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''NOTTURBINI'' GIALLOROSSI - L’IRA DI SPALLETTI PER LA DOLCE VITA DEI CALCIATORI: MA ROMA DIVENTA “TENTATRICE” SOLO QUANDO MANCANO I RISULTATI? - LE NOTTI DI FERRARIS IV, I FLIRT DI LOJACONO E CORDOVA, IL PLAYBOY RENATO E L’ARS AMATORIA DI CASSANO

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ZEMANZEMAN

Fabrizio Bocca per “la Repubblica - Roma”

 

Zeman lo ha aveva detto poco prima di essere mandato via tre anni fa: «Alla Roma non ci sono regole, ognuno fa quello che vuole». Non che la Roma prendesse, forse, valanghe di gol per questo, ma che non fosse tutta colpa degli allenatori che andavano e venivano si era intuito da qualche decennio. Bisognava ascoltarlo il boemo, soprattutto quando a gennaio sentenziò: «È triste vedere Totti in panchina, è gestito male».

LOJACONOLOJACONO

 

Sarà la primavera, sarà il sole — come sospetta ora Spalletti — saranno le notti senza orario, saranno le belle donne e le discoteche, sarà la città più bella e tentacolare del mondo ma la tentazione a Roma è sempre pronta a bussarti sulla spalla.

 

E può cogliere chiunque, un Totti oggi innocentemente assorto in un giro elettronico di carte la notte prima della partita, o un Francisco Ramon Lojacono, detto Pecos Bill, grandissimo mitico bomber argentino, con un debole per la Dolce Vita romana. Cinquant’anni fa i paparazzi lo coglievano per i locali di via Veneto e lui si faceva fotografare tutto soddisfatto con Claudia Mori, oggi signora Celentano.

 

SPALLETTISPALLETTI

Profumo di Roma. Per il calcio Roma è la città del “lasciamo perde”, troppo molle, troppo benevola e aperta ai calciatori, ritenuta in assoluto inadatta a fare calcio e soprattutto a vincere. A meno di non rinchiudere tutti a Castel Sant’Angelo.

nainggolan radjanainggolan radja

 

Anche se poi la bella vita i calciatori vanno a farla magari a Milano, nei privé dell’Hollywood. «Quello che è successo a Roma, alla Juve non sarebbe mai successo», dice oggi Ottavio Bianchi che era il classico sergente di ferro. E come lui Fabio Capello cui l’aria di Roma non piaceva affatto: una volta disse di aver consigliato De Rossi di «non seguire l’esempio di Cassano e Totti».

 

Ci sono stati decine di calciatori passati per Roma e risucchiati dal vortice. Renato Portaluppi è l’icona di quel calcio ammaliante ma anche sfatto e decomposto, l’elicottero che lo fa atterrare a Trigoria, la Lamborghini gialla, la birra in mano, una ragazza sempre diversa per recitare fino in fondo il ruolo di calciatore-playboy, per poi essere cacciato via a pedate e dare magari tutta la colpa a Giannini.

TOTTI SPALLETTITOTTI SPALLETTI

 

Antonio Cassano ha scritto (fece scrivere, meglio) nella sua autobiografia che a Trigoria aveva la chiave di un cancello secondario, da dove faceva entrare le ragazze — “a centinaia…” — con cui si appartava sulle brande dello spogliatoio delle giovanili. A Roma si sfasciano e si schiantano all’alba le Ferrari dei calciatori — Zebina e Candela — dopo una sbandata a 160 all’ora nei viali dell’Eur e si ritira due volte la patente a Bojan. Ma son cose che possono succedere anche a Balotelli a Milano o Manchester o a Vidal nella notte di Torino o di Santiago.

 

nainggolan discotecanainggolan discoteca

Senza contare che Roma non può aver colpa se i giocatori giallorossi — da Borriello a De Rossi — dopo la partita col Cska si rinchiudono in un privé di un locale notturno a Mosca e sono così furbi da farsi scoprire dai giornali russi. Ma se Nainggolan fa il dj al Gilda dopo la partita mica si nasconde, firma pure autografi.

