RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
claudio ranieri arrivo a fiumicino
Nati lo stesso giorno. Noi, Corriere dello sport, e Ranieri: il 20 ottobre. Lui 27 anni dopo. Gli anni - tanti, pochi ancora - li portiamo benissimo. Tant’è che Claudio lo ritroviamo per la terza volta alla guida della Roma.
Sor Sir - lo chiamo così da quando realizzò il miracolo Leicester -; Sor Sir, dicevo, è l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Perché riassume in sé alcune caratteristiche che in questa fase della vita della Roma sono importantissime: conosce la piazza; è uno tra i più efficaci quando subentra in corsa (non ho mai dimenticato l’exploit col Parma di Pepito Rossi); la sua presenza è rasserenante; la tifoseria lo ama riconoscendogli la romanità più genuina; è un abile comunicatore, possedendo la giusta dose di paraculaggine, e parla l’inglese (la linea diretta col capo è fondamentale). Inoltre non incide sul bilancio dei Friedkin alla voce "affitto della casa del mister e eventuali trasporti”.
claudio ranieri flavio cobolli
E non si può trascurare il contesto temporale: la Roma sta per affrontare Napoli e Tottenham in trasferta e l’Atalanta del Dentista all’Olimpico. Provate a immaginare come sarebbe visto un tecnico nuovo e da programmazione lunga se uscisse dalle sfide con un solo punto o addirittura nessuno. Ve lo anticipo: trombato sul nascere.
Ranieri no: lui può vantare molti crediti e merita la pazienza dei giorni migliori perché ha dimostrato - anche a Cagliari - di saper sfruttare al massimo tempi e risorse riemergendo dalle fasi più complicate.
Venti giorni fa un addetto ai lavori molto romanista e molto tottiano, il più tottiano de Roma, mi disse questo: «Se fossi al posto degli americani prenderei Ranieri o Allegri». Bene: venti giorni dopo il primo è sulla panchina di casa.
claudio ranieri arrivo a fiumicino
Ma dopo cosa? Dopo giorni di follia collettiva, ansie, incazzature, fantasie, bocciature preventive, invenzioni, incontri mai avvenuti, luoghi mai frequentati, hotel chiusi e non ancora riaperti. Segato Juric, la Roma è stata accostata via via a Mancini, De Rossi-bis, De Rossi con Ranieri, De Rossi con Sara, Terzic, Montella, Garcia, Allegri, Potter, Albus Silente, Lord Voldemort, Gallardo, i bookmakers ci hanno infilato pure Eziolino Capuano.
Alla fine ha prevalso Ranieri, l’unico realmente sondato. Quattro anni e mezzo e 1 miliardo dopo i Friedkin hanno così puntato su un allenatore che soltanto pochi mesi prima aveva annunciato il ritiro dalle scene di club. E hanno fatto benissimo: hanno capito che non era più il caso di ricorrere a scelte borderline.
La notizia del ritorno di Ranieri è stata accolta con soddisfazione da molti suoi colleghi - Allegri, Capello, Mourinho -, e da gran parte della tifoseria. Ora Claudio dovrà riportare serenità nel gruppo, rivedere le gerarchie tecniche e tattiche, recuperare il rapporto di fiducia con Dybala, Pellegrini, Cristante e Hummels e riavvicinare la Sud alla proprietà. Una bella sfida per chi aveva optato per la panchina sbagliata. Quella dei giardinetti.
CLAUDIO RANIERI È IL NUOVO ALLENATORE DELLA ROMA
Luca Valdisserri per corriere.it - Estratti
Le strade della Roma e di Claudio Ranieri si intrecciano per la quarta volta, una da calciatore e tre da allenatore. Il casting londinese dei Friedkin per scegliere il tecnico – il terzo della disastrata stagione dopo De Rossi e Juric – è finalmente finito. «Se la Roma chiama non si può dire no» è la frase che aveva conquistato la tifoseria giallorossa e che torna di attualità, soprattutto perché quando il tecnico detto addio Cagliari, al termine della scorsa stagione, aveva espresso il desiderio di lasciare il calcio. Si attende solo l’annuncio finale.
Sarà Ranieri a guidare l’allenamento di domani mattina, dopo i tre giorni di riposo dati alla squadra dopo il tracollo di domenica scorsa contro i Bologna. Un giorno in più del previsto proprio perché non si era ancora trovato un sostituto di Juric.
(...)
Lo aspetta un inizio difficilissimo, dopo la sosta: doppia trasferta contro Napoli e Tottenham (in Europa League) e debutto all’Olimpico contro l’Atalanta. La prima mossa sarà comunque ricompattare uno spogliatoio devastato dal rapporto con Juric e deluso dall’esonero di Daniele De Rossi dopo 4 giornate di campionato.
Da capire se nel contratto è previsto anche un futuro da dirigente al termine di questa stagione o se ci sono clausole per proseguire sulla panchina anche l’anno prossimo in caso del raggiungimento di un obiettivo. All'Ansa, Ranieri ha commentato brevemente: «Mi sono preso una bella gatta da pelare? Per questo mi hanno chiamato. Pronti! Arrivano i nostri».
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