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ROMA SENZA DIFESA! MIMMO FERRETTI: "E’ UNA SQUADRA NON EQUILIBRATA. IL TECNICO SI VA SGOLANDO DA SETTIMANE PER AVERE UN ALTRO DIFENSORE CENTRALE: COME DARGLI TORTO DOPO LO SCEMPIO DI IERI SERA? GENTE IMPRESENTABILE CHE DOVREBBE DEDICARSI A UN ALTRO SPORT…” – FONSECA CHE HA SFOGGIATO UN MOCASSINO DA GAGA’: “QUANDO LA SQUADRA PRENDE GOL NON È SOLO UN PROBLEMA DEI DIFENSORI” – E DOMENICA C’E’ IL DERBY - VIDEO

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Mimmo Ferretti per il Messaggero

 

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Volgi lo sguardo verso la tribuna d'onore per scorgere il capoccione del Capitano: niente. Allora punti gli occhi verso il centro del campo per inquadrare almeno la sagoma truce ma rassicurante dell'Ultimo Capitano: niente. E così in un attimo trovi conferma, non senza un filo di batticuore, che la nuova Roma è davvero nuova. Inevitabilmente nuova. Anche se in campo all'inizio ce ne sono dieci che c'erano già nella passata, fallimentare stagione.

 

A colpi di ricordi potremmo andare avanti per giorni, solo che urge l'esigenza di dare un giudizio sulla nuova/vecchia Roma vista contro il Genoa dell'ex Aurelio Andreazzoli, passato ingloriosamente alla storia per essersi fatto sbattere una coppa in faccia nel giorno del derby più derby della Capitale. E il giudizio, al fischio finale di Calvarese, racconta di una Roma ancora approssimativa, molto approssimativa e destinata a regalare sistematicamente l'over agli scommettitori. Che, se ci pensate bene, non è una riflessione dolce. 

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IMPIANTO FASULLO Perché se tu, come accaduto ieri sera, segni tre reti e non conquisti i tre punti vuol dire che sei una squadra non equilibrata; che hai grossi problemi quando non hai la palla e che quei problemi non possono essere solo tecnici. Siamo in agosto, è vero, ma l'attuale brutta (vecchia?) realtà della Roma è sotto gli occhi di tutti. La Roma è andata tre volte in vantaggio ma non ha saputo vincere la partita perché ha dimostrato di essere troppo facilmente attaccabile e perforabile, e non soltanto passando attraverso le corsie laterali.

 

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Senza dimenticare, anzi sottolineando la pochezza di chi era delegato a difendere centralmente la porta giallorossa e che ha contribuito in maniera determinante a far fare bella figura al Genoa. Il portoghese Paulo Fonseca, che in avvio ha spedito il nuovo Mancini in panchina, si va sgolando da settimane per avere un altro difensore centrale: come dargli torto dopo aver visto lo scempio combinato da chi ieri sera stava davanti a Pau Lopez? 

 

SERVONO INNESTIGente impresentabile che, ormai, dovrebbe dedicarsi a un altro sport. Se Mancini non può (ancora) fare il titolare, servono due nuovi innesti. Subito. Ma è l'intero impianto difensivo che merita un'immediata aggiustata, perché a forza di over si fa poca strada. E in arrivo c'è il derby.

 

 

FONSECA

Stefano Carina per il Messaggero

 

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Sono bastati 16 minuti a Fonseca per capire che l'Italia non è l'Ucraina. Con lo Shakhtar nella passata stagione, il tecnico aveva concluso il campionato (play-off inclusi) con ben 23 clean-sheet all'attivo nelle 32 gare disputate. Ieri in 40 minuti aveva già subito due gol. Saranno tre alla fine. Sul banco degli imputati salgono Fazio e Juan Jesus per le prime due reti.

 

Sulla terza, Mancini non è esente da responsabilità. È però tutta la fase difensiva che lascia a desiderare come la scelta di non giocare (e nemmeno inserire durante la gara) un mediano di ruolo. Il portoghese è dispiaciuto per il pareggio ma ritiene, giustamente, che non sia tutto da buttare: «La fase offensiva è stata davvero molto buona, il problema è arrivato quando il Genoa ha cercato la profondità. Lì abbiamo avuto problemi nei duelli individuali, in particolare nel primo tempo. Non siamo riusciti a trovare l'equilibrio tra le due fasi.

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Il Genoa si è chiuso ed è ripartito bene. Dobbiamo migliorare. Quando la squadra prende gol non è solo un problema dei difensori. In questa partita le seconde palle erano importanti...».

 

Spiega l'inserimento di Pastore nella ripresa: «Abbiamo cercato di migliorare nell'ultimo passaggio e Javier ha queste caratteristiche. Con gli spazi ridotti, poteva essere l'uomo giusto». E domenica, c'è già il derby: «Questo risultato non ci toglie fiducia, sappiamo quanto è importante per la nostra gente la gara contro i biancocelesti. La Lazio è molto forte ma faremo di tutto per vincere la partita. Dobbiamo prepararci bene anche in difesa per migliorare».

 

 

ALLARME ZANIOLO

Qualcosa da registrare c'è anche dal punto di vista atletico. La Roma dopo un ottimo primo tempo a livello di pressing, nella ripresa è parsa in calo, allungandosi a dismisura. Dopo Perotti (ko alla coscia: oggi gli esami) e Spinazzola, anche Zaniolo ha lasciato l'Olimpico fasciato alla coscia sinistra. Fonseca non sembra preoccupato: «Fisicamente ho visto bene la squadra. E' stata una partita con tanti ribaltamenti di fronte e quindi molto faticosa. Stiamo cercando di prevenire gli infortuni perché è noto quanto è successo lo scorso anno. Poi ci sono calciatori più suscettibili di altri, ma stiamo monitorando tutto».

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