DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER…
Sebastiano Vernazza per “la Gazzetta dello Sport”
Roberto Mancini si è liberato dallo Zenit San Pietroburgo, presto volerà a Roma, dove ha casa dai tempi della Lazio, e all' inizio della prossima settimana, forse già lunedì, firmerà un contratto biennale, con opzione di rinnovo, per guidare la Nazionale fino all' Europeo itinerante del 2020. Qualificazione «obbligatoria» (si fa per dire), perché un' altra esclusione sarebbe una mazzata tremenda e perché la partita inaugurale si giocherà all' Olimpico di Roma. Decisiva è stata la missione in Russia dell' avvocato Silvia Fortini, che è anche la compagna dell' allenatore.
MONTAGNA
Pur di diventare il nuovo commissario tecnico dell' Italia, Mancini ha rinunciato a una montagna di soldi. Con lo Zenit gli rimanevano due anni a 6 milioni netti a stagione, totale 12 milioni fino al 2020. I russi però sono infuriati per quello che considerano un tradimento e gli hanno chiesto un ulteriore sacrificio per evitare contenziosi e richieste di danni in sede legale.
Così Mancini si è tagliato circa un milione di spettanze relative all' annata che sta per finire. Fatti i conti, il «Mancio» ha lasciato sul tavolo dello Zenit circa 13 milioni netti. In Figc è pronto per lui un biennale da due milioni netti a stagione, più un premio per la Nations League e la qualificazione a Euro 2020: 13 milioni contro 4 o contro 5 in caso di incentivi a buon fine (speriamo). Uno sbilancio tra gli 8 e i 9 milioni, dipenderà dai risultati.
ROBERTO MANCINI E LA SUA NUOVA FIAMMA
Bella dimostrazione d' amore.
Mancini vuole fortissimamente l' incarico e non bada al conto corrente. A novembre compirà 54 anni, l' età giusta: né giovane né vecchio, ma nel pieno della carriera di tecnico. Mancini ha l' esperienza per sostenere il ruolo e riportare la Nazionale a livelli più consoni.
COLLABORATORI
Il budget della Figc, gestito dal commissario Roberto Fabbricini e dal subcommissario Alessandro Costacurta, è limitato e il capitolo collaboratori sarà argomento di discussione. L'unica certezza è l'ingresso di Andrea Pirlo nei ranghi federali, come collaboratore di campo del nuovo comandante azzurro.
Mancini allo Zenit aveva con sé Gregucci e Salsano (assistenti), Carminati e Scanavino (preparatori atletici), Battara (portieri). Come lui sono tutti legati al club russo da contratti di ottimo livello fino al 2020. Vi rinunceranno per passare a guadagnare molto di meno in Figc? È un capitolo delicato, Fabbricini e Costacurta possono offrire salari francescani, altro che i lussi di San Pietroburgo.
CHE SQUADRA SARÀ
Con Mancini pare scontato il ritorno di Mario Balotelli in Nazionale, anche se il bad boy del Nizza non godrà di credito illimitato. Mancini lo ha svezzato all' Inter e lo ha allenato al City, lo ha trattato come un figlioccio, ma più di una volta si è scontrato con lui. SuperMario, a 28 anni suonati, dovrà dimostrare di essere diventato adulto.
Certi comportamenti fuori e dentro il campo e certe scemenze da social non saranno più tollerate. Per il resto aspettiamoci un' Italia di piedi buoni e con le ali ai piedi: Insigne, Bernardeschi e Chiesa piacciono molto al nuovo c.t., che all'inizio non rinuncerà ai «vecchi» De Rossi e Chiellini. Da verificare l' immediata titolarità di Donnarumma tra i pali. Il debutto avverrà il 28 maggio a San Gallo, in Svizzera, nell' amichevole contro l' Arabia Saudita. Poi i test contro la Francia, il 1° giugno a Nizza, e contro l' Olanda il 4, allo Juventus Stadium di Torino.
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