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"ZIZOU", NON DOBBIAMO VEDERCI PIU'!- IL REAL GIÀ PENSA AL DOPO ZIDANE: FLORENTINO PEREZ PUNTA SUL CT TEDESCO LÖW - ANCHE ALLEGRI IN CORSA - IN BILICO CRISTIANO RONALDO: PER LUI UN FUTURO LONTANO DA MADRID?

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Giulio Cardone per “la Repubblica”

 

Dai giorni felici ai giorni contati. Beffardo e mutevole il destino di Zinedine Zidane come allenatore del Real Madrid: ieri sera ha vinto 3-1 in casa del Levante (a segno Ronaldo, su rigore, poi autogol di Marino e gol di Deyverson e Isco), ma la sua conferma sembra ogni giorno meno probabile.

 

Pareva l’uomo della provvidenza, ora potrebbe far posto al ct campione del mondo in carica, Joachim Löw. Che non è l’unico candidato: alcuni mediatori internazionali vorrebbero suggerire a Florentino Perez il nome di Massimiliano Allegri, che dopo due anni di Juve (e con un contratto fino al 2017) tentenna sul rinnovo, in attesa di una nuova e prestigiosa sfida.

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Ma in pole c’è il ct della Germania, che solo pochi giorni fa è stato a Trigoria in visita alla Roma di Spalletti. Löw, 56 anni, è alla guida della nazionale tedesca dal 2006, e in precedenza era stato per due anni il vice di Klinsmann. Ha da poco rinnovato fino al 2018, ma la sua esperienza di commissario tecnico potrebbe concludersi alla fine del prossimo Europeo, cui arriva da favorito.

 

Il suo è un nome molto gradito a uno spogliatoio che non si è mai rassegnato alla separazione da Ancelotti. Più di una volta l’allenatore tedesco è stato accostato alla Casa Blanca: Perez avrebbe sondato la sua disponibilità a dicembre, nei giorni della tormenta di Benitez. Prima di diventare ct, Löw ha guidato Stoccarda, Fenerbahçe e Austria Vienna.

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Di sicuro è caos costante per la panchina dei blancos, colpiti da uno sciagurato effetto domino dopo il divorzio da Re Carlo, il vincitore della Decima. Prima la scelta di Benitez, la cui esperienza è durata neanche sei mesi: aveva firmato un triennale sontuoso da 5,2 milioni a stagione, ma è stato esonerato a gennaio.

 

Poi il tentativo di riprendersi Mourinho: Perez ha provato a convincere lo Special One, appena licenziato dal Chelsea, e aveva lavorato anche per ottenere il placet di Cristiano Ronaldo (i due portoghesi, com’è noto, si erano lasciati in modo polemico).

 

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Niente da fare: Mourinho ha risposto con un «no grazie», e ha preferito proseguire la trattativa con lo United. Quindi, la carta Zizou, fedelissimo di Florentino, che ha firmato fino al 2018 praticamente in bianco, senza accampare pretese (in fondo, aveva già un contratto con la stessa scadenza da tecnico del Castilla, la seconda squadra).

 

Zizou, lontano dalla vetta, corre per il terzo posto e per i quarti di Champions. E la prossima stagione potrebbe essere la prima senza Cristiano Ronaldo. Il futuro blanco è una nube nera, gravida di incognite.

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