roberto mancini

OK, IL VILE DENARO. MA VUOI METTERE LE VERE SODDISFAZIONI? - ROBERTO MANCINI HA PRESO UNA MONTAGNA DI SOLDI PER ALLENARE LA NAZIONALE SAUDITA MA LA SUA BREVE ESPERIENZA DA C.T. È STATA UN DISASTRO: RISULTATI DELUDENTI, SCAZZI CON TIFOSI E GIORNALISTI, CONTINUE LAMENTELE - ROMAGNOLI: "NON SI FIDAVA DELLA NAZIONALE ITALIANA E QUELLA SAUDITA GLI È SEMBRATA UNA SCORCIATOIA PER IL MONDIALE? VOLEVA DARE UNO SCHIAFFO ALLA FEDERAZIONE? L’HA FATTO SOLTANTO PER SOLDI? CON 30 MILIONI IN PIÙ NON SI RIVIVONO LE NOTTI A MARASSI O A WEMBLEY…"

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I PETROLDOLLARI NON COMPRANO IL SUCCESSO - I SAUDITI SONO INCAZZATISSIMI CON ROBERTO MANCINI, CHE..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1. IL DIVORZIO MANCINI-ARABIA SAUDITA: I MOTIVI, IL CONTRATTO, I MILIONI E IL FUTURO DELL'EX CT

Estratto dell'articolo di Carlos Passerini per www.corriere.it

 

roberto mancini

È finita com’era iniziata: male, anzi malissimo. Agosto 2023, l’addio improvviso e polemico alla Nazionale azzurra, lasciata — anzi abbandonata — a poche settimane da due partite chiave con Macedonia del Nord e Ucraina, decisive per la qualificazione all’Europeo, mollando la grana al suo successore Luciano Spalletti e limitandosi a una spiegazione che non convinse nessuno: «Non mi sentivo più nell’ambiente giusto. Ho cercato più volte di parlare col presidente federale Gravina ed esporgli le mie ragioni. Gli ho spiegato che in questi mesi mi doveva dare tranquillità, lui non l’ha fatto e io mi sono dimesso».

roberto mancini

 

Dietro, lo scoprimmo pochi giorni dopo, c’erano più semplicemente i petrodollari dell’Arabia Saudita: contratto dorato fino a gennaio 2027 a 25 milioni netti a stagione. Quattordici mesi dopo, è già tutto finito: Roberto Mancini non è più commissario tecnico dei Falconi Verdi. […]

 

L’accordo farà risparmiare ai sauditi l’ultimo anno di contratto, 25 milioni. Mancio torna a casa quindi con una cinquantina di milioni in più sul conto corrente. Economicamente, un affarone. Per il resto, un fiasco totale. […]

 

roberto mancini litiga con i tifosi dell'arabia saudita

Che non sarebbe stata una passeggiata, il c.t. campione d’Europa del 2021 lo scoprì subito, alla prima amichevole contro Costarica, che si giocò a Newcastle l’8 settembre 2023: sconfitta per 3-1. Per dare le disposizioni, doveva prima parlare in inglese con un interprete, che poi riferiva ai giocatori: tutti che urlavano e nessuno che capiva.

 

roberto mancini

Col passare dei mesi, la situazione non è migliorata: solo 9 vittorie in 21 partite. Nella Coppa d’Asia i Figli del Deserto sono stati eliminati agli ottavi dalla Corea del Sud. Fonti della federazione saudita hanno riferito all’Afp che […] «La situazione non era facile» ha aggiunto la fonte «perché Mancini ritiene che non gli sia stata data una vera opportunità di lavorare. In più c’è il fatto che il suo contratto è molto oneroso. I risultati deludenti e le prestazioni insoddisfacenti dell’ultimo periodo hanno costretto la federazione a cambiare».