 

TOTTI SPALLETTITOTTI SPALLETTI

Roma ha sempre avvolto e travolto i giocatori, ma non necessariamente ha tolto loro qualcosa. Falcao era l’ottavo re di Roma, e la storia della Dama Bionda da cui ebbe un figlio, riconosciuto in via giudiziaria, solo nei primi anni duemila, non tolse nulla al suo portamento regale. Il Divino, la Grande Bellezza del pallone.

 

ROMA LA NUIT: COME E’ DOLCE LA VITA DEI GIALLOROSSI

Francesco Persili per Dagospia

 

«Roma ti ammalia, ti avvolge e ti addormenta. È una città meravigliosa da cui devi estraniarti per pensare a lavorare». Parola di Fabio Capello, l’ultimo tecnico ad aver vinto uno scudetto con la Roma. «Il problema è l’ambiente», il mantra ripetuto in questi anni da tecnici, commentatori, tifosi e radio locali. Maledetta primavera: in una città così umorale anche «l’arrivo del sole»  - come ha ricordato Spalletti - può farti perdere la bussola.

 

CORDOVA ROMACORDOVA ROMA

Roma è tentatrice e i romanisti non sanno resistere alle tentazioni? Vecchia storia. Si comincia dal primo dopoguerra col leone di Highbury e di Borgo Pio, Attilio Ferraris IV, famoso tanto per la sua gagliardia in campo quanto per  le sue passioni: biliardo, sigarette e belle donne. Ma questo non gli impedì di diventare campione del mondo con l’Italia nel 1934. Si prosegue con l’uruguagio Ghiggia, che dopo aver fatto piangere il Brasile al Maracanà nella finale dei Mondiali del 1950, non restò insensibile al fascino delle ragazzine romane.

 

Ponentino ruffiano e love story che durano la spazio di un flash: Roma negli anni ’60  diventa l’Eldorado dei calciatori vitelloni. Un grande protagonista della Dolce Vita fu l’attaccante di origini argentine Ramon Lojacono, al quale fu attribuito un flirt con Claudia Mori. Altro reuccio delle notti romane fu Ciccio Cordova, che poi sposò l’attrice Simona Marchini, figlia di Alvaro, già presidente della Roma.

Toninho-CerezoToninho-Cerezo

 

Se Cerezo passa alla storia per le sue proverbiali dormite che gli valsero una citazione anche nel film “Vacanze di Natale” (“Come lo passa il Capodanno Cerezo? Secondo me dorme perché è un professionista”), l’ottavo re di Roma Falcao incendia l’immaginario femminile e viene concupito dalle più belle donne della capitale. Toda joja, toda beleza. Nessuno fu come il brasiliano Renato Portaluppi che un giorno d’estate arrivò a Trigoria in elicottero.

 

RENATO PORTALUPPIRENATO PORTALUPPI

Per Liedholm era secondo solo a Gullit ma in campo si rivelò un fantasma (tranne a Norimberga dove vinse praticamente da solo). Nello spogliatoio un attaccabrighe. Solo quando si accendevano le luci della Roma by night si trasformava in un playboy immarcabile. Viene da ridere a pensare alla ferocia della legge del contrappasso: oggi quel brasiliano sciupafemmine è diventato un tecnico con la fama del sergente di ferro e sua figlia, la modella e showgirl Carol, è finita sulle pagine dei rotocalchi per un presunto flirt con Neymar. Buon sangue non mente.

2004   l'esultanza di totti e cassano dopo la vittoria contro la juventus2004 l'esultanza di totti e cassano dopo la vittoria contro la juventus

 

Dalle prodezze notturne di Cassano alle zebinate con tanto di Ferrari sfasciate, dalle patenti ritirate alle liti in discoteca, nello zibaldone di Roma la nuit il poker alle due di notte sembra un peccatuccio veniale. Più che dalle tentazioni della città, meglio guardarsi dagli alibi. Ché quando le cose in campo si mettono male, a Roma troppo spesso basta dire che il problema è l’ambiente. O, al limite, dare la colpa alla primavera. 

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