DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Alberto Mauro per “il Messaggero”
Ronaldo è avvelenato, i tifosi in subbuglio e Maurizio Sarri torna in discussione dopo il secondo obiettivo stagionale sfumato. Conseguenze più o meno prevedibili della sconfitta ai rigori contro il Napoli, la Juve infatti rimane in corsa per la Champions (con la sconfitta di Lione da rimontare) e in testa al campionato, ma la battuta d'arresto in Coppa Italia mina le certezze costruite a fatica prima della sosta.
La vittoria contro l'Inter aveva illuso, mettendo una toppa ai tonfi del San Paolo e contro il Lione, ma più di tre mesi dopo si rivedono i soliti difetti di una squadra ancora confusa, prevedibile, con poche certezze tattiche ed evidenti limiti offensivi, nonostante il tridente. CR7, senza gol dal 22 febbraio contro la Spal (in bianco a porte chiuse contro Inter, Milan e Napoli), non aveva mai perso due finali consecutive nei club.
MAURIZIO SARRI DOPO LA SCONFITTA IN COPPA ITALIA CONTRO IL NAPOLI
E quando non gira lui la Juve non riesce a trovare alternative, discorso simile per Pjanic, sempre più involuto e scollegato dal resto della squadra. L'alibi della condizione fisica non regge visto che tutte la altre squadre sono nella stessa situazione, e il Napoli ha avuto addirittura un giorno in meno tra semifinale e finale, ma in campo correva probabilmente di più, e sicuramente meglio. Non è tutto da buttare, ma il momento è delicato perché la stagione può ancora prendere qualsiasi piega, e gli infortuni pesanti di Alex Sandro e Khedira di certo non aiutano.
Il brasiliano ha riportato una lesione di primo grado del legamento collaterale mediale e punta il finale di stagione, quella di Khedira, invece, rischia di essere già finita a causa di una lesione del tendine dell'adduttore della coscia destra. I tifosi sui social rimpiangono Allegri, e puntano il dito contro Maurizio Sarri e il mercato estivo di Fabio Paratici. Ora però occorre sangue freddo, compattezza, e la voce dei senatori a tracciare la rotta.
ALLEGRI NEI PENSIERI
john elkann maurizio sarri villar perosa
Il Comandante naviga in acque agitate, si è già giocato il primo match-point (vinto) contro l'Inter ma oltre allo spettacolo (promesso) al momento sono venuti a mancare anche i risultati (preventivati).
Se il presente a meno di cataclismi - non è in discussione, il suo futuro è quanto mai legato ai risultati che otterrà da qui alla fine. L'ombra di Allegri è ancora lunga - alla Continassa lo rimpiangono in molti -e la scelta controcorrente della dirigenza al momento non sta pagando e qualcosa evidentemente ancora non quadra.
Da fuori è difficile capire se è Sarri che non riesce a imporsi o i giocatori poco compatibili con i suoi ideali. Ronaldo in primis, troppo accentratore per entrare negli ingranaggi del gioco che sogna il tecnico, «Da solo Cristiano non può fare miracoli» lo difende la sorella Elma sui social, ma a volte basterebbe un gol.
massimiliano allegrisarri allegriTEO TEOCOLI E MAX ALLEGRIallegri sarri de laurentiis agnelli
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