 

La qualificazione al Mondiale era in salita, ma non compromessa. Fatali sono stati però il pari col Bahrein e soprattutto gli insulti di Mancini al pubblico saudita, che a sua volta lo apostrofava per i cattivi risultati. Un amore mai nato. La federazione era furiosa. Altro che mille e una notte. […]

 

2. MANCINI DIVORZIA DALL’ARABIA CRESCE SOLO IL CONTO IN BANCA

Estratto dell'articolo di Gabriele Romagnoli per "La Repubblica"

 

roberto mancini

Mai rovinare una bella storia con l’avidità. […] Così scompare dai radar su cui l’abbiamo seguito, dalle sue reclamizzate Marche all’Arabia infelix, Roberto Mancini. E adesso, ricco uomo? Trenta milioni purché smetta di fare il suo lavoro e prenda il primo volo da Riad sono il più regale degli affronti. Altrettanto regale sarebbe lasciarli sul tavolo e accomodarsi in classe economica: è andata così, non ha funzionato, mi avete già strapagato per il primo anno, può bastare, sto bene di mio, arrivederci e grazie. Invece.

 

ROBERTO MANCINI

[…] Non ha vinto la Coppa d’Asia, non stava andando ai Mondiali, non stava conquistando niente e nessuno. La nuvola di sabbia che si era sollevata all’atterraggio, quella sì che aveva spazzato via una gran bellezza di ricordi. C’eravamo tanto amati, con Roberto Mancini. E in quanti. Da Bologna dove debuttò a 16 anni e quasi salvò la squadra da solo, a Genova dove vinse come nessuno prima, insieme con un fratello per scelta, a Roma con la Lazio, poi in panchina per le coppe a Firenze, gli scudetti a scoppio ritardato nella Milano interista, quello incredibile fuori tempo massimo al Manchester con il City. Da riempire di soddisfazioni tre vite.

roberto mancini - arabia saudita-costarica

 

E la più grande di tutte, non l’Europeo, non essere stato il quinto ct italiano ad alzare una coppa, ma l’abbraccio con Gianluca Vialli, a Wembley: a quanti la storia consente di prendere il filo e riannodarlo dove si era spezzato? Che grazia ricevuta e, riconosciamolo, quanto merito nell’aver plasmato quella squadra. Mancini aveva il potere di organizzare le feste, ha voluto quello di farle fallire.

 

[…] Non aveva mai avuto un Mondiale. Non da giocatore […] Gli era stata concessa una seconda opportunità: è sparito in un torrido agosto per sbarcare dove fa un caldo assassino tutto l’anno. Non si fidava della Nazionale italiana e quella saudita gli è sembrata una scorciatoia per il 2026? Capisce troppo di calcio per un equivoco del genere. Voleva dare uno schiaffo alla federazione? E allora torna alla Sampdoria da Cincinnato che si concede l’ultima guerra.

 

GABRIELE GRAVINA E ROBERTO MANCINI IN ARABIA SAUDITA - POSTER BY MACONDO

L’ha fatto soltanto per soldi? Ma quando passavano gli spot, tra la consegna di un pacco postale e una facile ristrutturazione, ha mai notato la pubblicità di quella carta di credito che ammette “ci sono cose che non hanno prezzo”? Con trenta milioni in più non si rivivono le notti a Marassi o a Wembley, si aumenta il saldo di un conto corrente da sbattere in faccia a un giornalista giapponese.

 

roberto mancini - presentazione da ct dell arabia saudita

Nella vita, e più s’allunga, il piacere è un ricavo marginale decrescente. Non è dato dall’incremento delle stesse voci. È nel ritrovare un senso, nella consapevolezza di non aver smentito sé stessi, nella rinuncia di slancio in nome del sentimento. A Mancini che torna si può soltanto augurare che gli capiti ancora di provarlo, a costo di pagarlo.

roberto mancini - presentazione da ct dell arabia saudita roberto mancini - arabia saudita-costarica roberto mancini - arabia saudita-costarica roberto mancini in arabia sauditayasser al misehal roberto manciniroberto mancini in arabia saudita 1roberto mancini - presentazione da ct dell arabia sauditaroberto mancini - presentazione da ct dell arabia saudita