harriet dart lois boisson

“PUZZA TROPPO, PUÒ DIRLE DI METTERE IL DEODORANTE?”– LA TENNISTA BRITANNICA HARRIET DART DURANTE IL ROUEN OPEN, TORNEO DEL CIRCUITO WTA IN CORSO IN FRANCIA, HA CHIESTO ALL’ARBITRO DI INTERVENIRE IN MODO INSOLITO SULLA RIVALE LOIS BOISSON. LA FRANCESE, ACCUSATA DI AVERE UN PESSIMO ODORE, SI È POI “VENDICATA” SUL CAMPO, VINCENDO CON UN NETTO 6-0 6-3 ED ELIMINANDO COSÌ LA BRITANNICA. L’HA PRIMA DISTRATTA CON LA PUZZA E POI L’HA INFILZATA ANCHE FUORI DAL CAMPO CON UNA TROVATA IRONICA! - VIDEO

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Harriet Dart

Quello che successo al Wta 250 di Rouen ha avuto un riscontro a livello mondiale. Harriet Dart, tennista britannica con il termometro emotivo in zona rossa, ha deciso di rendere memorabile una sconfitta già piuttosto pesante (6-0, 6-3 contro la francese Lois Boisson).
 
Come? Non con un doppio fallo o un rovescio sballato, ma con un invito surreale al giudice di sedia: “Dica alla mia avversaria di mettere del deodorante, per favore”. Sì, avete letto bene. Non era un problema di strategia, era solo una questione di olfatto. Dart però si è scusata via social con la collega: "Ciao a tutti, voglio scusarmi per quello che ho detto oggi in campo, è stato un commento dettato dal calore del momento e di cui sono veramente pentita. Non è così che voglio comportarmi, e me ne assumo la piena responsabilità. Ho molto rispetto per Lois e per come ha gareggiato. Imparerò da questo e andrò avanti”.
 

Harriet Dart Lois Boisson

 Boisson e l'ironia sul deodorante Ma il vero colpo di scena è arrivato da Lois Boisson, la 21enne francese che, oltre a portarsi a casa la vittoria e la qualificazione, ha dimostrato di avere un senso dell’umorismo affilato come un dritto vincente. Invece di prendersela, ha condiviso una storia con un fotomontaggio: al posto della pallina, un deodorante roll-on, accompagnato da un appello a Dove per una collaborazione. “Ehi, Dove, che ne dite di uno sponsor?. Insomma zero rancore e tante risate. La Dove, tra l'altro, ha anche condiviso la storia aggiungendo “odore di fiducia” e chiudendo una storia grottesca.

Lois Boisson