DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
1. LA TRASFERTA DELLA PAURA
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Matteo Pinci per “la Repubblica - Roma”
Altissima tensione e allerta massima: Roma-Feyenoord atto secondo, in programma giovedì a Rotterdam, agita i sonni del Viminale e del club giallorosso. Dopo gli incidenti che hanno causato il danneggiamento della Barcaccia e devastato mezza città, le autorità olandesi e quelle italiane hanno alzato il livello di guardia in vista del match di ritorno, giovedì a Rotterdam, casa dei tifosi del Feyenoord. Da Roma partiranno circa 2.500 tifosi per raggiungere lo stadio De Kuip e assistere al match per la qualificazione agli ottavi di Europa League.
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La Roma da oltre un mese ha comunicato alle istituzioni italiane i nomi di chi ha acquistato un tagliando. Eppure da domani si metteranno in viaggio con arerei, pullman e treni verso l’Olanda anche personaggi noti per aver causato in passato incidenti dentro e fuori gli stadi italiani: tra i 3 e i 400 ultras considerati «pericolosi» dalle forze dell’ordine e alla ricerca di una «vendetta» dopo le devastazioni subite dalla loro città. Gli stessi che il giorno della partita dell’Olimpico, giovedì scorso, erano pronti a intercettare il corteo di tifosi olandesi — poi disinnescato dalla polizia — su ponte Duca d’Aosta per una immediata resa dei conti.
tifosi del feyenoord pisciano a piazza di spagna
Ovviamente impedire il viaggio ai soggetti più a rischio è impossibile: il Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) non ha validità continentale, e anche chi ne è soggetto in Italia può comunque seguire una partita europea. Per controllarli, partirà per Rotterdam una delegazione del Viminale, che da tempo ha avviato uno scambio di informative con i colleghi olandesi (corrispondenza insufficiente a evitare i problemi sorti a Roma): l’obiettivo sarà controllare da vicino i soggetti più pericolosi, quelli che in un clima di tensione potrebbero trascinare con sé anche altri gruppetti occasionali.
tifosi del feyenoord pisciano a piazza di spagna
Perde quota invece l’ipotesi dell’amichevole di calcio tra Olanda e Italia proprio a Rotterdam, con lo scopo di raccogliere fondi per ripagare i danni ai monumenti romani: il sindaco, Ahmed Aboutaleb, ha chiamato Ignazio Marino dando il proprio via libera ad ospitare la gara, aggiungendo che «sono in corso diverse iniziative per raccogliere le risorse necessarie a ripagare i danni causati dalla violenza dei tifosi. A voler contribuire sono intellettuali, aziende e singoli uomini d’affari». Lo stop all’amichevole arriva però dalla federcalcio olandese: «Noi non c’entriamo nulla, è curioso che venga coinvolta la federazione».
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In ogni caso, in Olanda si parla già di tolleranza zero: le autorità locali hanno predisposto un treno speciale — simile a quello che una volta ospitava i viaggi degli ultrà — da Amsterdam a Rotterdam, per contenere e gestire la massa. E promettono ovviamente mano pesantissima con chi dovesse sgarrare: per informazioni, chiedere ai 22 sostenitori della Lazio arrestati nel dicembre 2013 a Varsavia, e liberati solo dopo 40 giorni di carcere.
mauro baldissoni foto mezzelani gmt056
Intanto nella capitale prosegue l’inchiesta sui tifosi olandesi fermati per gli incidenti di Piazza di Spagna: ai responsabili identificati e fermati si contesta adesso anche l’adunata sediziosa. Il gruppo infatti si sarebbe dato appuntamento tramite Twitter alla Barcaccia. In ogni caso, gli ultimi 6 arrestati sono ripartiti ieri. Fortunatamente, a proprie spese.
