algoritmo che legge una situazione pericolosa.

 

Le piste Gli sci superperformanti devono adattarsi a condizioni di neve assai cangianti da tracciato a tracciato, ma anche nell’ambito della stessa gara. Sui 3 km della Stelvio, in condizioni di visibilità particolari — la pista è quasi tutta su un versante all’ombra — , la neve cambia: più ghiacciata in alto, anche grazie alla “barratura” (consiste nell’iniettare acqua nel primo stato di neve per aumentarne il peso specifico), più secca in basso a causa del vento. L’intepretazione è fondamentale.

caviezel 1

 

Le Olimpiadi Il francese Allegre si è scagliato contro gli organizzatori: «Non sanno preparare la pista, non meritano le Olimpiadi». La Fondazione Milano Cortina 2026, in un comunicato, ha ribadito «il suo incrollabile impegno e attenzione per porre gli atleti nelle migliori condizioni di sicurezza e in impianti e strutture in grado di farli performare al meglio».

odermattCIPRYEN SARRAZIN