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GUFETTO O SCHERZETTO? IL PSG SI AFFIDA A MARCO VERRATTI PER RINTUZZARE IL CHELSEA (ALL’ANDATA FINI’ 2-1). IL “MAGO” ITALIANO, AFFLITTO DA UNA PUBALGIA, DOVREBBE FARCELA A SCENDERE IN CAMPO A STAMFORD BRIDGE. E IBRA SE LO COCCOLA…

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Andrea Sorrentino per “la Repubblica

 

VERRATTI MOURINHOVERRATTI MOURINHO

Marcolino saltella e corre sul prato di Stamford Bridge, tutto allegro, e la sua serenità è quella dei compagni. Cavani gli si avvicina, lo accarezza sulla testa. Matuidi gli sussurra cose forse irriferibili, ridono insieme. Marcolino ha in bocca una gomma da masticare, la fa decollare in aria, la calcia lontano ma svirgola, altre risate.

 

Poi un allungo, un altro, poi uno scatto breve, gli appoggi più o meno sicuri. Ce la può fare, dai, anche se non gioca dal 20 febbraio e sono due mesi che patisce. Anzi, ce la deve fare, perché per guarire dalla pubalgia ci vorrebbe solo riposo ma adesso, a marzo e con tutto in ballo, riposare non si può più.

 

verratti e balotelliverratti e balotelli

Lo vuole la patria, che per ora è il Paris Saint-Germain e agli Europei sarà l’Italia. Quell’inguaribile romanticone di Zlatan Ibrahimovic si lascia proprio andare, col cuore di panna che si ritrova: “La vita senza Marco è diversa. Non è stato bene, ha saltato alcune partite, ma l’importante è che oggi sia qui con noi. Lui è il nostro piccolo mago”. È persino logico che qui, a 30 chilometri dagli studios in cui hanno girato Harry Potter, Marco Verratti da Manoppello venga paragonato al maghetto più famoso che ci sia.

 

Maghetto fa rima con gufetto, che è da sempre il suo soprannome, mentre i compagni di lingua francese lo chiamano con affetto “le fou”, il matto o il mattocchio, per quel suo gusto perverso di dribblare avversari nelle situazioni più difficili, davanti alla propria area, e uscirne vincitore, e infatti la palla gliela passano lo stesso, all’azione successiva e con lo stesso traffico.

 

MONDIALI - SELFIE TWEET DAL BRASILE CON VERRATTI CERCI PERIN E RANOCCHIAMONDIALI - SELFIE TWEET DAL BRASILE CON VERRATTI CERCI PERIN E RANOCCHIA

Da casa nostra forse non ce ne accorgiamo, ma questo piccolo italiano di 23 anni, mai in serie A, in tre anni ha conquistato Parigi, è diventato l’anima del Psg, il suo riferimento, ancor più di Ibra. Al Parco dei Principi il pubblico gli dedica ovazioni a scena aperta, delira per lui, il club l’ha blindato con un accordo fino al 2020.

 

Laurent Blanc, alla vigilia del ritorno degli ottavi con il Chelsea (2-1 Psg all’andata), abbassa la voce parlando dei dubbi su Verrattino per stasera: «Spero stia bene. Vediamo come si allena e se non sente dolore, decideremo nelle ultime ore. Conte è preoccupato? Normale, è anche un suo giocatore ed è venuto a trovarlo tre settimane fa».

 

VERRATTI PRANDELLI EL SHAARAWY VERRATTI PRANDELLI EL SHAARAWY

Verratti sarà fondamentale per portar palla contro le trappole che Guus Hiddink avrà preparato, nel tentativo di rimontare l’1-2. Del resto, Verratti è fondamentale sempre. Per questo è stata una vigilia di passione, di dubbi tormentosi: gioca o no? Dovrebbe farcela, a meno di sorprese. La patria chiama, il Psg chiama.

 

Lo chiarisce anche Ibra: «La proprietà del Qatar fa sul serio, vuole la Champions e prima o poi la vincerà. Con me o senza? Io mi sento giovane, l’età è quella che uno si sente, non quella scritta sui documenti. Questo club farà la storia. Ho rispetto per il suo passato, ma sinceramente credo che il vero Psg sia iniziato da tre anni e mezzo».

 

veratti, balotelli, candrevaveratti, balotelli, candreva

Cioè quando è arrivato lui. Infatti la dichiarazione fa incavolare i tifosi del Psg, che negli anni ‘90 arrivarono a una semifinale di Champions. Anche questo è Ibra, un gigante sincero. Ma stasera senza il suo maghetto non si sentirebbe a suo agio.