2. PROIETTI: NO ALLA VENDETTA, IL DG BALDISSONI: DAI TIFOSI VERRÀ UN ESEMPIO DI CIVILTÀ
Matteo Pinci per “la Repubblica - Roma”
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La Roma non resta a guardare. Il rischio di un sequel tutt’altro che inatteso alle devastazioni della settimana scorsa a Roma, in occasione del match di giovedì in casa del Feyenoord, agita ovviamente le istituzioni olandesi, quelle italiane, ma anche il club giallorosso. Impotente di fronte al rischio che tra i 2.500 romanisti in partenza possano annidarsi teste calde e violenti in cerca di vendetta: quello che poteva fare — segnalare i nomi di tutti quelli che hanno acquistato un tagliando — la società lo ha fatto da tempo, per agevolare la prevenzione.
Ma il dg della società capitolina, Mauro Baldissoni, tramite Repubblica ha tenuto a mandare un messaggio distensivo, confidando nel buon senso dei suoi sostenitori: «Come Roma siamo certi — assicura Baldissoni — che tutti i nostri tifosi che hanno acquistato un biglietto per il match contro il Feyenoord si comporteranno in maniera impeccabile e andranno a Rotterdam soltanto per sostenere la Roma, alla ricerca della qualificazione agli ottavi di Europa League ».
Un messaggio che certamente condivide anche il presidente, James Pallotta: il patron Usa sarà infatti oggi a Milano per un evento dell’American Chamber of Commerce e, con ogni probabilità, seguirà la squadra al De Kuip di Rotterdam. Ovvio che ci tenga a non assistere a un match macchiato da altra violenza.
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Una speranza che è la stessa di chi ama Roma e la Roma. Come il grande Gigi Proietti: «Mi auguro — dice il mattatore romano — che a nessuno venga in mente di vendicarsi. Non comportiamoci come loro, vorrebbe abbassarsi a un livello di barbarie. Ne ho sentite tante riguardo al comportamento degli olandesi, ma qui non serve fare discorsi psicologici: non ci sono alibi o giustificazioni per quello che abbiamo visto, ma non emuliamoli».
A Proietti dispiace invece che si parli poco di risarcimenti: «Non capisco perché il Feyenoord abbia detto alla copertura delle spese necessarie a restaurare la Barcaccia. Mi piace invece l’idea, che ho letto, di un’amichevole tra Olanda e Italia per coprire i danni, ben venga. Ma bisogna riconoscere che oltre all’offesa al monumento quella è stata un’offesa all’intero Paese, alla cultura: io amo la mia città, mi ha dato dolore vedere gente che viene a ubriacarsi e a sfasciare tutto.
Ma a chiunque venga in mente di vendicarsi dico, con il cuore in mano: non fate come loro, dimostriamo di essere migliori. Sarebbe bellissimo andare in tanti a Rotterdam a dare una lezione di civiltà». Prova a metterla sull’ironia il comico capitolino Antonio Giuliani: «Altro che monumenti, noi al massimo andremo a cogliere qualche tulipano », sorride. Poi però si fa serio, perché il rischio d’incidenti lo tocca sul vivo: «Mi viene immediatamente da ricordare che alla violenza non si risponde con la violenza. Ma i tifosi romanisti offrono da anni manifestazioni di maturità».
Semmai Giuliani ha un messaggio per le istituzioni del mondo del calcio: «Mi sarei aspettato che l’Uefa, dopo le devastazioni romane, chiudesse lo stadio del Feyenoord, non capisco come si possano escludere quegli episodi dal contesto sportivo, i responsabili erano perfettamente identificati e identificabili».
Eppure qualcosa di buono da mettere sul piatto c’è: «Mi è piaciuta la dimostrazione di attaccamento dei romani alla propria città: a volte sembra che non gli importi nulla, ma di fronte a chi urina nelle loro fontane hanno saputo indignarsi. Ora mi auguro che in Olanda non siano trattati male a prescindere dalle istituzioni locali». Dopo il danno, sarebbe una beffa.
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