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Monica Colombo - Arianna Ravelli per Corriere della Sera
Sarà quindi l’ex Niño Torres, in arrivo oggi alle 12 a Linate (a seguire, alle 13, visite mediche alla Madonnina), a colmare il buco lasciato libero da Mario Balotelli. Se sarà una pezza, magari peggiore del buco, dettata dalle necessità economiche che imponevano un arrivo a costo zero, o se sarà il colpaccio last minute atteso dai tifosi, lo dirà il campionato (debutto domani alle 18 con la Lazio, a portare l’in bocca al lupo oggi a Milanello sarà Barbara Berlusconi): l’attaccante spagnolo del Chelsea, tecnica ottima, l’anno scorso in Premier ha segnato solo cinque gol (11 in tutta la stagione), però la stagione precedente vantava lo score non disprezzabile di 23 reti in 64 presenze (ma solo 8 i gol in Premier).
Come ha detto José Mourinho (alleato con il Milan nella trattativa)dopo averlo peraltro elogiato, «se partirà, lo farà perché ha voglia di cominciare una nuova vita, in un nuovo campionato», e — aggiungiamo — in una squadra che intende valorizzarlo da protagonista: il Milan punta su questi stimoli.
La giornata, vista dai rossoneri, è stata lunga e convulsa: mentre Silvio Berlusconi, a distanza di una settimana dall’ultima volta, era a Milanello a caricare la squadra, la procuratrice del giocatore Margarita Garay — già d’accordo con il Milan il giorno precedente —, è andata a trattare con Marina Granovskaia, gli occhi e le orecchie di Abramovich al Chelsea, che si è però rifiutato di concedere la buona uscita (anche perché pare che Torres un anno fa avesse rifiutato un’offerta da 20 milioni).
Adriano Galliani ha quindi un po’ alzato l’ingaggio: lo spagnolo prenderà 4 milioni l’anno, come Balotelli, ma è ai dettagli da limare ancora sullo stipendio che fa riferimento il comunicato rossonero quando recita «il trasferimento è adesso soggetto agli accordi tra Ac Milan e calciatore».
La formula fantasia che invece ha messo d’accordo le due società è la seguente: due anni in prestito gratuito (il residuo del contratto con i Blues) senza opzione per il terzo, al massimo qualche promessa. Nella sostanza, è come se gli inglesi avessero ceduto il giocatore a zero, ma così non mettono a bilancio una forte minusvalenza (nel 2011 lo pagarono quasi 60 milioni).
barbara berlusconi, vestita con la maglietta rossonera 2l architetto fabio novembre si fa un selfie con barbara berlusconi rossa e adriano galliani
A questo punto, il Milan è «quasi» a posto così. Manca il rinforzo a centrocampo, che dovrebbe arrivare dagli stessi lidi, il Chelsea: il giovane Van Ginkel, 21 anni, non si è ancora del tutto convinto al trasferimento, nonostante Mourinho gli abbia fatto capire che non sarà nella lista Champions e lo spazio sarà relativo.
I rossoneri aspettano: non c’è una deadline, ma l’intenzione è quella di insistere fino all’ultimo, altrimenti si resterà così. Alessio Cerci, per ora, è sempre al Torino, Biabiany e il Parma valuterebbero un’offerta con Zaccardo inserito nella trattativa e Adel Taarabt non sa più come convincere Galliani: ieri il procuratore Kia Joorabchian era a Milano e il giocatore a Sky ha dichiarato «Amo il Milan, sono stato benissimo e spero di tornare fino a quando ci sarà una possibilità.
Non dovesse succedere sarò sempre tifoso rossonero». Al momento, però, l’indirizzo è quello di non prendere più l’esterno destro, perché — in presenza di Torres, vero 9 — per quel ruolo c’è anche Menez. Vedremo.
barbara berlusconi, vestita con la maglietta rossonera 4
Per ora si lavora alle uscite: lo stesso Berlusconi ieri ha bloccato l’idea di dare in prestito Cristante. Il presidente onorario ieri si è intrattenuto di nuovo con la squadra nella sala del camino (un lungo saluto al baby preceduto dalla fama Mastour, una pacca a Niang, un tocco alla cresta di El Shaarawy, il mimo del movimento del cross a Abate), poi, dopo il pranzo, ha avuto un colloquio di mezz’ora con Inzaghi e il suo staff.
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